IL
SIPARIO DI GIADA
Autore |
Isaia Iannaccone |
Editore |
Sonzogno Editore, Milano |
Prima edizione |
2007 |
Pagine |
380 |
Titolo originale |
Le rideau de jade
© 2007 Éditions Stock |
Traduzione (dal francese) di |
Isaia Iannacone |
N. ISBN |
978-88-454-1430-5 |
Roma, 1760. Al Teatro delle Dame è la vigilia della prima de
La buona figliuola, il dramma giocoso del celebre Carlo Goldoni messo in musica dal maestro napoletano Niccolò Piccinni. L’atmosfera è elettrica, tra i capricci della soprano Coltellini, le reciproche gelosie dei due autori che si contendono i favori della bellissima cantante, l'affannosa ricerca di un castrato che sia in grado di sostituire quest'ultima, in caso di controlli: la Chiesa infatti proibisce la presenza sul palco di artiste donne. L'opera è un trionfo e per Goldoni si aprono le porte della corte di Parigi.
Nel frattempo anche la Compagnia di Gesù ha messo gli occhi su quella fortunata opera buffa. Oggetto di calunnie e misure di repressione ovunque, i gesuiti temono di essere cacciati pure dalla Cina. Ma l'imperatore Oianlong chiede il loro aiuto: per accontentare la Prima Moglie Xiaoyi, che coltiva in segreto l'arte del canto e della recitazione, il Figlio del Cielo ha in progetto la realizzazione di un nuovo teatro nella Città Proibita e sta cercando la più bella e rinomata opera straniera da mettervi in scena. Quale migliore arma dell'arte per la conquista spirituale del Celeste Impero?
Intanto intrighi e lotte di potere si consumano dietro le impenetrabili mura della corte di Pechino: affinando le proprie arti erotiche Xiaoyi è riuscita ad attirare di nuovo l'augusto consorte nel proprio letto, sventando la minaccia della giovanissima Concubina Profumata. Se gli darà il tanto atteso erede maschio, manterrà infatti il suo primato e otterrà finalmente il permesso di recitare: un capriccio che Qianlong finora ha osteggiato, ritenendolo cosa da donne di basso rango. Ma nell'ombra qualcun altro trama alle spalle dell'imperatore: il Grande Eunuco Wang coltiva una passione segreta e un piano ambizioso, e come Xiaoyi farà di tutto pur di realizzarli...
Alternando commedia e tragedia, avventura ed esotismo, sensualità e suspense, l'autore mette in scena con coinvolgente fantasia e accurato rigore storico fatti e personaggi reali e d'invenzione, per raccontare una storia affascinante e sconosciuta ai più che si snoda come un filo di seta tra la Cina della dinastia Manciù e l'Europa dei teatri e delle corti nell'epoca aurea del Secolo dei Lumi.
ISAIA IANNACCONE è nato a Napoli e vive tra Parigi e Bruxelles. Chimico e sinologo, è professore a Bruxelles e ricercatore presso l'Osservatorio astronomico di Parigi. È l'unico studioso italiano specializzato in storia della scienza e della tecnica in Cina e ha approfondito i rapporti fra la scienza europea e quella cinese dal XVI al XIX secolo. Ha tenuto corsi e seminari all'Istituto Universitario Orientale di Napoli, alle Università di Milano e di Venezia e al Centro Studi Cinesi di Taipei (Taiwan). È autore di alcuni saggi accademici, di due guide sulla Cina e di due opere teatrali,
Marco Polo a Cambaluc e Cecchina e i gesuiti nella Città
Proibita. Ha esordito nella narrativa con il romanzo L'amico di Galileo (Sonzogno, 2006), pubblicato in anteprima in Francia e poi in Italia.
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