IL PALAZZO DELLA MEMORIA DI MATTEO RICCI
Autore |
Jonathan Spence |
Editore |
Il Saggiaore, Milano, 1985
Adelphi, Milano, 2010 |
Prima edizione |
1987 |
Pagine |
384 |
Titolo originale |
The Memory Palace of Matteo Ricci
©The Jonathan Spence Children's Trust, 1983,
1984 |
Traduzione (dall'inglese) di |
Flavia Pesetti |
N. ISBN (ed. Adelphi) |
978-8845924897 |
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Matteo Ricci fu l'uomo che con maggiore determinazione ed
efficacia tentò di far comunicare due grandi civiltà che per secoli si
erano ritenute autosufficienti. Gesuita, di quell'epoca in cui i gesuiti
erano anche uomini temerari, che partivano verso i luoghi più remoti con
l'intenzione non soltanto di convertire ma di capire chi vi abitava,
patì in Cina traversie di ogni genere ma riuscì a offrire dell'Europa e
della cristianità un profilo che si impresse profondamente
nell'immaginario cinese, e divenne anzi un tramite obbligatorio verso
l'Occidente. Matteo Ricci non cercò solo di ritrovare Confucio in
Epitteto e far scoprire Epitteto in Confucio. Al fine di entrare con
sottile precisione in un sistema psichico totalmente alieno, utilizzò
anche un'arte antica e segreta dell'Occidente, la mnemotecnica,
elaborando un Palazzo della memoria che doveva fissare indelebilmente
alcuni punti essenziali della dottrina cristiana. E intorno alle
immagini di quel Palazzo Jonathan Spence ha costruito un libro che ci
invita a intraprendere un viaggio in compagnia di Matteo Ricci:
dall'infanzia a Macerata, "un mondo invaso dalla guerra e dalla
violenza", alla logorante e malsicura esistenza nelle missioni asiatiche
tra Cinquecento e Seicento; dalle terrifiche traversate degli oceani
agli ardui tentativi di evangelizzazione dell'India; dall'illuminante
impatto con la spiritualità orientale ai lunghi anni in Cina.
Jonathan Spence. Nato in Inghilterra nel 1936,
professore a Yale, è uno dei maggiori sinologi viventi. Di J. Spence Fazi editore ha
già pubblicato Girotondo cinese (1996). Fra le sue
opere tradotte in Italia da Adelphi, ricordiamo Imperatore della Cina.
Autoritratto di K'hang Hsi (1989), L'enigma di Hu (1992) e La morte
della donna Wang (2002). |