IL
DRAGO DAI PIEDI D'ARGILLA
La Cina e l'Occidente
nel XXI secolo
Autore |
Will Hutton |
Editore |
Fazi Editore, Roma |
Prima edizione |
2007 |
Pagine |
378 |
Titolo originale |
The
writing on the Wall. China and the West in the 21st Century
© 2007 Will Hutton |
Traduzione (dall’inglese) di |
Franco Motta |
N. ISBN |
978-88-8112-832-7 |
Sopra le nostre teste si sta svolgendo il nuovo Grande Gioco. Attori principali: Stati Uniti e Cina, la "vecchia" e la nuova superpotenza. E intanto l'Europa il più significativo esperimento di governante multilaterale della storia, nonché modello sociale più equo tra le economie di mercato resta al palo. La tesi innovativa del Drago dai piedi d'argilla è che Pechino debba assolutamente avviarsi verso una «contaminazione democratica», se intende stabilizzare la sua prodigiosa crescita. Proseguendo sulla strada tracciata finora, invece, si avvierà rapidamente verso lo scoppio della "bolla" e il collasso del sistema produttivo, schiacciato sotto il peso della vertiginosa modernizzazione e delle crescenti richieste di libertà da parte dei suoi abitanti. Ma nella partita gioca un ruolo decisivo anche l'Europa, cui spetta il dovere di recuperare e rilanciare quei valori elaborati dalla cultura occidentale dall'Illuminismo in poi e che gli LISA sembrano inesorabilmente avviati ad abbandonare. Nella fase corrente, sostiene l'autore, l'unica via praticabile da parte dell'Europa e dell'Occidente in generale è un'«apertura critica» alla Cina, ma senza sconti sui diritti umani. Will Rutton, uno dei più stimolanti intellettuali progressisti dei nostri tempi, compie una circumnavigazione completa del gigante asiatico, tracciando una mappa dettagliata non solo della sua economia e della sua cultura attuali ma anche della loro storia recente e remota; e, al contempo, affronta i temi fondamentali della contemporaneità: la globalizzazione, l'involuzione dell'economia di mercato, la crisi del progressismo, le difficoltà dell'Europa, le dinamiche che hanno portato gli Stati Uniti a porre un'ipoteca sul loro stesso assetto democratico. Economista unico nel suo genere proprio per la capacità di tenere, assieme coordinate distanti e apparentemente eterogenee, Hutton rivela insospettabili nessi: la tradizione dei funzionari dell'antico impero cinese e la classe emergente dei manager comunisti, la Compagnia delle Indie Orientali e la nascita del concetto di impresa in Occidente. Uno sguardo, quello di Hutton, lucido e tutt'altro che rassegnato, lontano dagli "opposti isterismi" dei detrattori a priori e degli entusiasti cantori della mondializzazione.
Will Hutton.Considerato in Gran Bretagna uno dei massimi economisti di orientamento liberal, tiene una rubrica settimanale sull'«Observer» e interviene periodicamente anche sul «Guardian» e alla BBC su tematiche legate all'economia. Fa parte del consiglio accademico della London School of Economist. Tra i suoi libri,
The State We’Re In (2002) ed Europe vs. USA (Fazi, 2004, edizione tascabile 2005).
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