In una fredda giornata di gennaio, un lupo
affamato arriva a Hesövallen, nel nord della Svezia. Sente (odore del
sangue. Nel villaggio ci sono i corpi di diciannove persone: di fronte a
una strage così feroce e assurda, la polizia pensa al gesto di uno
squilibrato. Può davvero la follia essere così ben pianificata? Il
giudice Birgitta Roslin non lo crede e, in nome del legame che la unisce
ad alcune delle vittime, decide di occuparsi del caso.
Seguendo la pista di un nastro di seta rossa ritrovato nella neve, unica
traccia in un'indagine che sembra senza via di uscita, Birgitta arriva a
Pechino, alla ricerca del nesso misterioso tra un diario scritto più di
cento anni prima e la violenza senza senso che si è scatenata in quello
sperduto villaggio.
Coinvolta in un diabolico conflitto intestino al governo, dove in gioco
ci sono la supremazia e l'assetto del paese, Birgitta dovrà
confrontarsi con le nuove forze al comando nella Cina che si prepara
alle Olimpiadi, novelli mandarini pronti a rivendicare il loro posto
sulla scena internazionale, e constatare cosa può succedere quando una
grande potenza non ha risolto la questione della democrazia.
Considerato dalla stampa svedese tra le migliori opere di Mankell, Il cinese
è un thriller politico che tocca tutti i temi a lui più cari, una
storia di soprusi e vendetta, dove gli errori del passato riemergono in
un presente di sconvolgenti lotte di potere.
Henning Mankell, scrittore e regista
teatrale, vive tra la Svezia e il Mozambico. È l'autore della serie del
commissario Wallander, nove episodi tradotti in quaranta lingue, che
hanno venduto nel mondo trenta milioni di copie. Nel catalogo Marsilio,
anche il giallo Il ritorno del maestro di danza, i romanzi Scarpe
italiane, Comédia infantil, Il figlio del vento, e il libro
testimonianza Io muoio, ma il ricordo
vive. Un'altra battaglia contro l’AIDS.