Vi sono in commercio molte traduzioni dell’opera
che è conosciuta tramandata dal Maestro Laozi, un poco meno per quanto
fa riferimento agli scritti del Maestro Zhuangzi, pochissimo è ciò che
si conosce sotto il nome del Maestro Liezi.
Questi tre eminenti Padri del Taoismo primitivo sono considerati come
coloro che hanno dato, al Taoismo filosofico, le prime basi scritte.
È quasi del tutto ignorato un piccolo canone che ci è pervenuto con il
titolo Yin Fu Ching, che possiamo tradurre come “Canone dell’invisibile
e del visibile”. L’importanza di questo testo è data dal sostantivo
Ching (pinyin jing), che nel nostro idioma viene tradotto semplicemente
libro, mentre i Cinesi ritengono questi testi espressione di alta e
antica tradizione.
L’Autrice fa precedere la traduzione dello Yin Fu Ching da due
capitoli in cui cerca di spiegare cosa si deve intendere per tradizione
cinese. Si sofferma poi sulle parole Tao e su Wu e Wuwei illustrando i
profondi significati riscontrabili nei loro caratteri grafici. Alla
presentazione del Canone Yin Fu Ching segue la traduzione delle sue
tredici massime suddivise in tre capitoli.
Per meglio comprendere la loro influenza, massima dopo massima, riporta
delle voci riscontrabili nelle opere dei tre Padri del Taoismo, ovvero
Laozi, Zhuangzi e Liezi.
Pertanto questo libro non ha alcuna pretesa che quella di portare a
conoscenza del grande pubblico ciò che può dare un’idea del valore
del Taoismo e come questo rifletta la genialità della mente cinese.
Lo Yin Fu Ching può considerarsi come sintesi dello Yijing (Yi ching) e
dello stesso valore, che prima degli scritti dei tre grandi e primitici
Maestri, circolava oralmente.
Giancarla Sandri Fioroni è nata a
Milano, dove tuttora risiede. Ancora giovanissima ha cominciato a
viaggiare non da turista bensì come ricercatrice di itinerari
storico-sociali e culturali dando ampio spazio all’osservazione degli
usi e dei costumi dei popoli incontrati.
Titolare della cattedra di lingua e cultura cinese, titolare anche della
cattedra di lingua e cultura nipponica, è stata perito del Giudice per
molti decenni, frequentando come docente la Civica Scuola di Lingue
Orientali presso l’Università Statale di Milano. Ha concluso il suo
iter accademico presso l’Università degli Studi Carlo Bo di Urbino.
È autrice di varie pubblicazioni sulla Cina e sul Giappone, paesi in
cui passa ogni anno lunghi periodi di studio e di ricerca.
Ha pubblicato anche testi sul Buddismo del Nord e sul Tantrismo
filosofico. Per diversi decenni è stata docente del corso di Filosofia
e Religioni dell’Estremo Oriente.
Nel 2006 con la Zephyro Edizioni ha pubblicato Gorinto nel Tantrismo
Giapponese, come pure Il mio amico I Ching nel 2007.