I
CARNET DEL VIAGGIO IN CINA
Autore |
Roland Barthes |
Editore |
O barra O edizioni, Milano. |
Prima edizione |
2010 |
Pagine |
228 |
Titolo originale |
Carnet du voyage en Chine. |
Traduzione (dal francese) |
Guido Lagomarsino |
N. ISBN |
978-88-87510-73-7 |
Nell'aprile del 1974 Roland Barthes accetta l’invito delle autorità cinesi e parte per la Cina in compagnia di Philippe Sollers, Julia Kristeva, Marcelin Pleynet e del filosofo François Wahl.
I suoi carnet, finora inediti, offrono una visione disincantata di questo viaggio istituzionale.
La delegazione soggiace a un programma serrato di visite ufficiali attraverso fabbriche, scuole, ospedali, coltivazioni agricole, quartieri cittadini, mentre i delegati locali sfoderano informazioni e cifre sui successi della Cina maoista. Barthes diviene ben presto insofferente allóssessiva ideologia. La sua attenzione si rivolge altrove, alle persone, ai gesti quotidiani, al gusto dei piatti, all'erotismo dei ragazzi cinesi, ai colori del paesaggio e, soprattutto, agli imprevisti, agli incidenti di percorso che sfuggono alla censura e dissolvono ogni artificio. Annotazioni, impressioni, osservazioni ironiche: i carnet riflettono di continuo la volontà di non lasciarsi intrappolare dai meccanismi della retorica e dagli stereotipi. Una visione personale della realtà cinese che si va formando lungo le tappe del suo viaggio.
ROLAND BARTHES (1915-1980), saggista, critico letterario, semiologo, tra i maggiori esponenti dello strutturalismo. Nominato nel 1962 professore all’Ecole Pratique des Hautes Études di Parigi, nel 1976 ottiene la cattedra di Semiologia della Letteratura al Collège de France. Ha collaborato con diverse riviste, tra cui «Tel Quel» e «Esprit». Tra le sue opere:
Il grado zero della scrittura, II piacere del testo, Miti d
oggi, Saggi critici, L'impero dei segni, Frammenti di un discorso
amoroso, Barthes di Roland Barthes.
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