Nel
settembre del 1900, Pierre Loti, ufficiale a bordo del Redoutable, giunge a
Pechino per partecipare alla grande spedizione punitiva che sette potenze
europee alleate (tra cui l’Italia, la Francia e l’Inghilterra) hanno allestito
contro i Boxer (società segreta patriottica cinese che tentò la rivolta contro
i colonialisti inglesi).
Arrivato
dopo una trionfale sfilata attraverso l’inviolabile Cina proibita, passa la
notte in uno dei letti dell’imperatrice in fuga e usa come coperte i suoi
vestiti dorati. Tra le rovine ancora fumanti di Pechino, il racconto della
spedizione militare offre a Loti il pretesto per descrivere la vita, i costumi,
l’architettura e l’ambiente naturale della Cina d’inizio secolo. L’autore
riporta alla luce, con stile incalzante e riccamente descrittivo, le tracce del
combattimento disperato sostenuto durante 55 giorni dagli ambasciatori
occidentali, dal loro personale e dalle loro famiglie, assediati da 6.000 Boxer
armati di cannoni e di esplosivi. Un tragico affresco dell’episodio che forse
più di altri caratterizzò gli ultimi anni del colonialismo.
Pierre
Loti (pseudonimo di Julien Viaud) nacque a Rochefort-sur-mer nel 1850. L’amore
per i viaggi gli fece scegliere già all’età di 17 anni la carriera nella Marina
francese che lo portò a visitare numerosi paesi, favolosi per l’epoca: India,
Marocco, Cina (in occasione della guerra dei “Boxers”), Egitto, Turchia,
Oceania. Giappone, Senegal, persino l’Isola di Pasqua. Dopo ogni viaggio, le
avventure vissute, gli esotici amori intrapresi e poi abbandonati com’è nella
vita dei marinai, i suggestivi luoghi visitati e soprattutto la sua personale
sensibilità disincantata e malinconica, fornirono l’ispirazione e la materia
dei suoi innumerevoli libri (circa 40 volumi)., tra i quali i più importanti,
oltre a La Signora Crisantemo, furono
Al Marocco, Aziyadé, ambientato a Istanbul, Il
matrimonio di Loti, ambientato a Tahiti, Ramutcho, nei Paesi baschi, Gli
ultimi giorni di Pechino, Pescatori
d’Islanda, considerato il suo capolavoro, ambientato in Bretagna, Il libro della pietà e della morte e Diario intimo, 1878-81, pubblicato
postumo.
In
virtù di questa produzione letteraria e del successo di critica e di pubblico
raggiunto, nel 1891 fu ammesso all’Académie Française.
Morì
a Hendaye nel 1923.