LA
GIOCATRICE DI GO
Autore |
Shan Sa |
Editore |
Bompiani,
Milano |
Prima edizione |
Settembre 2002 |
Pagg. |
224 |
Traduzione
(dal francese) di |
Anna Maria
Lorusso |
Titolo originale |
La joueuse
de go
© Èditions Grasset & Fasquelle, 2001 |
Nella piazza dei
Mille Venti, davanti a una antica scacchiera di go incisa su una tavola di
granito, sulla quale un’infinità di partite sembra aver impresso visi, pensieri
e preghiere, in mezzo ai giocatori coperti di brina che assomigliano a pupazzi
di neve, una ragazza celebra la sua centesima vittoria.
Dall’altra parte del
mar di Giappone, mentre su Tokyo cade la prima neve, un giovane, le mani piatte
sul tatami, si prostra davanti all’altare degli antenati prima di
annunciare alla madre di dover partire con l’esercito giapponese alla volta
della Manciuria.
Sulla scacchiera del
mondo le loro due figure si avvicinano inconsapevoli, guidate dai misteriosi
giochi della sorte, fino a incontrarsi davanti a una scacchiera di go intorno a
cui si intreccia la storia di due paesi e di due culture in guerra, la ricerca
di una giovane alla scoperta di se stessa e un amore fatale.
Nata a Pechino nel
1972, iniziata dalla nonna alla pittura e alla calligrafia, Shan Sa ha
pubblicato a otto anni i suoi primi racconti su varie riviste cinesi, seguiti
tre anni dopo da una raccolta poetica e a quindici anni dall’ingresso nell’Associazione
degli scrittori di Pechino, di cui è stata il membro più giovane. Nel 1990 ha
lasciato la Cina e ha ottenuto la cittadinanza francese in seguito alla
sanguinosa repressione di piazza Tien-an-men, al centro del suo primo romanzo
in francese, Porte de la Paix céleste, pubblicato nel 1997 e vincitore
del Prix Goncourt per l’opera prima. Con il suo secondo romanzo, Quatre Vies
du saule, ha ottenuto il Prix Cazes nel 1999. La giocatrice di go ha
vinto il Prix Goncourt des Lycéens 2001.
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