Vendute come schiave, prostitute, concubine e nella migliore delle
ipotesi come mogli, costrette alla pratica della fasciatura dei piedi per essere più
seducenti e acquistare di valore sul mercato, le donne cinesi per secoli sono state
considerate esseri inferiori, passivi strumenti del piacere, semplici fattrici di una
discendenza possibilmente maschile. La loro sorte parve mutare radicalmente quando Mao le
chiamò a sostenere "laltra metà del cielo" perché le donne erano, per
la Rivoluzione, una grande forza, capaci di fare "tutto ciò che fanno gli
uomini".
Fu unemancipazione forzata, spesso pagata a caro prezzo. Le donne sono state
mutilate nel corpo e nellanima, ma quanti anni occoreranno ancora perché cadano
tutte le catene che imprigionano la loro anima? Quanto tempo dovrà ancora passare perché
abbia termine la terribile pratica della soppressione e dellabbandono delle bambine
neonate? Quanto ancora dovranno lottare le figlie della Cina affinchè nascere donna cessi
di essere una maledizione?
Bamboo Hirst. Di madre cinese e padre italiano,
Bamboo Hirst vive in Cina fino alletà di 14 anni. Costretta dagli eventi, lascia la
sua terra natale e raggiunge lItalia, da sola, dopo 70 giorni di avventurosa
navigazione a bordo di una nave greca. Ora vive e lavora a Milano.
Ha pubblicato: Inchiostro di Cina (La tartaruga), Il riso non cresce sugli alberi (La
Tartaruga), Passaggio a Shanghai (Mondadori), Il mondo oltre i peschi in fiore
(Mondadori), Cartoline da Pechino (Feltrinelli).