Nata
negli anni della grande carestia, cresciuta durante la Rivoluzione culturale,
divenuta adulta tra i fermenti che hanno portato ai fatti di piazza Tian’anmen,
Hong Ying, che oggi vive a Londra, è una poetessa e scrittrice di successo.
Questo
singolare destino, che l’ha resa una testimone d’eccezione di un mondo a noi
ben poco noto, è il filo conduttore di Figlia
del fiume, la sua autobiografia, in cui attraverso la sua storia personale
si viene direttamente calati nella realtà di una famiglia povera della Cina di
Mao, impegnata in una costante lotta per la sopravvivenza fisica e psicologica.
Teatro delle sorprendenti vicende — dalla scoperta di un insospettato passato
della madre, a quella della vera identità del padre, alla relazione
sentimentale con il professore di storia, perseguitato dal regime per «crimini»
commessi durante la Rivoluzione culturale — è Chongqing, una città della
provincia del Sichuan, divisa dal corso dello Yangtze in due zone emblematiche
delle contraddizioni del maoismo: la sponda settentrionale quartiere modello
del comunismo, quella meridionale, dove si trova la casa angusta di Hong Ying,
una plaga misera e degradata, invasa dal fango e dai rifiuti. All’oppressione
della povertà materiale si assommano la cappa del moralismo sessuale e il clima
di terrore instaurato dal regime, che scoraggia ogni voce di dissenso con la
minaccia del campo di rieducazione o, addirittura, della pena di morte.
Appassionante
come un grande romanzo, Figlia del fiume è un prezioso documento poiché,
raccontando la straordinaria vicenda umana di una giovane donna, offre un
quadro originale e inedito delle condizioni di vita dal dopoguerra a oggi in
una società a noi lontana, in cui si è fatto uno dei più importanti esperimenti
politici del nostro secolo.
Hong Ying, poetessa e autrice di romanzi, è nata nel 1962 nella provincia cinese del
Sichuan e ha studiato a all’Accademia degli scrittori di Pechino. Attualmente
vive a Londra. Le sue opere, con le quali ha vinto importanti premi letterari
nel suo paese, sono state pubblicate a Taiwan e tradotte negli Stati Uniti, in
Giappone e molti altri paesi europei. Nel 1997 Mondadori ha pubblicato L’estate del tradimento.