EQUIPÉE. DA PECHINO AL TIBET
Viaggio nei paesi del reale
Autore |
Victor Segalen |
Editore |
Lit Edizioni, Roma |
Prima edizione |
2014 |
Titolo originale: |
Equipée:
voyage au pays du réel
1929 |
Traduzione (dal francese): |
Antonio Veneziani |
N. ISBN |
978-88-6192-662-2 |
|
|
Considerato testo di riferimento da personaggi come Bruce Chatwin, Fosco Maraini e Tiziano Terzani, Equipée fu redatto in occasione di una spedizione archeologica attraverso la Cina e pubblicato postumo nel 1929. Un diario di viaggio ma soprattutto una scorribanda nel cammino e nella scrittura, un libro sul viaggio e sulla filosofia del viaggio. In una lettera del 1914 a Jules de Gaultier, l'autore scrive: "il mio viaggio prende decisamente il valore di un'esperienza genuina: un confronto vero e proprio sul terreno dell'immaginario e del reale, tutto guardato con gli occhi del Poeta". Qui, in questo poema in prosa di altissima visionarietà e al tempo stesso di totale aderenza al reale, dove tutto è impronunciabile, Segalen racconta i paesaggi reali e sensoriali con una potenza e una leggerezza che incantarono Debussy e Claudel e che tuttora scuotono il lettore attento. Non meraviglia dunque che l'evasione fisica e intellettuale nella parola di Victor Segalen abbia trasformato per sempre il senso e il destino della letteratura di viaggio.
Victor Segalen. Scrittore francese (18781919), fu inviato come medico a Tahiti, dove scoprì e studiò le ultime opere di Gauguin e scrisse il romanzo
Les Immémoriaux (Le isole dei senza memoria, Meltemi 2000), denuncia del colonialismo in Polinesia, pubblicato nel 1907 con lo pseudonimo di Max Anély.
Nel 1909 partì per la Cina, dove soggiornò a più riprese prendendo parte a importanti spedizioni archeologiche. Dall'incontro con la civiltà orientale nacquero raccolte come Stèles (1912), poesie in prosa
ispirate all'epigrafia cinese e dedicate a Paul Claudel; Peintures (1916), versi di ispirazione taoista; Odes (postumo, 1926), tentativo di innovare
la prosodia a partire dalla metrica cinese. Tra le sue altre opere sono da ricordare il dramma
Orphée-Roi (postumo, 1921), scritto per Debussy, e il
romanzo René Leys (postumo, 1922). Dopo la sua morte sono anche apparse le Lettres de Chine 1909-1910 (1967) e alcuni volumi sull'arte cinese.
Victor
Segalen: approfondimento.
|