Questo
libro, costituisce un notevole contributo alla storia delle civiltà, fornisce
un’analisi tra le più penetranti del modo in cui si è configurata in Cina
l’opposizione tra ragione e passioni. Mostra quanto, in questo campo di
grande importanza per la psicologia individuale e i sentimenti religiosi come
per la vita sociale, le tradizioni cinesi differiscano dalle nostre.
Lungi
dal contrapporre il cuore alla ragione in un conflitto drammatico, la Cina ha
considerato l’uomo, prodotto del cosmo, come dotato dalla nascita di impulsi
innati verso il bene, che è importante conservare e sviluppare attraverso
l’educazione e l’apprendimento dei riti. Di qui discende la permanente
preoccupazione di fare dell’individuo, mediante un sapiente controllo delle
emozioni, un essere perfettamente integrato nell’universo e nella società. Ne
deriva anche che al posto del senso individuale del peccato, così familiare alle
tradizioni cristiane, troviamo in Cina un senso acuto della responsabilità
sociale.
È in questo quadro generale che sviluppano le riflessioni appassionate e talvolta
assai originali dei grandi pensatori che Paolo Santangelo ha avuto il merito di
presentare per la prima volta al lettore italiano.
Jacques Gernet
Paolo Santangelo insegna Storia della Cina presso l'Istituto Universitario Orientale e Storia dell'Asia Orientale presso l'Università La Sapienza di Roma. Da alcuni anni ha concentrato la propria ricerca sulla storia privata e sull'immaginario cinese fra i secoli XVI-XIX, con particolare attenzione all'evoluzione della "mentalità" e della percezione delle emozioni. Attualmente dirige una ricerca internazionale sulla percezione delle passioni attraverso l'esame di documenti della Cina moderna e cura il periodico Ming Qing yanjiu. È autore di numerosi saggi fra cui
Il "peccato" in Cina, Laterza, 1991, Gelosia nella Cina imperiale, Novecento, 1996; Le passioni nella Cina imperiale, Marsilio, 1997; Il sogno in Cina. L'immaginario collettivo attraverso la narrativa Ming e Qing, Raffaello Cortina, 1998, L'amore in Cina, attraverso alcune opere letterarie negli ultimi secoli dell'impero, Liguori, 1999, e ha curato la presentazione di Dong Yue,
Il sogno dello Scimmiotto, Marsilio, 1992 e di Il meraviglioso discorso della fanciulla pura, SE, 1993. Ha pubblicato, assieme al Prof. Mario Sabbatini,
Storia della Cina, Laterza, 1989 e 2000, e Il pennello di
lacca, Laterza, 1997.