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L'ECO DELLA PIOGGIA


Autore Yu Hua
Editore Donzelli, Roma
Prima edizione 1998
Pagine 288
Traduzione (dal cinese) di Nicoletta Pesaro
Titolo originale Zai xiyu zhong huhan

Il giovane Sun Guanglin riannoda i fili della propria esistenza, lasciando che i ricordi dell’infanzia e dell’adolescenza riportino alla luce le storie tragiche e spassose dei suoi familiari, amici e compaesani. In un ritmo lento e cadenzato come lo scorrere del fiume, che fa al tempo stesso da sfondo e da personaggio del romanzo, assistiamo alle sue prime esperienze: la scoperta della sessualità, la gioia e il tormento dell’amicizia, la solitudine e l’abbandono da parte degli adulti, che accomunano, riunendole, la generazione dei vecchi e quella dei bambini.
L’eco della pioggia è un romanzo di formazione, ma anche un romanzo corale, che racconta drammi e miserie, vizi e sentimenti di una comunità contadina della Cina di questo secolo. Il contesto storico-sociale è analogo a quello dell’altro grande romanzo, Vivere!, che ha reso Yu Hua famoso presso il pubblico italiano. Ma in questo caso la narrazione distingue e definisce i punti di vista delle diverse età della vita che si susseguono. L’altalena dei ricordi rievoca le vicissitudini di tre diverse generazioni: quella del narratore-protagonista, e cioè di bambini e adolescenti inquieti, divisi tra il desiderio e la paura di crescere, vittime dell’abbandono fisico o morale degli adulti; quella dei padri, figure venerate e temute, trascinate via dalle proprie debolezze e dai propri peccati in un continuo tradimento nei confronti dei figli; e quella di vecchi, eroi del passato al tramonto, con i quali solo la morte e i morti – o a modo loro i bambini – instaurano un dialogo: vecchi sprofondati nella malinconia a volte ridicola nella loro inutilità.
Ma la tenace malinconia della memoria nonsortisce l’effetto di una desolata tristezza: al contrario, essa si anima continuamente di briose e ironiche fiammate, nello stile a volte grottesco a volte infantilmente scherzoso che caratterizza l’epica contadina di Yu Hua. Come il buffo scenari che fa da contorno al concepiment del protagonista, o l’episodio del vecchio nonno caparbio, che creduto morto spalanca gli occhi tra il terrore degli astanti
Apre il racconto un grido di donna, che giunge alle orecchie del protagonista bambino filtrato dallo spessore deformante di una pioggia sottilissima e pungente. Quel grido, che non ha ricevuto risposta, percorrerà tutte le pagine a seguire e resterà nelle orecchie del lettore, segno di una mirabile, spasmodica tensione narrativa.

Yu Hua è nato nel Zhejiang (Cina sud.orientale) nel 1960. Figlio di un medico di campagna, dopo essersi occupato di mdicina si è dedicato interamente alla narrativa.Ë considerato uno dei più importanti scrittori cinesi della nuova generazione. Il suo romazo Vivere!, pubblicato nel 1997 da Donzelli, ha vinto il super-premio Grinzane Cavour per la letteratura straniera. Di Yu Hua, in Italia, sono stati anche pubblicati la raccolta di racconti Torture (Torino, 1997) e il romanzo Cronache di un venditore di sangue (Torino, 1999).

 

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