La notte fra il 3 e il 4 giugno 1989 l'esercito
muove dalla periferia verso Piazza Tiananmen per reprimere la protesta
pacifica di studenti, intellettuali, operai, cittadini comuni che da
settimane manifestano per la libertà e la democrazia. In poche ore va
in scena un tremendo massacro, rimasto scolpito nella memoria collettiva
di tutto il mondo nonostante l'azione di censura e disinformazione messa
in atto dal Governo Cinese.
"Quanti fiori caddero, nessuno
poté sapere." Recita così una poesia della dinastia Tang, e basta
questo verso a definire che cosa è rimasto di Tiananmen vent'anni dopo:
silenzio da un lato, ostinazione dall'altro.
dalla prefazione di
Riccardo Noury, Amnesty International
Davide Reviati. Nato a
Ravenna nel 1966, è autore di fumetti, pittore e illustratore. Ha
scritto e disegnato due storie per le antologie Resistenze e ZeroTolleranza
(Becco Giallo, 2007 e 2008). Ha pubblicato Morti di sonno
(Coconino Press, 2009)