DIETRO
LA GRANDE MURAGLIA
Autore
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Fernando Mezzetti
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Editore
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Valentina Edizioni, Milano
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Prima edizione
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2004
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Pagg.
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306
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Un paese in tumultuoso sviluppo dopo il lungo isolamento, protagonista dell’economia mondiale: motivo di malcelate preoccupazioni ma anche di grandi opportunità per tanti operatori economici. Rimasta a lungo un pianeta sconosciuto, la Cina irrompe nella nostra vita quotidiana, con i suoi prodotti, con i suoi film, con i richiami della moda a certi suoi archetipi di eleganza.
Quando ci era ignota, aveva fortuna uno stereotipo verbale da un film che con la Cina non aveva nulla a che fare, “La Cina è vicina”. Erano in molti a riporre le loro fantasie ideologiche in un paese illusorio che chiamavano Cina, e che a sua volta nulla aveva a che fare con la Cina vera, martoriata da incessanti campagne politiche, frutto di spietate lotte di potere.
Ora che la Cina è veramente vicina, si tratta di capire come ciò sia avvenuto: dalla fine dell’impero alla proclamazione della Repubblica Popolare nel 1949, e la sua evoluzione fino ad oggi attraverso fasi dolorose e drammatiche.
Si ripercorre qui questo itinerario, soffermandosi su alcuni momenti apparentemente minori ma illuminanti, e su altri finora poco esaminati, ma di grande importanza, come i rapporti Mao-Stalin, ricostruiti col resoconto dei loro colloqui da poco emerso dagli archivi del Cremlino.
Il lavoro si concentra soprattutto sugli anni successivi al ’49, fino ad oggi, con la trasformazione avviata dopo la morte di Mao col distacco dal maoismo, compiutasi con il suicidio dell’ideologia voluto da Deng Xiaoping.
Il sistema resta autoritario, ma l’economia è pluralista. Il cinese gode oggi di spazi di libertà individuale a lui ignoti per secoli, mentre centinaia di milioni di persone tratte dalla fame e dalla miseria secolare sono uno dei grandi eventi della nostra epoca.
Dal sorgere all’eutanasia di regime, il cambiamento della Cina rossa è qui ricostruito con rigore storiografico e con una tecnica narrativa che ne fa un’avvincente lettura.
Fernando Mezzetti è stato corrispondente a Pechino per Il Giornale dall’inizio del 1980 al gennaio 1983: un periodo cruciale per il distacco della Cina dal maoismo e l’avvio delle riforme. Negli anni successivi, quale corrispondente di La Stampa da Tokyo, e poi come inviato, ha continuato a seguire gli eventi cinesi, dalla strage di Tian’anmen nel giugno 1989, di cui fu testimone, al rilancio delle riforme, con l’impetuoso sviluppo economico della Cina dell’ultimo decennio. È autore di vari saggi tra cui “Gorbaciov, la trama della svolta /1988), Da Mao a Deng. La trasformazione della Cina
(1995), tradotti in più lingue, e Il mistero Putin (2003).
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