DIARIO
DI VIAGGIO DI UN FILOSOFO
Cina,
Giappone, America
Autore |
Hermann
Keyserling |
Editore |
Neri
Pozza, Vicenza |
Prima
edizione |
1998 |
Pagine |
382 |
Traduzione
(dal tedesco) e cura di |
Giovanni
Gurisatti |
Titolo
originale |
Das
Reisetagebuch eines Philosophen
© 1980 by Albert Langen-Georg Müller
Verlag GmbH, München-Wien |
Abbandonate le atmosfere rarefatte e contemplative del suo soggiorno in India, magistralmente rievocate nel primo volume di questo
diario-romanzo filosofico comparso per la prima volta in Germania nel 1919, Keyserling descrive in queste pagine le tappe successive del suo itinerario e della sua corrispondente metamorfosi interiore, fedele alla massima indiana secondo cui "prima di diventare matura per la beatitudine del sapere, l'anima deve attraversare tutte le esperienze, poiché non vi è altra via che questa". Ecco dunque la necessità di vincere il fascino dell'India e di confrontarsi anche con ciò che essa non è e non può essere: con la concretezza e la moralità sociale della Cina tradizionale posta radicalmente in crisi dalla rivoluzione repubblicana in corso nel 1912 - con la comprensione estetica della natura e la duttilità culturale del Giappone, e infine con il pragmatismo, il progressismo e il democratismo americani.
"Perché mai - si chiede infatti Keyserling -tutti i pregi dovrebbero risiedere in un solo popolo? I popoli della terra si contemplano l'un (altro. L'umanità è un'orchestra polifonica, e il filosofo ne ascolta (accordo d'insieme". Solo in virtù di questo ascolto, il filosofo errante, alla fine della sua metamorfosi, potrà proporsi di indurre l'umanità occidentale a realizzare di fatto ciò che l'India ha solo conosciuto nel medium della psiche: un mondo assolutamente solidale, in cui i vari tipi di fede e di cultura, anziché contrapporsi e distruggersi a vicenda, impareranno a considerarsi complementari e a fecondarsi reciprocamente, diffondendo sulla terra una sublime "sinfonia dello spirito".
"Uno dei libri più ricchi che io abbia mai letto."
Thomas Mann
Hermann Keyserling (1880-1946) fondò a Darmstadt la Scuola della saggezza, la cui attività ebbe un'enorme risonanza nella Germania weimeriana. Autore prolifico e versatile, subì la censura e l'ostracismo nazista. Tra le sue opere,
Philosophie als Kunst e Das Buch vom Ursprung.
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