Confucio è il primo nome certo della letteratura e del pensiero della Cina antica; con
lui hanno inizio sia la storia letteraria sia quella filosofica cinese. Ciò non vuol dire
che prima della sua nascita non esistesse una tradizione plurisecolare. Confucio fu il
primo sistematizzatore di tale tradizione: mai egli si atteggiò a innovatore o a creatore
di un nuovo sistema filosofico. In tutto il suo insegnamento cè il continuo
richiamo al passato che egli prospetta come modello da seguire per ovviare al caos
politico e spirituale del momento presente. "Io trasmetto e non creo" è una
delle sue affermazioni più significative e la trasmissione delleredità del passato
fu raccolta dai suoi discepoli nei Dialoghi (Lun Yu), breve operetta in cui furono
annotati i dialoghi, i detti, gli aforismi, quello che i discepoli ascoltarono dalla bocca
del Maestro.
Il confucianesimo, avversato durante la prima dinastia imperiale (221-208 a.C.), con
lavvento degli Han si affermò come dottrina ufficiale e fu sul punto di
trasformarsi in religione. Per oltre due millenni caratterizzò gran parte della vita
sociale e culturale della Cina. Tra la fine del XIX e durante tutto il XX secolo conobbe
momenti di aspre critiche e di rivalutazioni. Come accadde a ogni grande personaggio della
storia sia i seguaci sia gli oppositori interpretarono in modo diverso la sua dottrina,
ma, in ogni caso, il pensiero confuciano, nelle sue linee essenziali, è da considerare
come una forma mentis tipica della maggior parte dei cinesi in ogni periodo
storico, anche contemporaneo.
Il presente saggio esamina anche quanto venne arbitrariamente attribuito a Confucio e come
il suo pensiero fu talvolta deformato dai seguaci, dagli avversari e dagli occidentali.
Lionello Lanciotti è professore ordinario di Filologia cinese presso
lIstituto Orientale di Napoli, dopo aver insegnato Lingua e letteratura cinese
presso lUniversità degli Studi di Roma e presso lUniversità Ca Foscari
di Venezia. È stato per molti anni vicepresidente dellIS.M.E.O. di Roma e della
European Association of Chinese Studies. Ha partecipato a oltre venticinque missioni
culturali in Cina, Taiwan, Corea e Giappone. È autore di numerose pubblicazioni
sinologiche e di traduzioni dal cinese. Fra il 1956 e il 1966 ha curato la pubblicazione
di ventisei volumi della serie "Cina", edita dallIS.M.E.O. Le sue ricerche
e i suoi saggi sono rivolti prevalentemente alla letteratura e al pensiero
filosofico-religioso della Cina classica.