Dal primo capitolo: «Per lungo tempo, la conoscenza della più
remota antichità cinese si basava unicamente sulla tradizione letteraria dei Cinesi; i
missionari gesuiti trasmisero così, allEuropa del secolo XVIII, unimmagine
della Cina antica composta da elementi leggendari, razionalizzati e integrati nel quadro
di una storia continua, dispirazione moraleggiante, la quale fa risalire ai primi
secoli del III millennio a.C. lorigine della civiltà cinese.
Quando la tradizione ortodossa di questa civiltà come noi la conosciamo iniziò a
elaborarsi, a partire cioè dal secolo V prima della nostra era, i comportamenti e la
mentalità degli uomini dellepoca arcaica non erano già più capiti; pertanto,
certe pratiche sociali, certi usi magici e sacerdotali, di cui era bene o male conservato
il ricordo, furono allora interpretati come eventi storici, come atti unici, edificanti o
abominevoli, da attribuire a questo o a quel sovrano. Che la tradizione cinese relativa al
più remoto passato della Cina sia, generalmente, sprovvista di ogni valore sul piano
stesso in cui pretende porsi, quello della storia, è anche troppo evidente e fu
affermato, fin dallepoca Manciù, da alcune menti libere e coraggiose. In compenso,
i temi arcaici e i frammenti leggendari sfuggiti allo sforzo di razionalizzazione degli
storici cinesi racchiudono unaltra forma di verità: attraverso questi elementi, per
quanto essi siano difficili da datare e da localizzare, quel che na critica sensibile ai
fatti sociali può tentare di scoprire sono proprio le pratiche e le concezioni di un
mondo scomparso».
Jacques Gernet, nato nel 1921, è stato membro
della Scuola francese dellEstremo Oriente a Hanoi nel 1949-50, direttore della
Scuola dalti Studi in Scienze sociali dal 1955 al 1976, e professore di Lingua e
civilizzazione cinese alla Sorbona dal 1957 al 1975. È stato nominato dal Collegio di
Francia alla cattedra di Storia sociale e intellettuale della Cina, dal 1975 al 1992.
Attento conoscitore e profondo studioso della cultura e dlla storia della Cina antica,
attraverso le sue ricerche ha portato luomo occidentale a conoscenza di un apparato
storico scevro da considerazioni "fantasiose" di tali periodi. I suoi lavori
sono, da più di quarantanni, studiati e tradotti in molte lingue; pubblicati in
italiano ricordiamo: Il mondo cinese, La Cina alla vigilia dellinvasione mongola,
Dalle prime civiltà alla Repubblica popolare, Cina e Cristianesimo.