Cina.
Alla corte degli imperatori - Capolavori mai visti
Dalla tradizione Han all'eleganza Tang (25-907)
A
cura di |
Sabrina Rastelli |
Editore |
Skira, Ginevra-Milano |
Prima edizione |
2008 |
Pagine |
320 |
N. ISBN |
978-88-6130-619-6 |
Durante il vasto periodo compreso fra la dinastia Han Orientale
(25-220) e quella Tang (618-907) la civiltà cinese subì radicali trasformazioni. La dinastia Tang fu testimone di una grande rinascita delle arti e della letteratura ed è perciò tradizionalmente definita l"età d'oro" della storia cinese, soprattutto in contrasto con il periodo precedente, caratterizzato da frazionamento politico e invasioni straniere, ma oggi sappiamo anche da un intenso fermento intellettuale.
aggettivo che meglio descrive l'impero Tang è cosmopolita: la Cina importava ogni genere di merci esotiche attraverso la Via della Seta e le rotte marittime, e con esse affluivano genti di razze e religioni diverse, le cui usanze e tradizioni furono assimilate dalla società cinese divenendone parte integrante e indissolubile. Tale processo di assimilazione era tuttavia iniziato alcuni secoli prima con la caduta dell'impero Han, il fallimento delle teorie confuciane, l'invasione di eserciti stranieri e l'introduzione di una nuova religione: il buddhismo. Alla Cina Tang va il grande merito di aver sintetizzato mirabilmente gli elementi stranieri e quelli indigeni sviluppatisi nei secoli precedenti, creando una nuova, unica e straordinaria civiltà, resa possibile dalla tolleranza.
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