CEMENTO ARMATO. CRONACA DI UN CORPO A CORPO CON SHANGHAI
Autore |
Philippe Rahmy |
Editore |
EDT, Torino |
Prima edizione |
Febbraio 2019 |
Titolo originale |
Béton armé (2013) |
Traduzione (dal francese) di |
Marella Nappi |
Pagine |
192 |
N. ISBN |
978-8859247050 |
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Nell’autunno del 2011 lo scrittore svizzero Philippe Rahmy
viene invitato dall’Associazione degli scrittori di Shanghai per una
residenza letteraria e di studio nella metropoli cinese. Rahmy è
affetto fin dall’infanzia da osteogenesi imperfetta, la “malattia delle
ossa di vetro”: costretto alla quasi totale immobilità, ogni minimo
urto può causargli delle gravi e dolorose fratture; ma contro ogni
cautela, decide di intraprendere questo viaggio, il primo della sua
vita. Nella città prostrata dal clima e scossa dalle maree di
un’immensa folla in perpetuo movimento, la sua visione priva dei filtri
dell’esperienza si frammenta in una miriade di minute percezioni che si
mescolano ai ricordi autobiografici. La scomparsa del padre, i racconti
familiari della guerra, le letture, i compagni e gli amori: per lo
scrittore tutto si fonde con il presente, con i luoghi, gli incontri,
l’energia incandescente che pulsa tra gli edifici e la gente di questa
sterminata metropoli, di cui coglie al contempo il fascino e la follia,
oscillando senza sosta fra attrazione, fusione e repulsione. Shanghai
affiora in tutta la sua scandalosa bellezza, erotizzata, nelle
contraddizioni che ne fanno una città diversa, irraggiungibile,
metafora stessa della tensione tra la vita e la morte. Con questo libro
intenso e toccante, Rahmy riesce a comunicare una potente volontà di
riscatto da tutto – dall’infanzia tragica, dalla malattia, dalle
costrizioni della società, dall’immobilità stessa – ricordando che è
anche la fragilità del corpo a donare all’uomo la sua sorprendente e
dolorosa resistenza.
Philippe Rahmy, nato a Ginevra il 5 giugno 1965, è scrittore, poeta e
filosofo. Costretto dal suo stato di salute ad abbandonare gli studi in
medicina ed egittologia, si è laureato in filosofia all’Università di
Losanna. Fa parte del collettivo letterario remue.net, che gestisce un
sito di creazione letteraria. Grande viaggiatore, Rahmy vive fra la
Svizzera e l’Argentina. Le sue opere gli sono valse numerosi
riconoscimenti, tra i quali il Prix des Charmettes – Jean-Jacques
Rousseau per Mouvement par la fin (Cheyne, 2005). Eletto «miglior
racconto di viaggio» dalla rivista «Lire», Béton armé (La Table Ronde,
2013) ha ricevuto la menzione speciale del Premio Wepler-Fondation La
Poste, il Premio Pittard de l’Andelyn e il Premio Michel Dentan. Il
romanzo Allegra (La Table Ronde, 2016) ha invece ricevuto il Premio
Eugène Rambert e il Premio svizzero di letteratura. Philippe Rahmy è
mancato il primo ottobre del 2017.
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