Brand
Tibet: la causa tibetana e
il suo marketing in Occidente
Autore |
Simone Pieranni, Mauro Crocenzi |
Editore |
DeriveApprodi, Roma |
Prima edizione |
2010 |
Pagine |
106 |
N. ISBN |
978-88- 8996-976-2 |
In Occidente, la “questione tibetana” ha riscosso grande successo, arrivando a coinvolgere numerosi personaggi della politica, dello spettacolo, dello sport... Manifestazioni di solidarietà al popolo tibetano, che spesso si risolvono in aperto schieramento anti-cinese. II fenomeno del «Free Tibet» si inserisce, però, in una realtà occidentale dove spesso non è presente una conoscenza precisa dei fatti storici. Questo volume prova anzitutto a rispondere a due domande: perché il Tibet ha riscosso tanto successo all'interno delle dinamiche comunicative occidentali? Quali sono stati, storicamente, i rapporti tra cinesi e tibetani? Dall'antichità all'epoca dell'imperialismo, dall'avvento del comunismo ai giorni nostri, la storia dimostra quanto le relazioni tra Cina e Tibet siano complesse. Una complessità che in quasi tutte le posizioni occidentali esplicitamente filotibetane non è mai presa in esame. A farne le spese è ancora una volta la capacità di comprensione, barattata per un marketing politico di scarso valore che prova a vendere la «questione tibetana» come fosse un marchio qualunque. Per questo il problema del Tibet e del Dalai Lama può trasformarsi in un vero e proprio brand commerciale, da sommare come valore aggiunto spirituale a qualunque prodotto in vendita. Per questo può diventare un brand politico facile da diffondere, che dietro la presunta difesa della spiritualità buddhista e tibetana nasconde un'evidente campagna anti-cinese. La tesi di questo libro è che la questione tibetana non può essere ridotta a un brand tra chi lo indossa e chi no e prova a spiegare perché.
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