BENVENUTI NEL PAESE DELLE DONNE
Autore |
Francesca Rosati Freeman |
Editore |
XL edizioni, Roma |
Prima edizione |
2010 |
Pagine |
184 |
N. ISBN |
978-88-6083-019-7 |
Un portale con la scritta cinese attraversa la strada da un'estremità all'altra. Incuriosita chiedo alla guida cosa ci sia scritto.
«Benvenuti nel paese delle donne», mi risponde e aggiunge, con una certa enfasi, «qui abitano i Moso, una società matriarcale». Siamo nella provincia dello Yunnan, ai piedi dell'Himalaya: "yun" vuol dire nuvola, "nan" vuol dire sud, il paese a sud delle nuvole. In questa regione incantata vivono i Moso, una minoranza etnica strutturata in grandi famiglie di discendenza materna. Questa società millenaria da sempre rifiuta il matrimonio. Persino durante la Rivoluzione culturale molte coppie tentarono di sottrarsi a un'imposizione che andava contro i loro stessi principi. Le coppie, infatti, non abitano sotto lo stesso tetto, ma passano la notte insieme per separarsi all'alba. Bizzarro, no? Pensate a una madre che redarguisce un figlio disubbidiente sotto la minaccia di farlo sposare! Fra
i Moso non è impossibile che accada. Qui si tollera meglio un'infedeltà che la violenza derivante dalla gelosia. Le donne moso "portano sulle spalle" un'intera comunità, come raccontano anche alcune leggende e storie popolari. La più saggia, la più abile e in generale la più anziana è il capofamiglia, trasmette il nome e i beni e gestisce l'economia familiare. L'autrice ci trascina con sé in questo suo straordinario viaggio per raccontarci, attraverso immagini, documenti e testimonianze dirette, una popolazione unica, una cultura che rischia di essere travolta dalle correnti della globalizzazione e assimilata ad altre minoranze che poco hanno da spartire con essa per il solo fatto di essere patriarcali.
Chi sarebbe disposto a mettere il suo stipendio nelle mani della nonna perché lo amministri? Quale uomo accetterebbe di mantenere i figli delle sue sorelle invece dei propri figli? Quale società, quale governo, quale religione accetterebbero di eliminare la struttura della famiglia tradizionale per sostituirla con una famiglia estesa dalla quale sono esclusi i padri biologici? E chi sarebbe d'accordo nel sostituire l'istituzione del matrimonio con un sistema basato sulla libertà sessuale in cui la donna decide senza pressioni di alcun tipo con chi passare la notte e quando avere figli?
Questo è il mondo dei Moso. Un sistema sociale reale, vivo, contemporaneo nel quale sono rovesciati i valori su cui sono costruite tutte le nostre società. Un sistema che non produce i conflitti e le violenze tra i sessi che il senso comune generalmente attribuisce alla "natura umana".
Francesca Rosati Freeman è nata a Trapani e laureata a Palermo in lingue straniere moderne. Vive da trent'anni fra la Francia e la Svizzera dove ha
insegnato francese agli italiani per circa vent'anni. Per più di dieci anni ha lavorato a Ginevra per
l'Antiracism Information Service, una Ong che
lotta contro la discriminazione razziale. La lotta per i diritti delle donne è stata sempre al centro delle sue molteplici attività. In questo quadro
è da inserire il suo interesse per la società dei Moso. Si è già recata quattro volte sul posto. Ha intervistato, fotografato e filmato gli abitanti
realizzando un piccolo documentario che è stato selezionato al Moso film festival in Cina nel 2006 e proiettato in Francia, in Svizzera e in Italia.
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