A MODO NOSTRO
Autore |
Chen He |
Editore |
Sellerio, Palermo |
Prima edizione |
Giugno 2018 |
Titolo originale |
Hong Ba Hei |
Traduzione (dall'inglese) di |
Paolo Magagnin |
Pagine |
352 |
N. ISBN |
978-883893705 |
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Un uomo lavora come autista in una società di trasporti
nella città di Wenzhou, nel sud della Cina, l’area da cui proviene quasi
il novanta per cento dei cinesi residenti in Italia e molti di quelli
che vivono in Francia e Spagna. La moglie, che lo ha lasciato alcuni
anni prima, si è trasferita a Parigi ed è morta improvvisamente in un
incidente stradale. Come unico parente, l’uomo deve recarsi in Francia
per il riconoscimento del corpo. Apparentemente la donna è uscita di
strada in stato di ebbrezza ed è caduta in un fiume; negli ultimi
momenti ha fatto due telefonate, alla polizia e a un uomo sconosciuto.
Per il marito quell’inaspettato viaggio all’estero, il primo della sua
vita, è un’opportunità unica.
In parallelo scorre la storia della moglie, in Cina e poi in Francia. La
donna, anche lei di Wenzhou, viene da una famiglia influente, il padre
era un importante quadro del partito durante la Rivoluzione Culturale.
Un giorno ne scoprirà il passato e la sofferenza, ed entrerà in contatto
con gli eredi dei rivoluzionari che lo conoscevano, una casta potente e
di grande prestigio politico che cambierà il suo destino.
Intorno a queste due vicende si sviluppa un romanzo crudamente
realistico e a tratti sorprendentemente avventuroso, sovrapposizione di
racconto morale e di resoconto fattuale. Un romanzo che utilizza alcuni
stilemi del genere noir di derivazione occidentale per raccontare una
cupola criminale e l’ubiquità dell’avidità e della corruzione, e insieme
permette di scrutare senza mediazione, con stupore e trasporto, il
cosiddetto «sguardo cinese», il modo in cui l’espatriato osserva noi e
le nostre abitudini, la nostra storia e la nostra cultura con occhio
totalmente nuovo, per il quale l’espresso italiano è denso come salsa di
soia, ogni formaggio un cibo dall’odore repellente, Atene una capitale
ricca di incomprensibili rovine che andrebbero ricostruite. Uno sguardo
che ci viene mostrato forse per la prima volta, e che per un lettore
europeo è una vera e propria rivelazione, quasi lo svelamento di un
segreto. Ogni giorno nelle nostre città conviviamo con loro, mentre in
realtà, ed è quasi incredibile, ignoriamo la loro cultura, le loro
vicissitudini, la loro sensibilità, la visione del mondo, addirittura
quello che fanno. Perché i cinesi, per noi, sono tutti uguali. Chen He,
invece, ci racconta tutt’altro.
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