I racconti di questa raccolta indagano l’incanto di una civiltà, quella cinese, in perenne sospensione tra l’antico e il moderno. Portano in sé gli oscuri oracoli di Eschilo e Sofocle, il mistero paranoico di Kafka, il flusso malinconico di Woolf, aggiungendo un nuovo capitolo alla tradizione letteraria dell’irrazionale, in cui i confini restano aperti tra sogno e realtà. L’autrice si sofferma sulla propria infanzia e sulle oppressioni politiche tipiche del suo paese, contrapponendo al mondo adulto della persecuzione il limbo dilatato dell’incoscienza. Denuncia la costrizione dei rapporti familiari, tra madri che si sciolgono in catini d’acqua, come fossero di sapone, perché sommerse dall’odio filiale, coppie che si perdono nel dormiveglia in dimore immense e solitarie, in cui regna un’atmosfera minacciosa, e lucernari che si aprono sui misteri inspiegabili della condizione umana. Pennellate e tasselli che formano una sorta di percorso iniziatico, al termine del quale tutto si risolve in emozioni e sensazioni non esplicitamente descritte, ma evocate. La purezza lirica e l’oscurità grottesca si scontrano e si confondono. La logica cede e il lettore si specchia nella pagina, riflettendo la propria immagine.
Nata Deng Xiaohua il 30 maggio 1953 a Changsha, nella provincia dello Hunan, ha scelto lo pseudonimo di Can Xue che in cinese significa “residuo della neve” in contrasto con la cultura dominante del suo paese.
Dopo avere lavorato come medico a piedi scalzi (unici medici dei villaggi rurali non facenti parte del sistema sanitario ufficiale), l’operaia, l’insegnante e la sarta, a partire dalla sua prima raccolta di racconti pubblicata dal 1985, si è dedicata esclusivamente alla letteratura. Appartenente al filone sperimentale ed avanguardistico cinese degli anni 80-90 nato dopo la morte di Mao Zedong, la sua copiosa produzione comprende sei romanzi, cinquanta novelle, centoventi racconti e sei saggi di critica letteraria. Tradotto in italiano anche il romanzo La strada di fango giallo.
Tutte le sue raccolte di racconti sono in corso di traduzione presso l’editore italiano Utopia.
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