Quando, nel luglio 1971, Henry Kissinger, consigliere per la Sicurezza nazionale del presidente americano Nixon, si recò in missione segreta a Pechino, le relazioni diplomatiche fra Stati Uniti e Cina erano interrotte da più di vent’anni. Sugli USA gravavano la tragedia del Vietnam e le lugubri prospettive della guerra fredda. Sulla Cina, pur ufficialmente alleata di Mosca, pendeva la minaccia di un’aggressione sovietica. Era quindi di fondamentale importanza per entrambi aprire una prospettiva di pace. Da allora Kissinger è tornato spesso nel paese asiatico, approfondendo sempre più la sua conoscenza della civiltà e del popolo cinese, imparando ad apprezzarne le doti etiche, la finezza intellettuale, il senso della famiglia e la cultura. E in questo libro, basato in gran parte sulle conversazioni dirette con i leader di Pechino, spiega come i cinesi ragionino su concetti come la pace, la guerra, l’assetto internazionale, confrontando il loro approccio con quello degli occidentali. Una lettura imprescindibile, perché conoscere il contesto tradizionale cinese è fondamentale per comprendere il ruolo della Cina quale protagonista dell’ordine politico mondiale nel XXI secolo.
Henry Kissinger (1923) è stato consigliere per la Sicurezza nazionale e segretario di Stato dei presidenti americani Richard Nixon e Gerald Ford, nonché consulente di politica estera di successive amministrazioni. Tra numerosi altri riconoscimenti, gli sono stati conferiti il premio Nobel per la pace nel 1973, la Presidential Medal of Freedom e la Medal of Liberty, le più alte onorificenze civili americane. Autore di numerosi saggi di politica estera e relazioni diplomatiche, è attualmente presidente della Kissinger Associates Inc., società di consulenza internazionale.
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