Questa è la storia di tre figlie della Cina. Tre donne: Jung Chang, sua madre e sua nonna. Nella loro vita si rispecchiano le vicende tumultuose della Cina del ventesimo secolo: un’epoca di rivoluzione e tragedia, di rinnovamento e catarsi, ripercorsa attraverso lo stupefacente comporsi di un grande affresco famigliare. Alla nascita della nonna di Jung Chang, nel 1909, la Cina è una società feudale: alle donne si fasciano i piedi per impedirne la crescita e a quindici anni si può essere cedute come concubine a un «signore della guerra» per ritrovarsi poi abbandonate, vittime della malvagità dei suoi servi. Un destino atroce, al quale la donna riesce a sottrarsi quando, nel 1932, fugge insieme con la figlia. E un mondo diverso attende la madre di Jung Chang che, cresciuta sotto l’occupazione giapponese e poi russa, allo scoppio della guerra civile tra i comunisti e il Kuomintang di Chiang Kai-shek entra a far parte del movimento clandestino, diventando un’eroina della rivoluzione e incarnando la figura della donna cinese emancipata, al cui fianco può stare soltanto un uomo pari a lei per ideali e impegno. I genitori di Jung Chang, diventati alti funzionari del regime di Mao, offrono dunque alla figlia un mondo di privilegi in cui però solo i fedelissimi possono sopravvivere. E Jung Chang, dopo essere stata «guardia rossa», matura la sua opposizione al sistema: i suoi genitori vengono reclusi, suo padre viene dichiarato insano di mente e lasciato morire, lei stessa – esiliata ai piedi dell’Himalaya – è costretta a lavorare come contadina e come «medico scalzo», sino a quando, nel 1978, non si presenterà l’occasione di lasciare il paese per l’ospitale Gran Bretagna.
Jung Chang. Nata nella provincia del Sichuan, è figlia di due funzionari del Partito Coaunista Cinese. Visse la sua infanzia e la sua adolescenza sotto il regime di Mao Zedong: arruolatasi a quattordici anni, durante la rivoluzione culturale, nella Guardie Rosse, si iscrisse poi all'Università del Sichuan, dove studiò letteratura inglese.
Nel 1978, ottenuta una borsa di studio, lasciò la Cina alla volta dell'Inghilterra, dove fu la prima studentessa della Repubblica popolare cinese a conseguire un dottorato. (in linguistica presso l'università di York).
Raggiunse la celebrità nel 1992 grazie alla pubblicazione del romanzo autobiografico Cigni selvatici. Tre figlie della Cina. Per questo libro è stata insignita dell’NCR Award (miglior libro di saggistica), del British Writers’ Guild Award e del premio “Book of the Year” per il 1993
Nel 2006 ha realizzato, in collaborazione col marito Jon Halliday, una ponderosa biografia di Mao (Mao, la storia sconosciuta). Vive attualmente a Londra.
Sono seguiti nel 2015 L’Imperatrice Cixi e nel 2020 Le signore di Shanghai. Tutti i volumi sono stati pubblicati dalla casa editrice Longanesi.
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