Autore | YU Hua (余华) |
Editore | Feltrinelli, Milano |
Prima edizione | 2009 |
Titolo originale |
兄弟(下) (Xiongdi / xia) |
Traduzione dal cinese di | Silvia Pozzi |
Pagine | 437 |
Note | Originale in cinese |
N. ISBN | 978-8807017834 |
La Cina di Yu Hua e dei fratelli Li Testapelata e Song Gang. Una Cina in cui milioni di cittadini cresciuti sotto la bandiera rossa sono catapultati nella modernità, dove “arricchirsi è glorioso”, vendendo immondizia, imeni artificiali marca Giovanna d’Arco o addirittura se stessi. L’ex straccivendolo Li Testapelata, ora arcimiliardario presidente Li, può decidere di fare un giro nello spazio o di radere al suolo un’antica città per costruire la sua nuova Liuzhen, tutta centri commerciali, luci al neon e palazzi svettanti. Song Gang, dopo il lavoro in fabbrica e l’inaspettato matrimonio da favola, segue le orme di un imbroglione per cercare di arricchirsi come il fratello. Entrambi appartengono a un mondo consumista che corrode tutto, passato e presente, la Rivoluzione e le prospettive di una libertà diversa. I fratelli si separano, le famiglie si sfaldano, gli ingenui soccombono e chi sopravvive deve fare i conti con “una desolazione incommensurabile”. Capitolo secondo di Brothers, questo romanzo, dopo tante incontenibili risate, se ne porta appresso una, l’ultima, amara. La Cina non è vicina e per la prima volta misuriamo qual è la sua esatta distanza: ciò che ci sembra caricatura è, semplicemente, diversità.
Yu Hua è nato nel 1960 ad Hangzhou. Figlio di medici, trascorre lunghi pomeriggi dell’infanzia a giocare nel cortile dell’ospedale. Di quel periodo ricorda il passaggio dei morti verso l’obitorio e il camice del padre sporco di sangue all’uscita dalla sala operatoria. Lì fa il suo apprendistato di scrittore. È considerato uno dei migliori autori cinesi della nuova generazione. Con Einaudi ha pubblicato Torture (1997), Cronache di un venditore di sangue (1999) e Le cose del mondo sono fumo (2004; con Donzelli L’eco della pioggia (1998); con Feltrinelli, i due volumi di Brothers – Brothers (2008) e Arricchirsi è glorioso (2009), la riedizione (2009) di Vivere!, da cui è stato tratto il film omonimo di Zhang Yimou, La Cina in dieci parole (2010), Il settimo giorno (2017), Mao Zedong è arrabbiato (2018).
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