Con l’apertura dei mercati, l’abolizione
delle norme protezionistiche e la sempre maggiore apertura culturale
delle classe dirigente e, in generale, della popolazione urbana cinese,
in Italia sono in crescita le persone che si trovano ad avere, in via
più o meno obbligata, rapporti con la Cina. Questo significa che è
diventato sempre più necessario non solo approfondire le conoscenze del
mercato cinese ed esplorarne le potenzialità, ma anche scoprire e
conoscere tutto ciò che ad esso fa da contorno e che spesso può
rivelarsi decisivo nel determinare la buona riuscita di transazioni e
scambi (economici e culturali): le norme
sociali non scritte, il bon-ton, i sottintesi culturali, i vincoli
tradizionali, i ruoli sociali…
Per tre giorni, sinologi,
giornalisti, esperti, professionisti e imprenditori che lavorano con la
Cina dialogheranno tra loro e con il pubblico per descrivere,
ciascuno, una piccola parte di questa complessa realtà. Tentando di
scattare un’istantanea, il più aggiornata e completa possibile, del
gigante in corsa.
“Il loto e il grattacielo. La
Cina tra antiche tradizioni e nuove opportunità”
prenderà avvio giovedì 11 maggio
alle 18 con l’inaugurazione della mostra “Natura e cultura
nella Cina del XVIII secolo”.
La mostra, che sarà visitabile
per un mese intero, per la prima volta in assoluto esporrà al pubblico
il fondo di antiche e rare stampe cinesi del XVIII secolo patrimonio
della Biblioteca Comunale di Como: disegni a tempera policroma su carta
di riso di vario soggetto (frutti, fiori, piccoli animali, uccelli
esotici). Un gruppo di disegni ritrae personaggi appartenuti alla
famiglia imperiale cinese. I disegni sono stati acquistati dalla
Biblioteca da un privato nei primi del ‘900.
Introdurrà Chiara Milani,
responsabile della Biblioteca di Como.
Durante l’inaugurazione il
pubblico potrà assistere alla “cerimonia del tè” condotta
secondo il metodo “gong fu cha” e accompagnata da degustazioni di
varie tipologie dell’antica bevanda accompagnate da “chicche al tè”
cinesi. La cerimonia è a cura dell’Associazione
“Le Tradizioni del thè”.
Venerdì 12 maggio
la giornata si aprirà con il convegno “Nuove professioni in
Cina”, durante il quale si alterneranno le testimonianze di
chi, direttamente coinvolto professionalmente, sta vivendo un’esperienza
di lavoro in Cina, e di chi, studioso o ricercatore per università, è
in grado di offrire suggerimenti a coloro che volessero trovare un
proprio spazio nel mondo del lavoro cinese.
In particolare, si parlerà
delle seguenti professioni:
- Avvocati:
crescono i rapporti commerciali e di affari con la Cina e dunque
aumenta la domanda di avvocati specializzati in diritto cinese: una
professione sicuramente promettente. Ne parleranno RENZO CAVALIERI,
professore associato di Diritto Comparato, Università di Lecce, e
consulente Studio Legale Agnoli Bernardi e Associati, e PAOLO
FARAH, Associate Baker & McKenzie Law Firm.
- Insegnanti di Italiano:
l’italianistica esiste in Cina dagli anni Settanta, ma solo
recentemente sono aumentati i cinesi che si avvicinano allo studio dell’italiano.
Stanno aumentando le scuole e le università in cui sono attivati corsi
di lingua italiana e di conseguenza è cresciuta anche la domanda di
insegnanti madrelingua. Oltre ai lettori ufficiali inviati tramite il
Ministero degli Affari Esteri, si stanno moltiplicando le possibilità
anche per chi si muove autonomamente. Ne parlerà ALESSANDRA
LAVAGNINO, professore di Lingua e Cultura cinese presso la Facoltà
di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Milano dove è
anche presidente del Corso di Laurea in Mediazione Linguistica e
Culturale.
- Mediatori culturali:
figure ormai indispensabili per chiunque voglia stringere rapporti di
affari e lavoro con i cinesi, i mediatori sono sempre più utilizzati da
aziende e istituzioni. Da qualche anno si stanno moltiplicando i corsi
per formare queste nuove figure professionali. Ne parleranno DANIELE
COLOGNA, docente di lingua cinese presso l’Università di Pavia, e
ANNA SPAZZI, referente del CSA di Como per l’inserimento
scolastico dei ragazzi stranieri.
Nell’ambito del convegno
verrà dato spazio anche a TESTIMONIANZE DI IMPRENDITORI ITALIANI che
stanno investendo in Cina con attività commerciali e produttive:
Alberto Bottinelli (Bottinelli
informatica e Red Touch), Graziella Locati (Presidente Comoexport
e Locati Enrico snc), Gianfranco Ranieri (Flora srl).
Modererà e coordinerà l’incontro
Rosanna Santonocito, giornalista del Sole 24 Ore.
Nel pomeriggio, si
terrà invece “Là dove volano gli aquiloni”, Racconti e
laboratorio per bambini. Nella prima parte verranno raccontate e
animate storie e fiabe della tradizione cinese. Al termine, verrà dato
spazio alle abilità manuali e alla creatività dei bambini con un
laboratorio per la costruzione di piccoli aquiloni, che da millenni sono
parte integrante della tradizione cinese.
Nella seconda metà del
pomeriggio si terrà la prima parte del percorso “Ombre
cinesi”, dedicato alla cinematografia cinese.
Il cinema è un valido mezzo per
scoprire e capire alcuni aspetti della società e del modo di pensare;
per questo è stato inserito nel programma della manifestazione un
incontro sulla storia della cinematografia cinese e sulle sei
generazioni di registi, che sarà completato dalla proiezione di un film
cinese di recente uscita.
L’incontro “Sei
generazioni: 100 anni di storia del cinema cinese” sarà
condotto da Marco Müller, direttore del Festival del Cinema di
Venezia, produttore ed esperto di cinema cinese, che guiderà il
pubblico in un excursus attraverso i 100 anni di storia del cinema
cinese, prestando attenzione alle caratteristiche storico-artistiche e
alle peculiarità di ciascuna delle sei generazioni di cineasti.
A continuazione ed integrazione
dell’incontro sulla cinematografia cinese, in serata verrà proiettato
in anteprima il film “La guerra dei fiori rossi”
(versione originale cinese con sottotitoli in italiano) del regista
cinese Zhang Yuan (Diciassette anni), che verrà
introdotto e contestualizzato da Marco
Müller.
Il film, definito dai produttori
“un colossal con 135 piccolissimi attori cinesi, nel solco di Zero
in condotta di Vigo e de I 400 colpi di Truffaut per
raccontare la Cina contemporanea”, è tratto dal romanzo del grande
scrittore cinese dissidente Wang Shuo, ed è la storia di Qiang che, all’età
di due anni, viene mandato in un asilo nido a tempo pieno. Dopo pochi
giorni Qiang è già diventato l’incubo delle maestre: invece di
obbedire agli ingegneri di anime che vogliono omologare tutti i ragazzi
allo stesso comportamento, fa degli anni dell’asilo il suo
apprendistato di piccolo ribelle controcorrente.
L’ultimo giorno, sabato
13 maggio, al mattino è in programma la tavola rotonda “Relazioni
sociali e vita metropolitana in Cina: istruzioni per l’uso”:
si cercherà di fare luce su alcuni aspetti della vita quotidiana
(sociale, culturale, relazionale) in Cina, facendo comprendere,
attraverso una discussione volutamente “leggera” e poco
cattedratica, quali sono le originalità, le particolarità e anche le
contraddizioni del vivere in Cina oggi, quali sono le regole non scritte
che governano i rapporti sociali, come è la vita nelle principali
città. Una panoramica tra il sociologico e l’aneddotico che intende
dar conto della vita cinese reale, spazzando luoghi comuni e pregiudizi
occidentali e facendo luce sugli aspetti più nascosti e meno
immediatamente visibili.
Gli argomenti che verranno
affrontati nel corso della tavola rotonda:
- Guido Samarani,
professore ordinario di Storia della Cina presso il Dipartimento di
Studi sull’Asia Orientale, Università Ca’ Foscari di Venezia: “Potere
e società: tra continuità e cambiamento”
- Fabio Cavalera,
corrispondente a Pechino del Corriere della Sera: “Vita
nelle campagne”
- Maddalena Sorrentino,
insegna informatica presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università
degli Studi di Milano: “I cinesi e
il web”
- Patrizia Farina,
docente di Demografia presso la Facoltà di Scienze Statistiche di
Milano Bicocca: “Le politiche
demografiche in Cina tra desideri e costrizioni”
- Serena Zuccheri e Valentina
Pedone, Facoltà di Studi Orientali dell’Università La Sapienza
di Roma: “Nuovi Fiori di Pechino: i
giovani punk cinesi”
- Daniele Cologna,
docente di lingua cinese presso l’Università di Pavia e ricercatore
esperto in migrazioni internazionali: “Un
paese in movimento: le migrazioni interne cinesi e la diaspora globale”
- Giovanna Puppin,
dottoranda in Studi Orientali presso il Dipartimento di Studi sull’Asia
Orientale, Università Ca’ Foscari di Venezia: “Lo specchio
dei valori di un Paese in transizione: la pubblicità sociale in Cina”.
Modera e coordina Edoardo
Vigna, giornalista del Corriere della Sera Magazine.
Nel pomeriggio, verrà
proposto nuovamente “Là dove volano gli aquiloni”, Racconti
e laboratorio per bambini. Nella prima parte verranno raccontate e
animate storie e fiabe della tradizione cinese. Al termine, verrà dato
spazio alle abilità manuali e alla creatività dei bambini con un
laboratorio per la costruzione di piccoli aquiloni, che da millenni sono
parte integrante della tradizione cinese.
La manifestazione si chiuderà sabato
pomeriggio con un ultimo incontro dal titolo “Dove
va la cultura cinese? Un percorso tra letteratura e cinema”.
Specchio di una società in
mutazione accelerata, gli scrittori e i cineasti cinesi sono le figure
che meglio rappresentano con le proprie opere (e incarnano con la
propria vita) l’incontro e lo scontro tra la tradizione (valori
confuciani e comunismo) e la modernità (libertà e febbre
consumistica).
Analizzando libri e
lungometraggi e percorrendo le esistenze di artisti e scrittori, Alessandra
Lavagnino (professore di Lingua e Cultura cinese presso la Facoltà
di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Milano e
traduttrice), Maria Rita Masci (traduttrice ed esperta di
letteratura cinese contemporanea) e Marco Müller (direttore del
Festival del Cinema di Venezia, esperto e produttore di film cinesi)
tenteranno di definire i tratti peculiari della cultura contemporanea in
Cina: un ibrido che sfugge a ogni catalogazione, il cui punto di arrivo
è difficile da prevedere.
Modera e coordina Emma Lupano,
Presidente Associazione culturale Caracol.
Al termine dell’incontro il
pubblico potrà assistere alla “cerimonia del tè” condotta
secondo il metodo “gong fu cha” e accompagnata da degustazioni di
varie tipologie dell’antica bevanda accompagnate da “chicche al tè”
cinesi. La cerimonia è a cura dell’Associazione
“Le Tradizioni del thè”.
Tutti gli appuntamenti della
manifestazione “Il loto e il grattacielo. La Cina tra antiche
tradizioni e nuove opportunità” sono ad ingresso libero e
si terranno presso la sala convegni della Biblioteca di Como, ad eccezione
della proiezione del film di venerdì sera che si terrà al
Cinema Astra, piazzale G. Cesare a Como (biglietto euro 4,50).
Informazioni: tel.
031.301037 –
info@associazionecaracol.org
– www.associazionecaracol.org
Il pdf del programma può essere
scaricato all'indirizzo www.associazionecaracol.org/eventi.htm
Ufficio stampa:
Ellecistudio Como. Tel. 031.301037 ellecistudio@ellecistudio.it
ASSOCIAZIONE CARACOL
L’Associazione Caracol è
stata fondata a Como nel febbraio 2005 con lo scopo di promuovere,
sviluppare e valorizzare la cultura e lo spettacolo attraverso l’organizzazione
di eventi, incontri, mostre e iniziative rivolte agli adulti, ma anche
ai bambini e alle scuole.
Non avendo scopo di lucro, l’associazione
si propone di raggiungere tali obiettivi coinvolgendo - mediante
appositi accordi e convenzioni - altre associazioni, enti e istituzioni
sia pubblici che privati.
È inoltre intenzionata a creare
una rete di rapporti e scambi culturali con altre associazione e/o
gruppi del territorio lombardo e del Canton Ticino.
Favorire l’incontro con altre
culture è uno degli obiettivi primari dall’associazione. Alla Cina, e
alla diffusione della conoscenza della cultura e della società cinesi,
Caracol intende dedicare particolare attenzione, progettando e
organizzando iniziative inedite e originali.