Dal
"L’erba profumata sta a dieci passi", ma anche se è possibile "fare mille li in un giorno", bisogna stare attenti a non "disegnare un serpente e aggiungerci i piedi". Evocativi, espressivi, sintetici ma mai banali,
i chengyu, espressioni idiomatiche in quattro caratteri, sono un distillato di saggezza tutto da esplorare per approfondire la conoscenza della
cultura e della lingua cinese.
Nel ciclo di lezioni di lingua cinese classica organizzato dall'Istituto Confucio dell'Università degli Studi di Milano in collaborazione con l'Università degli Studi di Milano-Bicocca,
i chengyu saranno anche lo strumento per avvicinarsi in modo inedito alla lingua dei classici della letteratura cinese.
In quattro incontri di due ore ciascuno si analizzeranno quattro chengyu dal punto di vista semantico e grammaticale e si risalirà all'opera letteraria da cui ciascuno
di essi proviene, contestualizzandola storicamente. Un modo affascinante per apprendere alcune basi del cinese classico, scoprendo, allo stesso tempo, tracce della tradizione nella lingua cinese moderna.
Le lezioni, una alla settimana per quattro settimane a partire dal 2 maggio, si terranno il giovedì dalle 17.30 alle 19.30 presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca. È requisito minimo una abilità linguistica di livello B1 (HSK3).
Iscrizioni fino al 28 aprile.
Per maggiori informazioni e per iscriversi:
Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano
tel. 02.50321675 (lunedì – venerdì, dalle 10.00 alle 15.00)
info.confucio@unimi.it
www.istitutoconfucio.unimi.it
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