Dal 27 al 29 maggio 2009 la Fondazione
organizza un convegno internazionale dedicato a un tema di grande attualità: i rapporti tra la Cina e l’Occidente nel mondo globalizzato. Il convegno, realizzato con la collaborazione scientifica di Michela Fontana – autrice del libro Matteo Ricci, un gesuita alla corte dei Ming –, prende spunto dalla vicenda di Matteo Ricci (del quale nel 2010 si celebrano i quattrocento anni della morte) e dai valori espressi nella sua originale e pionieristica opera di “mediazione culturale” tra Cina ed Europa. L’incontro si propone di offrire a un pubblico selezionato, composto da storici, economisti, politici, imprenditori e opinion leader, spunti di riflessione originali in ambito storico, culturale, politico ed economico, al fine di favorire il dialogo tra la Cina e l’Occidente.
Il convegno è strutturato in tre giornate. Nella prima, La Cina da Matteo Ricci ad oggi, si partirà dall’opera di Matteo Ricci nel campo scientifico e della filosofia morale, per poi proporre, valutando gli sviluppi dell’interazione tra i gesuiti che lo seguirono e gli intellettuali cinesi, una riflessione sull’evoluzione dei rapporti tra Occidente e Cina, precisandone il contesto storico, dall’epoca imperiale alla rivoluzione economica odierna.
La seconda giornata, L’alterità cinese: mito o realtà, sarà dedicata al tema della ‘eterotopia’ (come la definisce il noto sinologo François Jullien) cinese, e si proporrà di individuare e analizzare le forme che essa ha assunto nel tempo. In particolare, l’argomento sarà trattato con riferimento alla cultura, alla politica interna, alla politica internazionale, alla pianificazione e allo sviluppo economico e agli scambi commerciali.
L’obiettivo della terza giornata, Cina e Occidente oggi: quale ruolo per l’Italia, sarà la valutazione, sulla scorta dell’esempio di Matteo Ricci, del ruolo specifico che il nostro Paese, in virtù della propria tradizione e vocazione, può svolgere nello sviluppo di relazioni innovative tra la Cina e l’Occidente. In particolare, sarà affrontato il tema dell’immagine dell’Italia in Cina e di come l’Italia possa promuovere un originale modello di cooperazione culturale.
Il programma del convegno prevede la partecipazione di numeri studiosi della storia e della civiltà cinese e di esperti dei rapporti tra Cina e Italia. Hanno già confermato la loro presenza: Timothy Brook, Ronnie Po-Chia Hsia, Eugenio Menegon, Benjamin Elman, Gregory Blue, Marianne Bastid-Bruguière, Timothy Cheek, Zhang Yongjin, François Jullien, Maurizio Scarpari, Maurizio Marinelli, Geremie Barmé, Paolo Bruni, Luo Xiapeng, Federico Rampini, Davide Cucino, Romeo Orlandi, Luo Hong Bo, Giovanni Puglisi, Antonio Paruzzolo, Beniamino Quintieri, Boris Biancheri, Cesare Romiti, Corrado Clini e Giancarlo Lanna.
Le tre giornate di riflessione saranno arricchite da due performance dal vivo: il 28 maggio alle ore 18,30 il musicista Luca Bovini proporrà un concerto di musica tradizionale cinese GuQin intervallato dalla lettura di poesie della classicità cinese, per evidenziare lo stretto legame tra il suono della lingua e quello degli strumenti di questa affascinante cultura; chiuderà il convegno il 29 maggio alle 21 lo spettacolo Matteo Ricci, un gesuita e scienziato alla corte dei Ming, monologo teatrale, sceneggiato da Michela Fontana e diretto e interpretato da Ruggero Cara - attore di teatro e cinema che ha lavorato, tra gli altri, con Gabriele Salvatores, Leo de Bernardinis, Giorgio Barberio Corsetti, Gabriele Vacis e Roberto Andò - e coprodotto da Fondazione Giorgio Cini e Festival della Scienza di Genova. La voce di Cara sarà accompagnata da proiezioni di antiche carte geografiche, disegni di architetture rinascimentali, ideogrammi cinesi che fluttueranno al suono della musica distorta e orientaleggiante di Valentino Corvino.
Il convegno Cina e Occidente oggi. Lezioni da Matteo Ricci è realizzato con contributo di: Casinò di Venezia, Consorzio Venezia Nuova e Thetis.
Il convegno e gli spettacoli sono aperti al pubblico fino a esaurimento
posti.
La lingua ufficiale del convegno è l’inglese. E’ previsto un servizio di traduzione simultanea.
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"Tradizione non è culto delle ceneri ma custodia del fuoco" (Gustav Mahler)
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