L’uomo
e l’universo, l’uomo e la natura. Un dialogo che, nella tradizione
del pensiero cinese, influenza non soltanto la cultura, ma anche la
politica e la società. La filosofia confuciana, con il suo accento
sull’armonia, e la filosofia taoista, con il suo invito ad
abbandonarsi al corso naturale delle cose, hanno plasmato la vita
individuale e collettiva nella Cina antica, ma la loro influenza è
ancora viva nella Cina di oggi.
L’Istituto
Confucio dell’Università degli Studi di Milano
propone un percorso in tre appuntamenti per esplorare
il rapporto tra l’uomo e l’universo nella tradizione cinese. Con
una performance musicale
inedita – un concerto di musica taoista – e con due conferenze
su musica e fengshui.
MUSICA
TRADIZIONALE
Si
parlerà di musica cinese tradizionale e del ruolo
della musica nei riti e in politica martedì
13 marzo alle 18.00 al negozio civico “ChiAmaMilano” http://www.chiamamilano.it/cgi-bin/testo2.pl?pmid=21&pos=5,
Largo Corsia dei Servi 11, Milano (MM1 Duomo/San Babila) con
Elisa Sabattini, ricercatore
di Lingua e Letteratura della Cina e dell’Asia Sud-orientale presso
l'Università degli Studi di Sassari.
Una gioiosa armonia: la musica
nella Cina antica è il titolo dell’incontro, in cui Sabattini
parlerà della evoluzione della
musica, una delle sei arti fondamentali praticate dai letterati per
coltivare le qualità morali individuali, e del suo ruolo
fondamentale nei riti e in politica, come manifestazione del buon
governo.
Sabattini,
che si occupa del pensiero
politico del primo periodo Han con particolare attenzione anche al
periodo pre-imperiale, approfondirà ulteriormente il tema del valore
etico ed estetico della musica nella Cina antica e classica mercoledì
14 marzo alle 12.30 al
Polo di Mediazione Internazionale e comunicazione dell’Università
degli Studi di Milano (piazza Montanelli 1, Sesto San Giovanni, MI -
MM1 Sesto Marelli). Al centro dell’incontro sarà il rapporto tra
musica e buon governo e le differenze tra musica cerimoniale e musica
corrotta.
MUSICA
E RITI TAOISTI
La
musica tradizionale cinese, e in particolare i
ritmi e le melodie tipiche dei riti tradizionali taoisti, saranno al
centro dello spettacolo in programma venerdì
23 marzo alle 21 allo spazio
Arte (via Maestri del Lavoro, Sesto San Giovanni, MM1 Sesto
Marelli). Un’occasione unica per assistere a una performance rituale
taoista di grande suggestione, portata a Milano da un gruppo
proveniente dalla provincia
dello Shanxi, area dove famiglie di contadini si tramandano
complesse competenze rituali, dipinti di divinità, talismani magici e
mantra.
La
famiglia Li, con un
patrimonio artistico trasmesso per nove generazioni, è una delle più
note nella zona. Testimoni di un’intensa eredità rituale ancor oggi
al servizio della società tradizionale, sono specialisti
laici del rito che operano per portare il benessere alla comunità
locale: la gente domanda loro di officiare rituali per richiedere
l’intervento delle divinità e la loro benedizione, recitando lunghe
preghiere nei templi e durante i funerali o celebrando riti occasionali
per adempiere a voti religiosi, ricevere un figlio in salute, stabilire
l’armonia cosmica e sociale.
I
suoni della liturgia vocale
dei maestri taoisti e le loro
percussioni accompagnano le processioni e i riti di fronte alle bare
o alle immagini delle divinità, insieme con la melodia
delicata e intensa dell’oboe (guanzi)
e dell’organo a bocca ad ancia libera (sheng).
Attraverso le forze curative del rituale e della musica i taoisti
mantengono l’armonia nella comunità.
IL FENGSHUI NELLA TRADIZIONE
Il
percorso si chiuderà martedì
27 marzo con un doppio incontro sul fengshui
(letteralmente: vento e acqua).
Il
fengshui, o “geomanzia”, può essere definito come una
scienza cosmologica tradizionale, un complesso teorico e pratico che
affonda le radici nel pensiero cinese antico, in particolare nella
cosmologia correlativa (IV-I secolo a.C.), e si fonda sulla comunione
tra uomo e ambiente. Nato con l’obiettivo di identificare un sito
ideale per le abitazioni sia dei viventi (“dimore yang”)
che dei defunti (“dimore yin”),
il fengshui gode di eccezionale notorietà in Occidente, dove però
è conosciuto soprattutto come tecnica per ottenere il benessere
psicofisico grazie a una armoniosa disposizione degli interni della
casa.
Alle
10.30 presso
il Polo
di Mediazione Interculturale
e Comunicazione dell’Università degli Studi di Milano
(piazza Montanelli 1, Sesto San Giovanni, MI - MM1 Sesto Marelli), Maurizio
Paolillo, docente
di Lingua e Cultura Cinese presso l'Università del Salento ed esperto
di fengshui,
spiegherà le origini filosofiche della geomanzia e il suo rapporto con
le altre espressioni del pensiero cinese, come la pittura di paesaggio e
la medicina tradizionale.
Alle
18,
presso il negozio civico
“ChiAmaMilano” http://www.chiamamilano.it/cgi-bin/testo2.pl?pmid=21&pos=5,
Largo Corsia dei Servi 11, Milano (MM1 Duomo/San Babila), Paolillo
approfondirà ulteriormente le influenze del fengshui
sull’architettura cinese e sulla pianificazione urbanistica su larga
scala (a partire da Pechino), mostrando i punti chiave della visione
geomantica del paesaggio e delle dimore umane (a partire dal concetto
cardine di qi) e chiarendo le distorsioni interpretative con cui
il pensiero New Age ha “adottato” il fengshui.
Tutti
gli incontri sono a ingresso libero.
Elisa
Sabattini
è attualmente ricercatore di Lingua e Letteratura della Cina e
dell’Asia Sud-orientale presso l'Università degli Studi di Sassari.
Ha conseguito il dottorato di ricerca presso l'Università Ca' Foscari
di Venezia in co-tutela con l'INALCO di Parigi. Successivamente ha
proseguito le sue ricerche presso l'Università Cattolica di Lovanio,
Belgio. Si occupa del pensiero politico del primo periodo Han con
particolare attenzione anche al periodo pre-imperiale.
La
famiglia Li
è la più prestigiosa famiglia di daoisti nella contea di Yanggao,
nella provincia cinese dello Shanxi, con un’eredità di circa nove
generazioni. Il leader attuale dei Li è Manshan, figlio del defunto
grande maestro Daoista Li Qing (1926-1999). I maestri anziani di oggi
erano attivi durante i primi anni del Maoismo e hanno riacquistato
vigore dopo
la Rivoluzione Culturale.
Maurizio
Paolillo
è docente di Lingua e Cultura Cinese presso l'Università del Salento.
Si è laureato nel 1990 con la prima tesi sinologica in Italia sul
fengshui;
è autore di una monografia sulla tradizione del giardino in Cina (Il
giardino cinese. Una tradizione millenaria, Guerini e Associati,
Milano 1996), e di circa 40 articoli in italiano, inglese, francese e
cinese pubblicati a partire dal 1992 su riviste specializzate. I suoi
studi sono centrati principalmente sul fengshui
e sulla visione dello spazio paesistico e pittorico nella Cina antica,
espressa nelle tradizioni taoista e buddhista. La sua monografia Il
fengshui. Origine, storia e attualità
(Carocci, 2012, http://www.carocci.it/web/Controller.do?query=__BOOK_SCHEDA_LIBRO_2&jscr=0&srcprm=5593)
è la prima, non solo in Italia, ad affrontare il fengshui
in tutta la sua complessità storica e dottrinale. Sempre per i tipi
Carocci, ha attualmente in preparazione un volume sul Taoismo.
Per
informazioni:
Istituto Confucio
dell’Università degli Studi di Milano, tel. 02.50321675
(lunedì – venerdì, dalle 10.00 alle 15.00), info.confucio@unimi.it,
www.istitutoconfucio.unimi.it.
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Contatto
per i giornalisti: Emma Lupano, 335.7835402, emma.lupano@unimi.it
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