Ecco il volto inedito
della nuova Cina: Jin Xing, ballerina e coreografa acclamata nelle
maggiori ribalte internazionali, ex-colonnello dell’Esercito cinese e
prima transessuale ufficialmente riconosciuta dal regime cinese; Daniel
Yeung, danzatore potente e artista eclettico sopravvissuto alla Sars; la
Compagnia di danza moderna di Pechino ed il suo faccia a faccia tra
madre e figlia, tradizione e modernità.
CUORE DI CHINA, primo
festival italiano ad aprire una finestra sul panorama della cultura
contemporanea cinese, è un’occasione unica per avvicinarci all’universo
cinese e conoscerne aspetti inattesi. Per la prima volta in Italia il
mondo dello spettacolo cinese si confronta con le grandi questioni
attuali della sua società e della sua storia: l’epoca della
Rivoluzione Culturale e quella del boom economico attuale, l’incubo
della SARS, il metissage culturale, la libertà individuale e
sessuale… .
Accanto alle punte di
eccellenza della danza contemporanea, in programma anche altri
appuntamenti culturali di più ampio respiro: una rassegna
cinematografica sui nuovi cineasti di Pechino, Hong Kong e Shangai;
incontri con i maggiori esperti italiani della situazione
socio-culturale e dello spettacolo cinese.
CUORE
DI CHINA si terrà a Bologna, Teatri di Vita dal 1 al 9 luglio (Via
Emilia Ponente, 485; info: 051 566330; www.teatridivita.it).
Il festival è organizzato da
Teatri di Vita all’interno di bè -Bologna Estate 05,
rassegna estiva curata dal Settore Cultura e Rapporti con l’Università
del Comune di Bologna con il contributo
delle Fondazioni Carisbo e Del Monte, e gode del patrocinio dell’Ambasciata
cinese in Italia.
Questi gli appuntamenti
principali del festival. Nella giornata inaugurale del 1 luglio verrà
presentato il libro “Ultime da Pechino” alla presenza dell’autrice
Francesca Imperato e del massmediologo Prof. Roberto Grandi; a seguire
sarà proiettato il documentario di Sylvie Levey “Lo strano destino
del colonnello Jin Xing” .
Quindi il 2 e 3 luglio
in prima nazionale alle ore 21.00 lo spettacolo Shanghai Tango della
Jin Xing Dance Company. Jin Xing (stella d’oro) vive e lavora a
Shangai, dove dal 2000 è a capo dell’omonima compagnia, la prima non
statale ufficialmente riconosciuta in Cina. Nel suo passato: le più
importanti onoreficenze della Repubblica Popolare per la sua attività
artistica durante la carriera militare, il grande successo
internazionale e il clamoroso cambiamento di sesso, il primo
ufficialmente riconosciuto in Cina. Lo spettacolo Shangai
Tango è uno di quelli più apprezzati sui palcoscenici di tutto il
mondo e racconta la Shangai di oggi: un mélange di passioni e
culture a cavallo tra passato e futuro; allusione alla città che danza
il tango con il resto del mondo, rivelando il suo fascino segreto e le
sue mille identità.
Quindi è la volta
della Beijing Modern Dance Company, di scena il 5 e 6 luglio alle ore
21.00 con lo spettacolo Jue (Consapevole). La principale
danzatrice della Compagnia di Pechino Gaoyan Jinzi si esibisce insieme a
sua madre Luo Lili. Questa inedita coppia rappresenta un evento unico
che mette a confronto la generazione della rivoluzione culturale e
quella della Cina di oggi. Quindi anche due linguaggi di danza: dal
rigore del movimento fisico alla ricerca di nuove libertà d’espressione
corporea; due culture contraddittorie e complementari.
Infine il segno potente
del corpo di Daniel Yeung e del suo spettacolo in prima nazionale Metalove
di scena l’8 e il 9 luglio alle ore 21.00. Nel 2003 Yeung è stato uno
dei pochi abitanti del suo quartiere di Hong Kong a sopravvivere alla
Sars. E’ da allora che la sua riflessione su vita e morte, amore e
memoria si è fatta più profonda. Metalove rappresenta così un’esperienza
multi dimensionale di corpo, video, luci, suoni e immagini per esplorare
le possibilità delle dimensioni tra vita e morte; attraverso sensi
tangibili e intangibili Yeung capisce che la Vita è più fragile dell’Amore.
Inoltre tutte le sere
del festival si potrà giocare a Mah Jong, divertente gioco tradizionale
da tavola e vedere i film più interessanti dell’ultima produzione
cinematografica cinese. La rassegna, curata da Andrea Adriatico, è
stata progettata per fornire una panoramica variegata della
cinematografia cinese attuale, che si caratterizza per un’estetica
raffinata e per la capacità di riflettere le problematicità e gli
stili di vita di un Paese in continua trasformazione. Ogni notte alle
ore 24.00, nello spazio all’aperto, si presentano tre retrospettive
sui registi rappresentativi dei maggiori centri di produzione
cinematografica e culturale della Cina (Shanghai, Pechino e Hong Kong):
Wang Xiaoshuai, Zhang Ke Jia e Yonfan.
E poi ancora: incontro
con Giovanni Azzaroni, esperto di spettacolo orientale, master class con
la Beijing Modern Dance Company e tutte le sere alle 23.00, in anteprima
nazionale, il nuovo spettacolo di Andrea Adriatico.
Giuseppe Schillaci
stampa@teatridivita.it
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