Un autunno all’insegna
della Cina con l’iniziativa della Ripartizione Cultura italiana
provinciale
Bolzano si prepara ad
incontrare la Cina: il 19 ottobre prossimo infatti si inaugura presso il
Centro Trevi di via Cappuccini 28 “Cina – west of California?”,
manifestazione d’ampio respiro dedicata al
più grande Paese dell’Asia. Fino al 24
novembre mostre, incontri, conferenze, proiezioni, laboratori linguistici,
e molte altre proposte indagheranno più aspetti di una realtà che al
lato misterioso e affascinante di una terra lontana unisce l’aspetto
dinamico di un Paese in vertiginosa ascesa economica, sempre più
protagonista dell’attualità.
L’iniziativa nasce da
una sinergia tra l’Ufficio Cultura e l’Ufficio Bilinguismo e Lingue
straniere della Ripartizione Cultura italiana della Provincia Autonoma di
Bolzano-Alto Adige e si inserisce in un programma di avvicinamento alle
culture e alle lingue degli altri popoli, che i due uffici stanno portando
avanti da anni, l’Ufficio Cultura con il progetto “Verso nuove culture”,
l’Ufficio Bilinguismo e Lingue straniere con manifestazioni come “Saudade,
a língua é minha pátria”, per citare la più recente.
Il titolo scelto, “Cina
– west of California?”, sottolinea la relatività dei nostri
presupposti geografici, ma anche culturali ed è un primo stimolo alla
riflessione.
Curatori scientifici sono
Mario Nordio dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e Alessandra
Lavagnino dell’Università degli Studi di Milano.
Tre le mostre proposte:
“Visioni di Cina”, fotografie e videoinstallazioni di 10 autori cinesi
ed europei, curata da Monica Dematté, sinologa, critica e curatrice di
arte contemporanea; “Il segno e la grazia”, reportage di viaggio nella
realtà cinese di Massimiliano Fusari e “Fortuna, vieni da me!”, una
galleria di ritratti della comunità cinese altoatesina a cura di Giovanni
Melillo.
Il programma prevede un’ampia
parte dedicata alla lingua cinese e alla sua scrittura, con workshop
specifici per le scuole o aperti a tutti, ed incontri con esperti e
docenti che si confronteranno con una gamma di temi che vanno dalla
letteratura all’attualità, alle discipline filosofiche, all’attuale
ruolo economico della Cina. Tra le altre proposte, documentari, uno
spettacolo di bambini e lezioni mattutine di taiji e qi gong.
È prevista anche un’anteprima
con film originali sottotitolati.
Al Centro Trevi è
possibile fin d’ora respirare “aria di Cina” con un “conto alla
rovescia”, che presenta notizie e curiosità su tradizioni e
quotidianità cinesi, e con la macchina per scrivere in cinese,
gentilmente prestata dal Dipartimento di Studi sull'Asia Orientale dell’Università
Ca’ Foscari di Venezia.
“Cina – West of
California?” si avvale del supporto organizzativo dell’Associazione
Caracol (Como) e di Filmwork (Trento) e gode del patrocinio della
Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero degli Affari Esteri,
del Dipartimento di Studi sull’Asia Orientale dell’Università Ca’
Foscari di Venezia e della Fondazione Italia-Cina, oltre a quello della
Commissione Europea.
Organizzazione:
Provincia Autonoma di
Bolzano-Alto Adige - Ripartizione Cultura italiana
Ufficio Cultura e Ufficio Bilinguismo e Lingue straniere
Responsabili scientifici:
Alessandra Lavagnino, Università
degli Studi - Milano
Mario Nordio, Università Ca’ Foscari - Venezia
Con il supporto organizzativo di:
Associazione Caracol, Como
Filmwork, Trento
Con i patrocini:
Presidenza del Consiglio dei
Ministri
Ministero degli Affari Esteri
Fondazione Italia Cina
Dipartimento di Studi sull’Asia Orientale - Università Ca’ Foscari di
Venezia
Commissione Europea
Per raccontare un paese tanto vasto sia dal punto
di vista geografico che culturale, abitato da oltre un miliardo di
persone, si sono sinergicamente unite le forze di due Uffici dell’Assessorato
alla Cultura italiana della Provincia Autonoma di Bolzano: Cultura e
Bilinguismo e Lingue straniere. Per entrambi si tratta della tappa di un
percorso alla scoperta di realtà diverse dalla nostra, in cui le chiavi
di lettura sono la cultura e la lingua: il primo da anni si muove verso
mondi lontani con il progetto “Verso nuove culture”, scrutando i
risultati delle reciproche interazioni, il secondo, partendo da Paesi più
vicini a noi, ha ampliato sempre più i propri orizzonti verso i quattro
punti cardinali.
Un compito non facile quello di presentare il
grande paese asiatico, perché, come dice il titolo della manifestazione,
“Cina – West of California?”, c’è da superare il punto
interrogativo posto dalla relatività dei nostri presupposti geografici e
non solo. Un punto interrogativo che può però essere trasformato in un
forte stimolo alla riflessione e all’apertura.
A un’iniziativa di questo livello non potevano
mancare patrocini illustri, quali quelli della Presidenza del Consiglio
dei ministri, del Ministero degli Affari Esteri, della Fondazione Italia
Cina, del Dipartimento di Studi sull’Asia Orientale dell’Università
Ca’ Foscari di Venezia, oltre al patrocinio della Commissione Europea.
Un ringraziamento ai curatori, agli artisti, ai
docenti e agli esperti e alle tante persone che hanno contribuito alla
realizzazione di questa iniziativa a cui auguro grande successo; un grazie
particolare all’Università degli Studi di Milano e all’Università Ca’
Foscari di Venezia per il loro qualificante apporto.
Dott. Luigi Cigolla
Assessore provinciale alla Cultura italiana
INTRODUZIONI
La Cina ha sperimentato e consolidato, con grande
successo, a cavallo del millennio esperienze originali per collegare la
propria profonda tradizione con alcune linee delle modernità industriale e
post-industriale. Esse sono ampiamente differenziate ma, tutte, mettono
alla prova la congiunzione fra valori
individuali e collettivi quanto lunghe sedimentazioni culturali.
Con il sistema-Cina, a vario titolo, l’Europa e
l’Italia sono entrate in relazioni molto dinamiche. Di
queste si tendono a cogliere prevalentemente i caratteri imprenditoriali.
Ma non esistono scambi economici che siano al
riparo da scambi di modelli culturali, di immaginari e
aspettative. Essi si intensificano quando le comunicazioni reciproche
avvengono anche attraverso il contributo di
migrazioni: quelle cinesi verso l’Europa e l’Italia sono significative
per quantità, imprenditività e coesione
sociale.
La Cina, astro emergente dell’economia mondiale,
risulta così assiale per la comprensione dei
cambiamenti indotti dalla globalizzazione. Ad essa, alle sue radici ed
espressioni culturali, alle loro interazioni,
alla sua attuale dimensione strategica ed economica, alle sue esperienze
sociali interne e nell’emigrazione (particolarmente in Alto Adige) sono
dedicate le manifestazioni che impegnano nel
007 due Uffici dell’Assessorato alla Cultura italiana della
Provincia Autonoma di Bolzano. Il primo è l’Ufficio Bilinguismo e
Lingue straniere, impegnato a proporre, come
scrive altrove la prof.ssa Alessandra C. Lavagnino una settimana di
laboratori, incontri, iniziative, eventi che ruotano intorno al prezioso,
unico e ineguagliato strumento costituito
dalla scrittura cinese. Il secondo è l’Ufficio Cultura, per il quale le
manifestazioni aventi per tema la Cina
rappresentano una tappa del progetto “Verso Nuove Culture”.
Il programma propone mostre di foto e video di artisti cinesi ed europei e
un ciclo di approfondimenti sulla storia
culturale e filosofica della Cina, sull’economia cinese e le sue relazioni
internazionali (comprese quelle con l’area altoatesina) e sull’immigrazione
cinese.
Alle manifestazioni è stato dato un titolo che
può suonare singolare: “Cina, west of California?”
Si tratta di una metafora solo apparente. Il
titolo, innanzi tutto, è radicato nel discorso del
nostro progetto che si è dato come una principale ragione d’essere la
scoperta di comunanze e differenze fra le
culture. Questa ricerca presenta aspetti spesso sorprendenti.
Come ci invita a riflettere l’Assessore Cigolla,
presentando le manifestazioni di quest’anno, ci spinge
a “superare il punto interrogativo posto dalla relatività dei nostri
presupposti geografici, e non solo”. Ma considerare la Cina come il
grande Paese ad occidente della California non
rappresenta solo un’evidenza geografica che, una volta tanto!, rimescola
le direttrici dei nostri orienti culturali.
Porta con sé molto di più. Ad esempio la memoria dei lavoratori cinesi che
spesero la loro vita nell’est che è il nostro occidente, sulle rotaie
di una ferrovia che doveva congiungere l’Atlantico
al Pacifico. Il titolo evoca anche un futuro Oceano Pacifico, di nome
e di fatto. Rimanda inoltre alla Cina che sta “a occidente” tra noi.
Fissa, per così dire, con una felice icona
geografica, la forza strategica e culturale della Cina stessa. Allude,
infine, alla percezione di “occidente
raggiungibile” che una porzione consistente del mondo, quella meno
fortunata, ha oggi della Cina: essa, insieme all’India e al Brasile, è
considerata un orizzonte di uscita possibile -
problematica e con enormi contraddizioni fin che si vuole, ma realistica
- dai limiti dei sottosviluppi e delle dipendenze.
Per chi porta la responsabilità scientifica del
progetto “Verso Nuove Culture” e, si può ritenere senza
troppo ardire, per i molti che hanno avuto la pazienza di seguirne le
tappe per anni, insomma, le manifestazioni del
007 rappresentano un punto di approdo privilegiato. Esso avverte
che il vario panorama delle “nuove culture” costituisce una vera e
propria prova per l’intelligenza del vivere
e del convivere. Di conseguenza segnala che Bolzano e l’Alto Adige, che
hanno saputo mettere a tema questa sfida, possiedono energie ed esperienze
idonee ad un ragionamento alto sulla vocazione
di fondo insita nella sperimentazione feconda dell’incontro fra
le culture.
Mario Nordio
Università Ca’ Foscari - Venezia
Responsabile scientifico del progetto “Verso Nuove Culture”
Il peculiare rapporto che lega il sistema grafico
cinese al suo immenso patrimonio scritto costituisce
un importante elemento per la costruzione dell’identità culturale del
Paese, che si configura anche attraverso il
riconoscimento ed il rispetto per la propria tradizione letteraria. Anche
nella Cina di oggi la riflessione sulla scrittura torna nuovamente a
ricercare le tracce del proprio passato, per
ritrovarne i percorsi e trarne indicazioni per il futuro.
Abbiamo allora voluto organizzare una settimana di
laboratori, incontri, iniziative, eventi, che ruotano,
tutti, intorno a questo prezioso, unico e ineguagliato strumento – la
scrittura cinese – vista come la chiave indispensabile per guardare in
una maniera del tutto nuova, ‘dal didentro’,
ai differenti aspetti della civiltà cinese di ieri e di oggi.
E abbiamo così costruito un percorso, difficile forse, ma davvero unico e
affascinante, per entrare nell’ ‘impero
dei segni’, il grande dominio dove la parola scritta si fa immagine, diviene
stimolo e suggerimento per associazioni mentali nuove e inconsuete,
propone suggestioni ed echi di memorie
dimenticate, riporta alla mente sogni e fantasie.
Vedremo quindi, proprio attraverso le diverse
attività che abbiamo preparato, come, quando e
dove nasce questa ‘lingua grafica’, quali ne sono i miti e le leggende
delle origini, quali sono i materiali e gli
strumenti, ‘i quattro tesori della scrittura’, e – soprattutto –
si potrà finalmente entrare, attraverso
esercitazioni pratiche con materiali e strumenti originali, all’interno
dei meccanismi stessi, delle regole che presiedono alla corretta
scrittura, alla calligrafia. Attraverso la
guida e la presenza costante di esperti cinesi e italiani, e grazie a un vero
“Quaderno di scrittura” appositamente elaborato, ognuno potrà
cominciare a praticare, comprendendone i sensi
profondi, l’arte della scrittura cinese, per cogliere dall’interno le
varie tappe di un vero percorso di iniziazione fatto di pazienza nell’esercizio,
di costanza nell’applicazione e di metodo
nello studio.
E saranno ancora esperti cinesi a parlarci di come
costruire un equilibrio armonioso tra l’individuo
e il mondo esterno, attraverso il corretto nutrimento, non solo dello
spirito, ma anche del corpo, tra ginnastica
Taiji, e i segreti dell’alimentazione naturale.
Ascolteremo anche la voce della poesia cinese, di
ieri e di oggi, attraverso un interprete cinese,
che poi ci condurrà per mano nel mondo delle fiabe cinesi, per arrivare,
alla fine, a un necessario, utile bilancio
conclusivo, in cui esperti provenienti dall’università, dal giornalismo
e dall’editoria tracceranno un panorama su
quanto oggi la Cina è presente nel nostro mondo
culturale, e su come poter soddisfare le curiosità, e trovare indicazioni
di letture che servano ad approfondire in
maniera adeguata e utile le nostre conoscenze.
Alessandra C. Lavagnino
Università degli Studi di Milano
Responsabile scientifica programma Ufficio Bilinguismo e Lingue Straniere
- Programma
Info:
Ufficio Cultura tel. 0471 411230 - Ufficio Bilinguismo e Lingue straniere
tel. 0471 411265
e-mail cina@provincia.bz.it;
www.provincia.bz.it/cina
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