La
mostra è stata pensata per permettere al pubblico italiano di avere un
incontro ravvicinato con l'arte contemporanea cinese, attraverso i lavori
recenti di alcuni eccezionali artisti contemporanei, tra i quali Chen
Chieh-Jen, Liu Xiaodong, Sun Yuan e Peng Yu, Wang Du, Wang Qingsong, Weng
Fen, Yang Fudong, Yang Yong, Yang Zhenzhong, Yan Lei, Yin Zhaoyang, Zeng
Fanzhi, Zhang Xiaogang, Zheng Guogu, ovvero i principali esponenti delle
ultime generazioni e che hanno tutti ottenuto importanti riconoscimenti
internazionali. Si tratta di artisti che con il loro lavoro riflettono
sull'impatto che l'attuale società ha sull'esperienza personale, oltre a
denunciare l'alienazione degli individui nell'odierno ambiente urbano.
Una nuova sensibilità
nell'arte contemporanea cinese ha cominciato a prendere forma intorno al
1995, in concomitanza con la nascita della "double-sex
society", ovvero una società in cui coesistono comunismo e
capitalismo, frutto della forte trasformazione sociale della Cina,
iniziata appunto a metà degli anni Novanta e che per importanza, non ha
precedenti nella storia del Paese. Un sistema che non ha omologhi in
nessuna altra nazione del mondo ed è il risultato del processo di riforme
che ha investito tutti gli aspetti della società, alterando profondamente
la composizione del paesaggio e l'assetto urbano. La rapida urbanizzazione
della società cinese, in precedenza basata sull'agricoltura, ha portato
al dilagare di una cultura di massa, dovuta al libero flusso di capitali
internazionali, all'uso di internet, all'accelerazione e alla
intensificazione degli spostamenti. Molti artisti hanno intrapreso un
serrato dialogo con quelle parti della società in mutamento, dedicando
attenzione ai nuovi media. Nel loro lavoro è affiorato il nuovo paesaggio
sociale e urbano: svettanti architetture, immagini del consumo di massa,
caotico ordine sociale, nichilismo e iperrealismo...
Questa tendenza iniziale
si è gradualmente trasformata, approdando a nuove esperienze visuali.
Nelle opere di alcuni artisti è prevalsa l'esplorazione del sé, la
riflessione sulla propria identità e su come questa sia stata modificata
dall'insorgere delle nuove condizioni sociali. L'arte, in questo contesto,
assume la salvifica posizione di una contro-reazione ai cambiamenti delle
strutture sociali, culturali e politiche.
A cura di ZHU Qi e Morgan
Morris
Sede
Palazzo delle Esposizioni
Via Nazionale, 194
tel 06 39967500
Orari
10:00-20:00
Venerdì 10:00-22:30
Sabato 10:00-22:30
Chiusura:
Lunedì
Prezzo
€10 - €12
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