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DOCUMENTI

I governanti

 di Liu Junning1

Nanfang zhoumo (Weekend del Sud), 29.12.2000, p. 37

La storia della civiltà registra numerosi esempi di addomesticamento degli animali selvatici da parte dell’uomo. Tuttavia, un altro processo parallelo a questo, l’addomesticamento di sé stessa da parte dell’umanità, ha ricevuto scarsa attenzione, anche se molto più importante del primo. Qualsiasi società, non importa con quanto successo sia riuscita a domare le bestie feroci, se non è riuscita ad eliminare la bestialità dei suoi membri, non si può definire una società civile.

II governo e i governanti sono stati fino ad oggi gli strumenti più efficaci per domare i comuni membri della razza umana. Per eliminare il lato selvaggio della massa, i governanti hanno creato un apparato repressivo che punisce con la forza chiunque lo scateni. Permettere ad un governo di reprimere con la violenza la natura selvaggia dell’uomo, è chiamato dalla scienza politica "la scoperta della barbarie". Però, una volta trovato il modo di domare la bestialità umana attraverso i governanti, ci si trovò di fronte ad una sfida ben più grande e inattesa: come domare i propri governati? I governanti, e il governo che essi controllano, sono efficaci strumenti per gestire e tenere a bada la gente comune. Indipendentemente da quanto vengano mitizzati, sono però uomini comuni. Essi controllano la gente comune attraverso il governo, ma se ad esplodere è la natura selvaggia degli stessi che governano, chi li controlla, chi li ferma? La storia ha più volte provato che, in quanto detentore dell’apparato repressivo, se il potere dispotico dei governanti perde il controllo, può portare a catastrofi molto peggiori di quelle prodotte dalla barbarie della gente comune.

Fino ad oggi, la storia dell’umanità dimostra che non si può fare a meno dei governanti, né si può fare a meno dal tenerli sotto controllo. In un certo senso, la storia politica dell’umanità è la storia dell’evoluzione dal "re delle scimmie" al re umano. Le ricerche sui primati dimostrano che oggi scimmie, orangutan, babbuini, gibboni vivono in gruppi come avevano vissuto un tempo gli antenati dell’umanità. L’organizzazione sociale dei primati si raccoglie per lo più attorno ad un capo, le scimmie ad esempio si riuniscono attorno al "re delle scimmie". Questi di norma è il capo supremo. La società dei primati si fonda sulla forza e sulla violenza del capo e l’ordine sociale esclude uccisioni all’interno del gruppo. Anche agli esordi della società umana, il potere politico si può far risalire ad un governante che fungeva da "monarca". Per evitare di sprecare le energie per combattersi l’un l’altro, i gruppi si dedicarono a imprese che richiedevano l’unione delle forze: la raccolta del cibo e la difesa del territorio. In questo modo, venne fatto anche il primo passo verso la vita sociale organizzata.

II dominio del "monarca" edificato sulla violenza, comunque, non poteva evitare di venir sovvertito attraverso metodi ugualmente violenti. Così è stato dalla società dei primati fino ai regimi dispotici del 20° secolo. Anche se il rovesciamento del potere del re delle scimmie comportava scorrimento di sangue, tuttavia era raramente mortale, e ancor meno uccideva gli innocenti. Invece, nella società umana, i governanti che attuavano un dominio dispotico non solo provocavano scorrimento di sangue, ma perseguitavano migliaia di innocenti mettendo a repentaglio la loro vita. Questo tipo di regime sostituì le bestie feroci e divenne il principale nemico della sopravvivenza dell’umanità. Le scimmie avevano un regime dispotico per aumentare al massimo le possibilità di sopravvivenza, mentre i despoti moderni vogliono espropriare al massimo l’umanità delle sue possibilità di sopravvivenza. Se non domato, il "re umano" è molto più barbaro del "re delle scimmie". II dittatore africano Bokassa, che nel 20° secolo è arrivato al punto di conservare abitudini "cannibali", ne è il miglior esempio. Bokassa faceva paura perché aveva in mano l’apparato repressivo di tutto il Paese. I governanti di questo genere, inoltre, più sono dittatoriali più vogliono il controllo totale dell’apparato repressivo. Più il potere è dominante, maggiore è la sua barbarie.

Prima che venissero inventate misure efficaci per tenere a bada i governanti, la gente non aveva sostanzialmente modo di difendersi da loro. O si sostituiva una tirannia con un’altra cadendo in un circolo vizioso, o si predicava debolmente la moralità. E verso le prediche che ritenevano spiacevoli, i governanti o le sminuivano, come il re Qi Xuan, che "si voltò dall’altra parte", o ne esageravano l’importanza, come il re Zhou che uccise Bi Gang strappandogli il cuore.

In cinquemila anni di civiltà umana, i progressi realizzati nell’addomesticamento sono stati molto poco equilibrati. Per quanto riguarda gli animali e i membri comuni dell’umanità si è registrato un successo completo, e per la gente comune l’addomesticamento è da tempo salito sul binario dell’istituzionalizzazione. Per quanto riguarda i governanti, invece, i progressi sono stati lenti e qualche risultato concreto si è ottenuto soltanto negli ultimi mille anni. Ma gli effetti sono diventati patrimonio comune a livello mondiale solo negli ultimi trenta anni. Nel 1215 d.C., alcuni proprietari terrieri inglesi si coalizzarono e per la prima volta imposero al re il collare della legge. Storicamente, nella maggior parte dei luoghi e dei casi, la legge era uno strumento di chi governava per controllare la gente, ma quella volta diventò l’arma per controllare i governanti.

Nel 1688, gli inglesi, attraverso una gloriosa rivoluzione, realizzarono un progresso senza precedenti nel controllo dei governanti. II processo di civilizzazione dell’umanità è un processo di ammansimento delle bestie e di sé stessa da parte della razza umana. La messa in vigore di leggi dirette contro il potere del re, come la "Legge di successione al trono", la "Petizione sui diritti", la "Legge sulla protezione fisica delle persone" e altre, resero difficile per i sovrani infierire sui sottoposti.

Nel 1787, dopo la guerra di indipendenza, l’Inghilterra fissò la prima costituzione scritta della storia dell’umanità, inaugurando formalmente l’era dei governi costituzionali. La differenza fra la costituzione e le altre leggi consiste nel fatto che è la legge che limita il potere assoluto dei governanti e dei governi. Nelle società prive di un governo costituzionale, la legge è spesso uno strumento dei governanti per imbrigliare la gente comune, ma ha scarso controllo sui governanti stessi ed è sostanzialmente uno strumento che non serve a tenerli a bada. La storia dimostra che la brutalità dispotica può liberarsi molto facilmente delle leggi normali e che per questo motivo bisogna avere una legge particolare per limitare il potere assoluto. E questa legge è la costituzione. I contenuti particolari consistono principalmente nelle seguenti fonti normative: protezione dei diritti fondamentali e della libertà dei cittadini, limiti della sfera di potere dei governanti e del governo, equilibrio tra potere verticale e potere orizzontale, indipendenza del potere legislativo, indagine sugli atti incostituzionali, superiorità della legge sulla volontà del governante, eccetera. Si può dire che la comparsa dei governi costituzionali rappresenti una delle più importanti pietre miliari della civiltà umana, poiché ha fornito uno strumento efficace e praticabile per risolvere i! problema che l’umanità si trova davanti: addomesticare i governanti.

Dai tempi dalia democrazia diretta ad Atene, duemila anni prima. !a prima ondata che mirava a formare governi democratici basati sulla costituzione montò negli anni venti del diciannovesimo secolo. La creazione del sistema elettorale e l’ampliamento negli aventi diritto di voto trasformò profondamente il meccanismo precedentemente forgiato dai governanti, sottomettendola alla volontà popolare. In questo modo, l’élite al potere, preoccupata dei risultati elettorali, doveva prendere in considerazione la volonta popolare e tenere a freno la sua illimitata volontà di dominio.

Dopo la seconda guerra rnondiale, i processi di Norimberga e di Tokio rappresentarono una svolta nella storia dell’addomestieamento dei governanti. Consegnare quei governanti, che avevano reciso i lacci della legge e della morale e compiuto atti criminali con il loro potere assoluto, ad un tribunale internazionale perchè venissero processati, costituì un atto senza precedenti nella storia dell’umanità. Un "avvertimento" che non poteva venir ignorato da coloro che intendevano seguire le orme di Hitler, Mussolini e Tojo Hideki.

Nel 1948 I’Onu pubblicò la "Dichiarazione mondiale sui diritti umani". Per !a prima volta un organismo sovra﷓nazionale definiva divieti per i governanti dei singoli Paesi: non solo impediva loro di interferire nella sfera delle liberto e dei diritti individuali, ma li obbligava a proteggere queste libertà e questi diritti individuali. II riconoscimento e la salvaguardia dei diritti dei cittadini sono ormai diventati un metro importante per misurare se un Paese recepisce i parametri di base della civiltà. II sistema di governo costituzionale, considerato quello che più efficacemente tiene a bada i governanti, ha avuto un grande sviluppo nel 20° secolo e ha messo radici in ogni angolo del mondo.

In questo sistema, non solo il potere deve essere condiviso, ma deve essere usato nel rispetto delle libertà, della dignità e dei vaÍori altrui, quindi deve essere misurato. II grado di ammansimento dei governanti è anche il metro per misurare la civiltà. II sistema costituzionale è quello in cui i governanti possono venir domati nel modo più efficace. Vale la pena di sottolineare che il beneficiario di questo tipo di sistema è in primo luogo la gente comune, che non deve più subire i patimenti del potere dispotico, ma anche i governanti possono ugualmente trarne un vantaggio, in primo luogo dal forte aumento del fattore di sicurezza nella vita politica. In un sistema costituzionale, anche se devono sottostare al vaglio del pubblico e alla critica degli avversari, non possono più venir messi in carcere o mandati al patibolo dai loro rivali per il fatto di cercare di conquistare il potere, e non hanno più nemmeno la preoccupazione di essere seduti su una polveriera. La sicurezza personale dei governanti e delle loro famiglie non è mai stata più protetta storicamente di quanto lo sia nel sistema costituzionale. Pertanto, dal processo di addomesticamento dei governanti ne guadagnano non solo i governati, ma gli stessi governanti.

Alla vigilia del 21° secolo, una cosa non potrebbe essere più chiara: se lo sviluppo di una civiltà è prospero, superficialmente dipende dallo sviluppo economico, ma nella sostanza dipende dal grado di addomesticamento dei governanti, perché dove non si rispettano le libertà, la vita e i beni degli individui, non può esserci una duratura fioritura economica. Quando domina la barbarie la gente soffre, come in Africa, dove in 150 anni di storia ci sono stati più di 150 colpi di stato. Considerando che oggi già i due terzi dei Paesi del globo utilizzano, anche se in misura diversa, il sistema costituzionale per tenere a freno i propri governanti, si può inferire che il 21° secolo sarà quello che realizzerà in tutto il mondo I’ammansimento dei governanti. Questo vuol dire che l’umanità dovrà liberarsi dei residui barbarici, caratterizzati da massacri e persecuzioni, e far risplendere la luce della civiltà in ogni aspetto della vita dell’uomo.

(traduzione dal cinese di MARIA RITA MASCI)

MONDO CINESE N. 115, APRILE-GIUGNO 2003


Note

1  Liu Junning, giovane ricercatore presso l’Istituto di Scienze Politiche dell’Accademia delle Scienze Sociali, è stato recentemente licenziato per aver pubblicato articoli a favore della riforma politica, come questo. Il direttore editoriale di Weekend del Sud è stato sostituito all’inizio dell’anno.

 

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