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POLITICA INTERNA

Il nuovo gruppo dirigente emerso 
dal XVI Congresso del PCC

di Bettina Mottura

Gli oltre trecento membri del Comitato centrale del Partito comunista cinese, riuniti nel XVI Congresso, hanno eletto il 15 novembre 2002 il nuovo segretario del PCC, i membri dell'Ufficio politico (24 più un supplente, nuovi per due terzi) e quelli del suo Comitato permanente. Seguono le succinte schede biografiche dei nove membri del Comitato permanente dell'Ufficio politico. L'intento è quello di offrire un rapido panorama dell'identità dei dirigenti della quarta generazione emersi dal XVI Congresso. Le fonti da cui sono tratte le informazioni e i commenti sono Renmin ribao, ANSA, BBC e CNN1.

Hu Jintao

Hu Jintao, il nuovo segretario del Partito comunista cinese, nasce nel 1942 nella provincia dell'Anhui da una famiglia di commercianti.
Dal 1959 al 1968 svolge attività di studio e di ricerca in ingegneria idraulica all'Università di Qinghua a Pechino e assume il ruolo di commissario politico.
Subito dopo l'inaugurazione delle riforme di Deng Xiaoping, alla fine degli anni settanta, studia alla Scuola di partito, protetto dal vecchio leader conservatore Song Ping2.
Nel 1982, a soli quaranta anni, diventa membro supplente del Comitato centrale del PCC ed è per tre anni segretario della Lega della gioventù, allora controllata dal riformatore Hu Yaobang3. Alcuni commentatori indicano tuttora la Lega come un potenziale bacino di alleati politici che Hu potrebbe utilizzare per predisporre nuovi equilibri di potere all'interno della dirigenza4.
Dal 1985 al 1992, Hu è segretario provinciale del PCC nella provincia del Guizhou e la regione autonoma del Tibet, entrambe zone economicamente poco sviluppate. La sua carica in Tibet è associata, nell'opinione pubblica locale, ad una repressione graduale ma ferma delle rivolte del 1989, che si avvale dell'instaurazione della legge marziale, e caratterizzata da frequenti assenze dalla provincia nel corso del mandato (ufficialmente per ragioni di salute).
Il ricorso alla legge marziale in Tibet secondo taluni commentatori ha aperto la strada alle pesanti misure repressive messe in atto a Pechino contro il movimento degli studenti nel giugno dello stesso anno5.
Dieci anni dopo il suo primo incarico nel Comitato centrale, Hu Jintao è chiamato a far parte dell'Ufficio politico e Deng Xiaoping lo designa come elemento di spicco della futura quarta generazione dei dirigenti cinesi (dopo Mao, Deng e Jiang). Nel 1993, Hu diventa presidente della Scuola di partito.
A partire dal XV Congresso del PCC, nel 1997, Hu diventa membro del Comitato permanente dell'Ufficio politico e il suo mandato viene riconfermato cinque anni dopo: egli è l'unico dei sette membri del Comitato permanente precedente a restare in carica dopo il XVI Congresso. È interessante inoltre sottolineare che la sua rielezione come membro del Comitato centrale è avvenuta grazie a 2.132 voti a favore (e soltanto uno contrario)6, fatto che sembra esprimere un'ampia base di consenso.
Ricordiamo che Hu ricopre anche altre importanti cariche: conserva il ruolo, ottenuto nel 1999, di vice-presidente della Commissione militare centrale, il cui presidente è e dovrebbe rimanere Jiang Zemin; appartiene al Comitato permanente dell'Ufficio politico; è stato eletto segretario del PCC il 15 novembre scorso e, inoltre, ha la prospettiva di sostituire la carica di vice presidente della Repubblica popolare cinese (ottenuta nel 1998) con quella di presidente, in seguito all'investitura da parte dell'Assemblea nazionale del popolo che si attende nel marzo 2003.
La nomina di Hu Jintao a segretario del PCC viene commentata dalla stampa sottolineando soprattutto il basso profilo mantenuto negli ultimi dieci anni, che non permetterebbe di azzardare previsioni sulla sua posizione nei confronti delle riforme in atto. Chi gli attribuisce una identità di conservatore, sottolinea l'esperienza tibetana e ricorda una apparizione televisiva, fortemente critica nei confronti degli Stati uniti, a seguito del bombardamento dell'ambasciata cinese di Belgrado nel 1999. Altri invece fondano l'ipotesi di un riformismo convito sul legame che avrebbe legato Hu Jintao a Hu Yaobang, quando quest'ultimo era presidente del PCC. Le due ipotesi dovranno essere vagliate alla luce delle future decisioni del dirigente, tuttavia un elemento interessante è che il nuovo ingegnere a capo del PCC non appartiene al 'gruppo di Shanghai'. Di conseguenza, se riuscisse a raccogliere intorno a se i quattro membri dell'Ufficio politico non direttamente affiliati al vecchio leader, potrebbe assumere nel tempo una posizione di maggiore sfida al potere che Jiang Zemin esercita ancora. E contemporaneamente, la mancata appartenenza a quel gruppo potrebbe invece rivelarsi solo come debolezza, insieme ai precedenti, ripetuti, incarichi svolti in zone povere del paese, che non avrebbero fornito a Hu esperienza sufficiente per la definizione di un proprio ruolo politico7. Alcuni stranieri che hanno avuto modo di incontrare Hu lo hanno definito informato e brillante, ma hanno notato che gli manca una conoscenza in prima persona dei paesi esteri, come per altro a tutti i membri dell'Ufficio politico attuale eccetto Luo Gan8.

Wu Banguo

Wu Bangguo, attuale vice primo ministro della Repubblica popolare cinese, nasce nella provincia dell'Anhui nel 1941 da una famiglia contadina.
Dal 1960 al 1967 svolge attività di studio e di ricerca in ingegneria elettronica all'Università di Qinghua a Pechino e si iscrive al Partito comunista cinese.
Una volta laureato è impiegato in una azienda elettronica a Shanghai, città dove fa carriera. Infatti, a Shanghai nel 1985 diventa vice segretario del PCC locale, per poi ereditare il ruolo di segretario alla partenza di Jiang Zemin dalla città nel 1991. Come questi fatti indicano, Wu appartiene al 'gruppo di Shanghai' e collabora da lunga data con Jiang Zemin, di cui -si dice- condivide il riformismo cauto9.
L'anno successivo entra a fare parte dell'Ufficio politico del Comitato centrale del PCC e nel 1994 si trasferisce a Pechino. Dal 1998 ottiene la carica di vice primo ministro e, come tale, partecipa all'avvio delle riforme delle imprese di stato e alla supervisione della costruzione della 'diga delle tre gole' sullo Yangze. Gli osservatori tratteggiano Wu come un burocrate diligente ma senza inventiva, che apparentemente non avrebbe avuto un buon rapporto di collaborazione con Zhu Rongji quando era vice primo ministro10.
Il voto che ha rieletto Wu Bangguo membro del Comitato centrale lo colloca al secondo posto nel gradimento espresso dagli elettori, subito dopo Hu11. Wu, inoltre, continua a fare parte dell'Ufficio politico ed entra nel suo Comitato permanente. All'inizio della nuova legislatura -a marzo prossimo, quando Li Peng si ritirerà- Wu dovrebbe diventare presidente dell'Assemblea nazionale del popolo.

Wen Jiabao

Wen Jiabao, attuale vice primo ministro della Repubblica popolare cinese, nasce a Tianjin nel 1942.
Dal 1960 al 1968 studia e realizza delle ricerche all'Istituto di geologia di Pechino. È nel corso di questi anni universitari che Wen diventa membro del PCC.
Dal 1968 Wen svolge analisi geologiche nel Gansu, fino a diventare dipendente del Ministero di geologia e risorse minerali nel 1982.
Dal 1985 fa parte del Comitato centrale ed è una delle giovani speranze per il futuro dei riformisti, ma è allontanato da ogni incarico e messo agli arresti domiciliari dopo l'estate del 1989 per essersi recato in piazza Tian'anmen a parlare con gli studenti a fianco di Zhao Ziyang, l'allora segretario del PCC12.
Tuttavia, nel 1992, Wen è reintegrato nella politica con il ruolo di membro supplente dell'Ufficio politico del Comitato centrale del PCC e contemporaneamente lavora nella Segreteria del partito. Cinque anni dopo entra a pieno titolo nell'Ufficio politico. Nel 1998 diventa vice primo ministro del governo di Zhu Rongji, che gli affida incarichi di supervisione su tre materie fondamentali per l'accesso della Cina all'Organizzazione mondiale del Commercio: le politiche agricole, finanziarie e per la salvaguardia dell'ambiente. L'attibuzione degli ambiti di competenza sembrerebbero confermare la stima che Zhu Rongji porta a Wen13.
Wen è uno dei nove membri del Comitato permanente dell'Ufficio politico eletti dal XVI Congresso del PCC e a marzo -all'inizio della nuova legislatura, quando Zhu Rongji si ritirerà- appare il favorito a ereditare la carica di primo ministro.
In generale gli osservatori non ritengono che Wen Jiabao sia direttamente affiliato ad alcuno dei dirigenti della terza generazione, ma gli riconoscono comunemente doti di buon amministratore e organizzatore meticoloso14. Taluni hanno sottolineato che, oltretutto, Wen riscuote ampi consensi, probabilmente perché è particolarmente cauto e abile nella comunicazione con il pubblico nazionale15. Infine, si dice che nel tempo abbia sviluppato un buon rapporto di collaborazione con Hu Jintao16.

Jia Qinglin
Jia Qinglin nasce nella provincia dello Hebei nel 1940.
Laureato in ingegneria nello Hebei nel 1962 e, a partire da quegli anni, membro del PCC, è immediatamente impiegato come tecnico nel Primo ministero dell'industria per la costruzione delle macchine, dove lavora fino alla fine degli anni settanta. Unica parentesi nella continuità di questo impiego sono tre anni di lavoro manuale nel Jiangxi, nel corso della Rivoluzione culturale17.
Nel corso dei primi anni ottanta Jia ricopre vari incarichi a capo di alcuni aziende e comitati. Ma già dal 1985 inizia la sua ascesa nel Fujian. Infatti, dal 1990 al 1996 è vice governatore e poi governatore della ricca provincia del Fujian.
Alla fine del mandato come governatore del Fujian diventa sindaco di Pechino e segretario del PCC della capitale. Inoltre, nel 1997 entra nell'Ufficio politico del PCC.
Nel 2002 Jia Qinglin è eletto membro del Comitato permanente dell'Ufficio politico dal XVI Congresso del PCC.
Vi sono tuttavia commenti poco favorevoli nei confronti di Jia, che pare sia stato protetto da Jiang Zemin in persona da un coinvolgimento diretto nello scandalo del gruppo Yuanhua, scoppiato quando egli era governatore del Fujian. L'ipotesi si fonda su due elementi: innanzitutto l'amicizia che lega i due uomini politici18 e poi il coinvolgimento della moglie dell'ex governatore nello scandalo, insieme a numerosi alti dirigenti19. È da sottolineare inoltre che Jia è diventato membro del Comitato centrale con 65 voti contrari nelle votazioni di novembre, registrando un insuccesso superato solo da Zeng Qinghong. Sarà interessante analizzare se queste ombre offuscheranno anche il voto all'Assemblea del popolo a marzo, qualora Jia Qinglin dovesse diventare presidente della Conferenza politica consultiva, in sostituzione di Li Ruihuan. 

Zeng Qinghong

Zeng Qinghong, l'attuale segretario dell'Ufficio della segreteria del PCC, nasce nella provincia del Jiangxi nel 1939. Suo padre, Zeng Shan, era un veterano della Rivoluzione che ha ottenuto cariche ministeriali dopo il 1949.
Laureato in ingegneria all'Università dell'industria di Pechino, a partire dalla metà degli anni ottanta svolge a Shanghai il compito di vice segretario del partito locale al fianco di Jiang Zemin.
Nel 1989 si trasferisce a Pechino a seguito di Jiang, che lo sceglie come consigliere e braccio destro. Ricopre numerose cariche fino a diventare responsabile del Dipartimento per l'organizzazione del PCC, che gestisce la distribuzione di incarichi e promozioni. Proprio in virtù di questo ruolo, alcuni osservatori gli attribuiscono il merito di aver offerto incarichi importanti a livello regionale o centrale ai vari membri del 'gruppo di Shanghai', rafforzando quindi la rete di alleanze di Jiang all'interno della dirigenza.
Il XVI Congresso ha eletto Zeng Qinghong tra i membri del Comitato centrale, dell'Ufficio politico e del suo Comitato permanente. È interessante che nella prima di queste votazioni, si sia registrato il record più alto di voti sfavorevoli: in tutto 85 delegati erano contrari alla sua nomina. Inoltre, Zeng ha ottenuto le mansioni di segretario della Segreteria del partito, carica che riconferma la sua importanza all'interno dell'apparato burocratico del PCC.
Nonostante fino ad ora Zeng abbia apparentemente agito sempre a sostegno delle posizioni e dell'azione di Jiang Zemin, taluni osservatori suggeriscono che egli potrebbe rivelarsi un profondo riformatore qualora fosse libero di agire autonomamente20, mentre altri sostengono che egli continuerà ad agire nell'interesse del 'gruppo di Shanghai' anche dopo che il vecchio leader si sarà ritirato21.

Huang Ju

Huang Ju nasce nella provincia dello Zhejiang nel 1938.
Nel 1963 si laurea in ingegneria elettrica all'Università di Qinghua, entrando nel partito comunista nel 1963. Da allora ha lavorato in varie industrie metallurgiche e petrolchimiche.
Dal 1985 è vice segretario locale del PCC di Shanghai e nel 1991 diventa sindaco della città, due incarichi che detiene fino al 1994. A partire da questa data, infatti, diventa segretario del partito nella municipalità di Shanghai ed entrare a fare parte dell'Ufficio politico del PCC a livello nazionale.
Il XVI Congresso ha riconfermato la sua appartenenza al Comitato centrale e all'Ufficio politico e lo ha promosso a membro del Comitato permanente dell'Ufficio politico.
Alcuni commenti evidenziano che Huang non ha mai ricoperto incarichi a livello nazionale e attribuiscono la sua ascesa soltanto alla sua provata fedeltà a Jiang Zemin e alla sua lunga appartenenza al 'gruppo di Shanghai'. In generale gli osservatori lo considerano un elemento pressoché insignificante o mediocre del nuovo gruppo al potere22. Ciononostante, ci si aspetta che a marzo egli sostituisca Li Lanqing alla carica di vice primo ministro.

Wu Guanzheng
Wu Guanzheng, il segretario della Commissione centrale per la disciplina, nasce nella provincia del Jiangxi nel 1938.
Dal 1959 al 1968 svolge i suoi studi in ingegneria meccanica all'Università di Qinghua, dove entra nei ranghi del PCC e diventa segretario della Lega della gioventù comunista dell'università.
Dopo qualche anno di lavoro nell'industria chimica, alla metà degli anni settanta inizia la sua ascesa nella città di Wuhan. Dapprima partecipa a numerosi comitati tecnici della municipalità e nel 1983 diventa sindaco e segretario del PCC locale.
Dal 1986 è governatore della provincia del Jiangxi, carica che sostituisce con quella di segretario del PCC provinciale nel 1995.
Due anni dopo si sposta nello Shandong dove detiene le due funzioni di segretario del partito e di presidente della Scuola di partito. È sempre nel 1997 che Wu Guanzheng entra a far parte dell'Ufficio politico del Comitato centrale.
Il XVI Congresso lo ha promosso a membro del Comitato permanente dell'Ufficio politico e segretario della Commissione centrale per la disciplina, organo deputato al controllo interno contro la corruzione. È interessante notare che questi impegni a livello centrale non hanno sostituito quelli sul piano locale: Wu conserva l'incarico di segretario del PCC nello Shandong.
Wu Guanzheng non è solo amico di Zeng Qinghong, ma anche del nuovo segretario nazionale Hu Jintao23. Il legame con il nuovo segretario, che risale al periodo comune a Qinghua, attribuisce a Wu un importante ruolo di mediazione tra Hu e la 'banda di Shanghai'24.

Li Changchun

Li Changchun nasce nella provincia del Liaoning nel 1944.
Dal 1961 al 1968 studia ingegneria elettrica all'Istituto Tecnologico di Harbin e svolge attività di ricerca.
Negli anni successivi lavora in veste di tecnico per alcune compagnie della provincia del Liaoning, fino a diventare vice sindaco del capoluogo, Shenyang. Nel 1983 assume, giovanissimo, la doppia carica di sindaco e segretario del partito a Shenyang. Soltanto pochi anni dopo diventa governatore della provincia. In veste di governatore si è guadagnato grande fama di riformatore per aver aperto il primo mercato azionario del nord-est della Cina e aver fatto costruire la prima autostrada, che collega Shenyang a Dalian25.
Nel 1991, concluso il mandato nel Liaoning, ricopre per un breve periodo la medesima carica nella provincia dello Henan. L'anno successivo, pur non essendo più governatore, diventa segretario provinciale del partito fino al 1998.
In parallelo, dal 1997, Li è il più giovane membro del partito mai promosso a far parte dell'Ufficio politico del Comitato centrale del PCC.
Dopo la permanenza nello Henan, assume le funzioni di segretario provinciale del PCC in Guandong26.
A questo incarico si aggiunge, dopo il XVI Congresso, l'entrata nel Comitato permanente dell'Ufficio politico.
Gli osservatori sostengono che Li Changchun possa essere considerato uomo di Jiang Zemin, punto di vista che sembra confermato dall'attribuzione a Li dell'importante funzione di responsabile dell'ideologia del PCC27.

Luo Gan

Luo Gan nasce nella provincia dello Shandong nel 1935.
Studia ingegneria all'Istituto per il ferro e l'acciaio di Pechino nei primi anni cinquanta, poi viene mandato in Germania est dove lavora in una acciaieria di Lipsia e impara la lingua. Dal 1956 studia ingegneria all'Istituto minerario e metallurgico di Friburgo e proprio in questi anni aderisce al PCC.
Nel 1962 si laurea e torna in patria, dove lavora al Primo ministero dell'industria per la costruzione delle macchine dal 1962 al 1980. La continuità dell'impiego è interrotta in questi anni solo da un periodo di lavoro manuale nel corso della Rivoluzione culturale.
Dall'inizio degli anni ottanta inizia la sua ascesa nella provincia dello Henan, tra il 1981 al 1983 è infatti vice governatore e segretario provinciale del PCC.
Nei cinque anni seguenti dirige la Federazione cinese dei sindacati in veste di vice presidente. E subito dopo, nel 1988, Luo è ministro del lavoro per qualche mese. Inoltre, a partire dallo stesso anno, è eletto segretario generale del Consiglio di stato e capo di alcuni comitati governativi.
Alcune fonti riportano che, nel corso delle proteste studentesche del 1989, Luo Gan ha impartito istruzioni alla polizia armata per conto di Li Peng. Questo avrebbe cementato l'amicizia tra i due dirigenti28.
Nel 1993 diventa consigliere di stato. Quattro anni dopo entra a fare parte dell'Ufficio politico del Comitato centrale e diventa segretario del Consiglio di stato. Ma forse ancora più importante è la sua nomina a segretario del Comitato per gli affari legali e politici, che lo investe anche delle funzioni di capo del controspionaggio. Dal 1998, come responsabile delle forze dell'ordine, Luo ha avviato una energica campagna contro il crimine che ha fatto crescere il numero delle condanne capitali in Cina negli ultimi anni.
Il XVI Congresso del PCC riconferma gli incarichi appena citati e promuove Luo Gan a fare parte del Comitato permanente dell'Ufficio politico.
Gli osservatori, come si è già sottolineato, considerano Luo Gan uomo del presidente uscente dell'Assemblea nazionale del popolo, Li Peng29. Elemento importante è anche che Luo è l'unico dei nove membri dell'attuale Ufficio politico del Comitato centrale del PCC ad avere esperienza di studio e lavoro all'estero, avendo trascorso otto anni nella Repubblica democratica tedesca.

MONDO CINESE N. 113, OTTOBRE-DICEMBRE 2002

Note

1L

 

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