tuttocina tuttocina
Google Web https://www.tuttocina.it
INDICE>MONDO CINESE>INVESTIRE IN CINA>30° ANNIVERSARIO DELLE RELAZIONI DIPLOMATICHE TRA ITALIA E CINA

DOCUMENTI

Il 30° anniversario delle relazioni diplomatiche tra Italia e Cina
 Pechino, 15 Novembre 2000

Intervento di Chen Baoshun al seminario

Il 29 gennaio 1969, l'Onorevole Pietro Nenni, Ministro degli Affari Esteri, dichiarava in nome del Governo della Repubblica Italiana, di riconoscere il Governo della Repubblica Popolare Cinese come unico governo legale dell'intero popolo cinese. Nenni aveva compiuto diversi viaggi in Cina ed è stato un amico del popolo cinese.
Il 6 novembre 1970 i rappresentanti dei due Paesi firmavano a Parigi il comunicato congiunto sul ristabilimento delle relazioni diplomatiche. Da allora la Cina e l'Italia hanno insieme sfogliato una nuova pagina nella storia dei rapporti tra i due Paesi.
Qualche precedente è opportuno rammentarlo. Nel 1964, il Governo francese decideva di normalizzare le relazioni diplomatiche con la Cina, suscitando un'ampia e forte reazione nel mondo. Diverse nazioni dichiaravano nello stesso periodo la propria normalizzazione delle relazioni diplomatiche con la Cina.
Nel luglio dello stesso anno il Presidente Mao Zedong, per la prima volta riceveva il Senatore Vittorelli, proveniente dall'Italia. A novembre, una delegazione cinese composta dal Vice Ministro Cinese del Commercio con l'estero, Rei Ren Min giungeva a Roma per assistere a un convegno sulla pace nel mondo. In quel periodo io studiavo all'Università di Roma e ho potuto assistere alla firma dell'accordo da parte di Rei Ren Min, in nome del China Council con il rappresentante dell'ICE per l'apertura dell'Ufficio di rappresentanza commerciale nelle due capitali: un organismo semi-ufficiale. Fu il primo accordo riguardante i rapporti bilaterali. Secondo l'accordo i due rappresentanti godevano del privilegio dei passaporti diplomatici e del diritto di esenzione doganale. Nel febbraio 1965 il dottor Giuseppe Manzella si recava a Pechino per conto dell'ICE e Xu Min e Liu Ro Min arrivavano a Roma per il China Council.
L'apertura dell'Ufficio di rappresentanza commerciale segnava l'inizio della mia carriera ma dovevo anche abbandonare i miei studi all'Università.
La creazione dei due uffici di rappresentanza commerciale ha svolto un ruolo importante per incrementare a reciproca conoscenza tra i due popoli e la promozione degli affari commerciali tra i due Paesi, fino alla ripresa delle relazioni diplomatiche.
Il giorno dopo il Capodanno cinese del 1971 ho accompagnato a Roma via Cairo l'incaricato d'affari cinese, Consigliere Feng Xian Bi, per l'apertura dell'Ambasciata cinese. Una mattina d'aprile, dal cielo limpido e pieno di sole, il primo Ambasciatore cinese, Shen Ping, a bordo del volo Alitalia da Parigi, arrivava all'aeroporto internazionale di Fiumicino, accolto calorosamente dal protocollo della Farnesina e dai rappresentanti di diverse categorie.
Appena messo piede nella sede dell'Ambasciata, Shen Ping riceveva una telefonata dalla Direzione del Cerimoniale del Ministero degli Affari Esteri italiano che esprimeva compiacimento per la sua nomina. Nel pomeriggio il vice Capo del Cerimoniale fece una visita di cortesia all'Ambasciatore e fu anche concordato il protocollo di presentazione delle lettere credenziali per le ore 17 del giorno seguente. 
L'incontro tra il Presidente Saragat e l'Ambasciatore Shen Ping fu caloroso, con una conversazione molto amichevole durante la quale entrambi espressero reciproca "amicizia" tra i due Paesi e auspicarono un rapido sviluppo della cooperazione a tutti i livelli e in ogni settore.
Il Senatore Vittorino Colombo, eminente politico e fedele cristiano, venne in un pomeriggio dello stesso mese d'aprile a visitare l'Ambasciatore Shen Ping, riferendogli di aver costituito l' Istituto Italo Cinese per gli scambi culturali ed economici con la Cina, con l'obiettivo di promuovere rapporti sempre più amichevoli tra i due Paesi. Nel novembre dello stesso anno, il Senatore Colombo visitò la Cina e fu accolto per la prima volta dal Primo Ministro Zhou Enlai; da allora in poi il Senatore Colombo si dedicò incessantemente ed instancabilmente alla causa dell' "amicizia" italocinese, offrendo ad essa contributi preclari e non dimenticabili.
Occorre ricordare anche l'Onorevole Giuseppe Medici che visitò la Cina nel 1973 nella sua qualità di Ministro degli Affari Esteri e con una qualificatissima Delegazione; dopo il suo viaggio lo stesso Ministro Medici, durante un incontro nell'Ambasciata di Roma, ci tenne a spiegare che soltanto chi andava a conoscere con i propri occhi la realtà cinese poteva promuovere al meglio le relazioni con la Cina.
Nel 1981, alla vigilia del 10° anniversario delle relazioni diplomatiche anche il Presidente Sandro Pertini visitò la Cina: fu il primo Capo di Stato italiano a compiere una visita rimasta storica anche perché incontrò Den Xiao Ping, andò a conversare a tu per tu con gli studenti dell'Università di Pechino e raccontò di aver ammirato il popolo cinese quando, lui in carcere per antifascismo, si informava della resistenza all'invasione giapponese.
Celebriamo oggi il 30° anniversario delle relazioni diplomatiche: vada i nostro ricordo, grato e imperituro, a tutte le personalità che hanno dato il loro contributo all' "amicizia" italo-cinese e vada il nostro fervido augurio a tutti coloro che si impegneranno nei prossimi anni. Dice un proverbio cinese: "l'onda del Fiume Azzurro spinge da dietro quella in avanti". Sia così per i popoli cinese ed italiano.

(L'autore ha frequentato l'Università di Roma negli anni 60, ha lavorato per diversi anni come diplomatico cinese all'Ufficio di rappresentanza commerciale, l'Ambasciata a Roma e il Consolato Generale di Milano; ha ricevuto nel 1993 l'onorificenza di Cavaliere Ufficiale della Repubblica Italiana).

MONDO CINESE N. 105, SETTEMBRE 2000

 

CENTRORIENTE - P. IVA 07908170017
Copyright Centroriente 1999-2024