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La letteratura cinese contemporanea: invito alla lettura
(Roma, 22-23 ottobre 1999)

di Sonia Fiore

Il 22 e 23 ottobre 1999 si è svolto a Roma, nel caratteristico teatro dei Dioscuri, un convegno dal titolo "La letteratura cinese contemporanea: invito alla lettura".
Il convegno, organizzato dall'Associazione Italia-Cina e dall'Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Ufficio Culturale per i Beni Librari, delle Istituzioni Culturali e dell'Editoria e del Ministero della Cultura della Repubblica Popolare Cinese, ha ospitato una ricca panoramica di interventi sui molteplici aspetti della letteratura cinese contemporanea, intesa nel senso più ampio del termine.
Ad aprire i lavori è stato il grande scrittore cinese contemporaneo Wang Meng, che ha brillantemente posto il pubblico di fronte al cruciale interrogativo sul presunto declino della letteratura cinese contemporanea, "inquinata da preoccupazioni commerciali" e nell'ambito della quale "non è emerso alcun Lu Xun".
Una lettura critica e consapevole di tale problematica è stata anche quella proposta dalla prof.sa Edoarda Masi che, analizzando l'opera di Mo Yan, ha messo in discussione alcune etichette attribuite da "critici inconsciamente colonizzati" alle opere di questo autore; etichette estranee al contesto cinese, che non rendono pienamente giustizia a un io narrante incerto sulla sua stessa identità, ma che, in un'epoca in cui prevale l'"anestesia mediatica", recupera sia il rapporto con la realtà e la fisicità che quello con la dimensione onirica, rappresentata da "ciò che è sommerso nell'animo umano e nella società".
Un'analisi minuziosa della narrativa cinese dagli anni '70 ai giorni nostri è stata quella effettuata dalla prof.sa Sandra M. Carletti che, definendo questo periodo come "il nuovo 4 Maggio" ne ha sottolineato gli aspetti innovativi. Oltre alle tematiche trattate dagli autori della Cina continentale, la relatrice ha proposto, inoltre, un'apertura - echeggiata anche dal titolo dell'intervento "dalla Cina al mondo" - alla letteratura in lingua cinese prodotta a Taiwan e nel sud-est asiatico.
Per quanto riguarda lo huaji, teatro di prosa, dal carattere fortemente sperimentale, nato dal contatto con la tradizione culturale occidentale, la prof.sa M. Cristina Pisciotta nel corso del suo intervento ne ha discusso sia gli elementi appartenenti alla cultura tradizionale cinese, sia quelli importati da forme teatrali occidentali. Costruito sul confronto aperto con la letteratura occidentale è stato anche l'intervento del dott. Giorgio Mantici, che ha paragonato la letteratura prodotta nel periodo della Rivoluzione Culturale a quella europea che nata dopo la prima guerra mondiale, entrambe caratterizzate da forti spinte autobiografiche.
Di grande originalità è stato l'intervento della prof.sa Annamaria Palermo, che ha ripercorso le tappe fondamentali della scrittura femminile cinese interpretandole in base alla differenza concettuale tra scrittura "pittografica", o orizzontalmente descrittiva, e scrittura "ideografica", consapevolmente circolare. Partendo dalla citazione simbolica delle 'Diciotto Stanze' di Cai Yan, la relatrice ha ricostruito anche il percorso che conduce le moderne scrittrici cinesi - da Ding Ling a Zhang Jie, da Zhang Ailing a Wang Anyi e Can Xue - all'acquisizione di una voce propria e di uno spazio letterario indipendente, dove potersi raccontare come soggetti, senza necessariamente essere oggetto di un discorso e di uno sguardo maschile. All'interno del medesimo tema, chi scrive ha effettuato un breve intervento sui problemi del bilinguismo letterario, proprio di quelle scrittrici che vivono e scrivono da fuori i confini della madre-patria traducendo in senso letterale e traslato - la loro "cinesità" e le loro esperienze passate.
Un'apertura sulle nuove tendenze poetiche è stata quella proposta dalla dott.sa Claudia Pozzana che con l'ausilio indispensabile dei testi, ha dato voce a gran parte della poesia contemporanea, enfatizzando come i poeti moderni, e tra questi Bei Dao, non credano "alla falsa evidenza comunicativa della poesia". Di carattere testuale è stato anche l'intervento della dott.sa Paola lovene che, con un approccio decisamente narratologico e sicuramente nuovo, ha presentato le opere di tre scrittori cinesi contemporanei: Han Shaogong, Ma Yuan e Ge Fei.
Tra i mezzi per valutare i mutevoli "gusti" letterari cinesi, vanno sicuramente annoverate le riviste letterarie esaminate dalla dott.sa Stefania Stafutti, la quale ha illustrato le nuove tendenze e le diverse inclinazioni delle principali riviste di critica letteraria contemporanee. E di orientamenti letterari ha parlato anche la prof.sa Alessandra Lavagnino, che ha fornito una chiave di lettura politica delle problematiche legate all'editoria e alla stampa nella Cina di oggi.
La dott.sa Valeria Varriano si è occupata, invece, degli spunti letterari presenti in molte opere televisive cinesi, da quelli che legano "la letteratura del cantastorie" ad alcuni serial televisivi di successo, a quelli dell'"opera da camera", dove l'elemento verbale ha il sopravvento su quello squisitamente visivo.
Del complesso rapporto tra la letteratura e un altro importante mezzo di comunicazione come internet, che si sta sviluppando enormemente in Cina, si è occupato il prof. Federico Greselin, il quale ha sottolineato come la rete sia allo stesso tempo luogo di creazione e di diffusione di molte opere di scrittori cinesi contemporanei, quali Wang Shuo o Yu Hua.
All'interno del convegno si è svolto anche un incontro dibattito tra Wang Meng e i suoi traduttori in lingua italiana: V. Costantini, P. Dadò, F. Lafirenza e M.E. Testa; incontro che ha dato al pubblico la possibilità di confrontarsi con le principali problematiche - linguistiche e culturali - legate alla traduzione letteraria. Da menzionare sono anche gli interventi di due critici cinesi, Zhu Bingxuan e Fan Yihao. Il primo ha illustrato l'evoluzione del teatro cinese moderno nelle sue molteplici fasi, mentre il secondo ha ricordato il contributo artistico di Lu Xun in quanto "guida e promotore a livello globale" del moderno romanzo cinese.

MONDO CINESE N. 103, GENNAIO 2000

 

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