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RAPPORTI

Il presidente Jiang Zemin in Italia:
una "visita storica", secondo la stampa cinese

di Clara Bulfoni

La visita in Italia del Presidente della Repubblica Popolare Cinese Jiang Zemin ha avuto luogo dal 20 al 24 marzo scorso ed è stata la prima tappa del suo itinerario europeo, che ha toccato successivamente la Svizzera e l'Austria. Rispetto al viaggio compiuto dodici anni fa dall'allora Presidente Li Xiannian, il primo Capo di Stato cinese a recarsi ufficialmente nel nostro paese, la visita del Presidente Jiang, in restituzione di quella compiuta in Cina dal nostro Presidente Scalfaro nello scorso giugno, assume, alla luce del rapido sviluppo economico raggiunto in questi ultimi anni dalla Repubblica Popolare, un significato diverso nel mutato scenario internazionale e nel quadro del bilanciamento dei rapporti di forza tra i paesi dell'Unione Europea.

La delegazione ufficiale cinese, composta da circa 160 persone, è giunta a Venezia nel pomeriggio di sabato 20 marzo, per una visita "non ufficiale" nella città lagunare, da sempre meta prediletta dei turisti cinesi, mentre la visita di Stato ha avuto inizio due giorni dopo a Roma, con il saluto formale del nostro Presidente della Repubblica e si è conclusa a Milano il 24. La delegazione, guidata ovviamente dal Presidente Jiang, accompagnato dalla consorte, signora Wang Yeping, era composta, tra l'altro, dal Vice Primo Ministro Qian Qichen, dal Direttore della Commissione per la Pianificazione e lo Sviluppo Zeng Peiyan, dal Ministro per la Cooperazione Economica e Commerciale con l'Estero Shi Guangsheng, dal Direttore dell'Ufficio di Ricerche Politiche del Comitato Centrale Teng Wensheng, dal Vice Ministro degli Esteri Wang Yingfan, dal Direttore dell'Ufficio del Comitato Centrale You Xigui, e dal Direttore della Segreteria del Presidente Jia Tingan1.

Sia il Renmin Ribao, sia l'Agenzia Xinhua pubblicavano il 20 marzo un'intervista, del giorno precedente, all'Ambasciatore italiano a Pechino, Paolo Bruni: "[L'Ambasciatore] ritiene che le tre città che saranno visitate siano rappresentative: Roma è il centro politico, Milano è la metropoli economica-commerciale, Venezia è la famosa città sull'acqua... Ciò veramente incarna il significato di questa visita: promuovere le relazioni amichevoli dei due paesi nei settori della politica, dell'economia e della cultura"2.

Alla vigilia della visita di Stato, il Renmin Ribao aveva pubblicato un articolo dal titolo "Le aspettative di un paese d'antica civiltà - tutti gli ambienti italiani nutrono grande speranza nella visita del Presidente Jiang"3, in cui si sottolineava la crescita degli scambi economici e culturali tra i due paesi a partire dall'istituzione di relazioni diplomatiche nel 1970 e il rafforzamento dei rapporti politici negli ultimi anni, grazie soprattutto alle reciproche visite ad alto livello. Nello stesso articolo venivano, poi, riportate le dichiarazioni che il corrispondente in Italia del quotidiano cinese aveva raccolto nel corso dei suoi incontri con i personaggi del mondo politico ed economico italiano, tutti concordi nell'attribuire alla visita un grande significato storico, al fine di incrementare e rafforzare i rapporti politici ed economici tra i due paesi: dal Presidente della Camera Violante, al Vice Presidente del Senato Rognoni, dal Ministro degli Esteri Dini, ai sindaci di Roma Rutelli, di Milano Albertini, di Venezia Cacciari, e al Presidente dell'Assolombarda Benedini. A prova dell'intensificazione degli scambi culturali, in occasione della visita di Jiang, una troupe dell'Opera di Pechino si è esibita a Roma, e poi a Verona, mentre alcuni mesi prima - nel settembre del 1998 - era stata rappresentata a Pechino la "Turandot", realizzata con la compagine orchestrale ed artistica del "Maggio Musicale Fiorentino".

Le notizie sulla visita di Stato di Jiang sono state riportate, giorno per giorno, oltre che dalla Televisione Centrale, dai giornalisti accreditati a Roma e da quelli, numerosi, delle principali testate cinesi al seguito della delegazione: il Renmin Ribao (Quotidiano del Popolo), il Guangming Ribao (Quotidiano Chiarezza), il Beijing Ribao (Quotidiano di Pechino), il Jiefangjun Bao (Quotidiano dell'Esercito di Liberazione), il Zhongguo Qingnian Bao (Quotidiano della Gioventù cinese), il Jingji Ribao (Quotidiano dell'Economia), quelli in lingua inglese, il China Daily, e l'agenzia di stampa Xinhua (Nuova Cina). Ciascun quotidiano, sebbene abbia potuto quindi contare su propri inviati o corrispondenti all'estero, ha invece riportato fedelmente la versione ufficiale fornita dal Remnin Ribao o dalla Xinhua di questa come di altre visite di Stato all'estero: infatti sulle prime pagine delle principali testate sopracitate pressoché identica è stata la collocazione tipografica degli articoli dedicati alla visita, corredati da una o più foto, mentre ben poco si sono discostati l'uno dall'altro i resoconti e i commenti ai singoli incontri ufficiali. Di conseguenza, si può rilevare una completa uniformità di vedute, e persino di modalità espressive, negli articoli comparsi sui quotidiani presi in esame nel registrare i punti salienti degli incontri ufficiali della delegazione cinese con il Presidente Scalfaro, con il Presidente del Consiglio D'Alema, con il Presidente della Camera Violante, con il Presidente del Senato Mancino, nonché con il Presidente della Confindustria Fossa e con i sindaci di Venezia, di Roma e di Milano. Questi colloqui, secondo quanto riferito dalla stampa cinese, sono stati incentrati tutti su temi d'attualità: dai vari aspetti dell'economia cinese e dei suoi sviluppi negli ultimi anni, compresa la crisi finanziaria asiatica, "alla quale la Cina ha tenuto testa non svalutando la propria moneta"4, alle riforme istituzionali recentemente introdotte in Cina, dalle questioni internazionali - con particolare attenzione alla crisi del Kosovo - alle prospettive di più ampia cooperazione commerciale, politica e culturale fra i due paesi, fino al sostegno espresso dai nostri massimi esponenti politici in favore dell'ingresso della Cina nell'Organizzazione mondiale per il commercio (WTO). Anche i mass media italiani hanno dedicato grande rilievo all'avvenimento, e una sorta di rassegna stampa dei nostri quotidiani è comparsa sul Guangming Ribao e sul China Daily5.

Oltre agli articoli ufficiali, sul Jingji Ribao del 23 marzo è stato pubblicato un supplemento speciale di quattro pagine, curato e sovvenzionato dalle aziende italiane presenti in Cina con la collaborazione dell'Ambasciata d'Italia a Pechino, dal titolo "Brevetto di collaborazione economica e commerciale fra Cina e Italia''6. In tale supplemento sono state inoltre fornite ai lettori e agli operatori cinesi informazioni essenziali, non sempre di facile reperimento in Cina, quali gli indirizzi completi, corredati da numeri telefonici e di fax, delle nostre rappresentanze istituzionali presenti sul territorio cinese: dei diversi uffici Commerciale, Militare, Scientifico, Consolare, di Stampa; dei Consolati di Shanghai, Canton e Hong Kong; delle rappresentanze dell'Istituto del Commercio Estero, dell'Istituto di Cultura e della Camera di Commercio. Nelle rimanenti tre pagine e mezza sono stati dedicati ampi spazi alle aziende presenti e operanti in Cina, mentre in prima pagina è stata pubblicata la dichiarazione del Ministro degli Esteri Dini sulla visita del Presidente Jiang "quale testimonianza del fatto che, con questa visita, i rapporti di cooperazione fra i due paesi sono entrati in un nuovo periodo storico"7.

Ancora riguardo alle relazioni economiche e commerciali, il 26 marzo il Renmin Ribao ha pubblicato in 3^ pagina un lungo ed esclusivo resoconto sull'ultimo giorno della visita presidenziale in Italia, intitolato "Una giornata milanese del Presidente Jiang"8, in cui si legge: "... Il Presidente Jiang Zemin il 24 mattina è stato ricevuto ufficialmente dal sindaco di Milano, a mezzogiorno ha partecipato al pranzo organizzato dall'Assolombarda, incontrando più di 150 personaggi del mondo dell'industria e del commercio; il pomeriggio ha poi visitato due aziende [la Magneti Marelli e la Protti]. L'ambiente dell'industria e del commercio milanese ritiene che questo sia stato un giorno importante per Milano. Molti imprenditori milanesi, infatti, fin dall'inizio della politica di riforme e apertura attuato in Cina, hanno investito in questo paese, partecipando attivamente al suo processo di modernizzazione, diventando così un esercito di nuove forze nel promuovere la cooperazione con l'estero. Attualmente l'Italia è il terzo esportatore in Cina dell'Unione Europea, nel 1998 l'interscambio ha raggiunto la quota di 5 miliardi di dollari, con un aumento, rispetto l'anno precedente del 3.5%, e Milano è in grandissima parte responsabile di tale successo" ... "Il Presidente Jiang ha trascorso soltanto lo spazio di un giorno a Milano, ma quanto Egli ha detto del nostro Paese ha senza dubbio consolidato la fiducia che il mondo imprenditoriale milanese nutre nei confronti della Cina".

A proposito di uno dei temi caldi che sappiamo essere stato posto sul tavolo delle discussioni ufficiali durante la visita di Jiang, quello dei rapporti tra Cina e Vaticano, nessun commento o presa di posizione appare sui giornali in lingua cinese; solamente sul China Daily del 23 marzo si trova un breve articolo dal titolo "Conditions vital to build Vatican relations"9, in cui Zhu Bangzao (portavoce ufficiale del Dipartimento Informazione del Ministero degli Esteri cinese, e membro della delegazione in Italia), ribadisce le consuete posizioni ufficiali, dichiarando che la Cina "is willing to improve relations with the Vatican", a condizione che si rompano le relazioni con Taiwan e non si interferisca negli affari interni della Cina attraverso la religione. Anche l'autorevole quotidiano di Hong Kong, il South China Morning Post, del 22 marzo pubblica una interessante osservazione al proposito: "Unusually for a visiting leader, Mr. Jiang's itinerary includes no meeting with Pope John Paul - whose Church accuses China of persecuting those who practise the Catholic faith"10.

Anche rispetto a un altro tema particolarmente scottante, quello dei diritti umani, sulla stampa in lingua cinese si registra solo qualche minimo accenno, mentre si sa che tale problema è stato sollevato da tutti i rappresentanti politici italiani nel corso degli incontri ufficiali, e, soprattutto, da D'Alema11. Quanto dichiarato dal nostro Presidente del Consiglio, la mattina del 20 marzo, alla vigilia della visita di Stato, in un'intervista rilasciata ai giornalisti del Renmin Ribao e del Guangming Ribao, costituisce il primo brevissimo accenno al problema dei diritti umani: "D'Alema ha anche esposto i suoi punti di vista sulla tradizione culturale, lo sviluppo sociale, la democrazia e i diritti umani"12. Un altro accenno a questo tema è riportato dal quotidiano governativo in lingua cinese, il China Daily, del 23 marzo, dove chiaramente indirizzate ad un pubblico straniero - sono citate le parole del portavoce del Ministero degli Esteri cinese: "China attaches great importance to human rights. But development of the human rights course must be based on different countries having different policies in line with their internal situation. One cannot force a set model (of human rights) on other countries. The Chinese Government has made painstaking efforts in promoting and improving the country's human rights situation"13.

Successivamente, in occasione dell'incontro del Presidente della Repubblica Popolare con il sindaco Albertini a Palazzo Marino, i quotidiani del 25 marzo hanno riportato, tutti, quanto segue: "Albertini nel discorso di benvenuto ha anche sollevato il problema dei diritti umani... E Jiang Zemin ha risposto: 'Nel 1985 quando ero sindaco di Shanghai ho dovuto provvedere alle necessità della vita - abiti, cibo, abitazione e trasporti - di 12 milioni di persone. Dopo essere arrivato al Comitato Centrale ciò a cui ho dovuto pensare sono state le necessità della vita di un miliardo e duecento milioni di persone: questo è il problema del diritto all'esistenza del popolo cinese. Quando ho esposto questa questione a numerosi Capi di Stato ho sempre sottolineato che garantire 'cibo a sazietà e abiti per coprirsi' non è importante solo per la stabilità della Cina ma è anche un enorme contributo alla stabilità mondiale. La nostra generazione ha subìto ogni sorta di sofferenze, siamo passati attraverso la guerra contro il Giappone, abbiamo portato avanti la lotta contro il potere reazionario del Guomindang, abbiamo ottenuto la democrazia e l'indipendenza, e ciò significa aver ottenuto i "diritti umani". Noi ora stiamo consolidando la costruzione del sistema democratico e negli ultimi tempi abbiamo affrontato anche una revisione della nostra Costituzione, e vogliamo arrivare ad una Carta costituzionale che ci consenta di governare il paese attraverso le leggi. E questo vuol dire mettere in pratica la democrazia e il diritto. Noi riconosciamo i principi generali dei diritti umani, ma bisogna anche prendere in considerazione le situazioni oggettive di ogni Paese. Dicendo ciò spero di essere riuscito a dare un ulteriore contributo ad una maggiore comprensione tra i nostri due Paesi"14.

La notizia dell'attacco NATO al Kosovo è giunta improvvisa, nel corso del banchetto offerto alla delegazione cinese dal Presidente della Regione Lombardia Formigoni la sera del 24 marzo. Jiang Zemin, mentre leggeva il testo del discorso ufficiale di ringraziamento nei confronti delle autorità italiane, è stato interrotto da un membro della sua Segreteria, che gli ha consegnato un messaggio scritto e che egli ha immediatamente pronunciato: "Nel corso di questo gioioso banchetto ho appreso la notizia dell'attacco aereo al Kosovo. Mi sento preoccupato ed in ansia. Un problema interno come quello del Kosovo è impossibile da risolvere ricorrendo alle armi, può solo complicare e rendere più turbolenta la situazione della regione. Ancora più infausto è il fatto che molte persone comuni ed innocenti subiranno gravissime perdite, sia in termini di vite che di beni. Il governo cinese ha sempre sostenuto che il problema del Kosovo si debba risolvere politicamente. Noi lanciamo un appello perché sia immediatamente sospeso l'attacco aereo, in modo che la questione Kosovo rientri nei binari di una soluzione politica"15.

Al termine della visita in Europa della delegazione di Stato Cinese, il China Daily ha pubblicato, il 31 marzo, un breve ma riassuntivo articolo, dove si evidenzia che il viaggio di undici giorni in Europa del Presidente Jiang è stato di grande importanza nel rafforzare la cooperazione politica, economica, commerciale e culturale tra la Cina e l'Europa, e come, in particolare, la visita in Italia, a soli nove mesi da quella della controparte italiana in Cina, stia ad indicare le amichevoli relazioni tra i due paesi16.

MONDO CINESE N. 100, GENNAIO 1999

Note

1 Questi i principali membri della delegazione riportati da tutti i giornali, fra cui il Renmin Ribao e il Guangming Ribao del 21 marzo.
2 "Tre Paesi, Italia, Svizzera e Austria, attendono la visita del Presidente Jiang (Yi Rui Ao san guo qidai Jiang zhuxi fangwen), Xinhua e Renmin Ribao, 20/3/99, p. 3.
3 "Wenming guguo de qidai - Yi ge jie dui jiang zhuxi fangwen jiyu houwang", Renmin Ribao, 19/3/99, p. 6.
4 Renmin Ribao, 23/3/99, p. 1: "Nell'incontro fra i Presidenti Jiang e Scalfaro le due parti hanno scambiato opinioni riguardo lo sviluppo dei rapporti tra i due paesi e i problemi internazionali di comune interesse"Jiang zhuxi tong Sikaerfaluo zongtong huitan shuangfang jiu fazhan Zhong Yi liang guo guanxi he gongtong guanxin de guoji wenti jiaohuan le yijian),.
5 Guangming Ribao, 25/03/99, p. 4: "I media di informazione italiani fanno una grande valutazione della visita del Presidente Jiang in Italia" (Yidali xinwen meiti gaodu pingjia Jiang zhuxi fang Yi"); China Daily, 26/03/99: "Jiang's visit hailed by Italian news media". In entrambi gli articoli vengono riportate le notizie salienti pubblicate dai principali quotidiani italiani, compreso il Xin Hua Shibao (La Nuova Cina), giornale edito dalla comunità cinese in Italia.
6 "Zhong Yi jingmao hezuo zhuanli", Jingji Ribao, 23/3/99, supplemento B1.
7 Jingji Ribao, 23/3/99, supplemento B1: "Si rafforza la cooperazione amichevole tra Italia e Cina" (Jiaqiang Yi Zhong youhao hezuo).
8 "Jiang zhuxi Milan yi ri" Renmin Ribao , 26/03/99, p. 3.
9 China Daily, 23/3/99, autore: Qu Yingpu.
10 A proposito delle relazioni tra Cina e Vaticano, cfr. l'articolo di Alessandra Stanley, "Vatican to 'modify' relations with Taiwan", in Herald Tribune, 23/3/99.
11 Va ricordato che la Segreteria del Presidente del Consiglio ha presentato una nota di protesta nei confronti dei mass media cinesi per non aver divulgato integralmente il discorso di D'Alema. Nessun commento ufficiale da parte cinese.
12 Renmin Ribao, 21/3/99, p. 4: "Il Presidente della Repubblica e il Presidente del Consiglio italiani, nel ricevere i giornalisti cinesi, hanno dichiarato che la visita in Italia del Presidente Jiang ha un grande significato" (Yi zongtong zongli jieshou Zhongguo jizhe shi biaoshi Jiang zhuxi fang Yi yiyi zhongda).
13 "Condifions vital to build Vatican relations", China Daily, 23/3/99, autore: Xiao Qu.
14 Renmin Ribao, 25/03/99, p. 1: "Il Presidente Jiang Zemin è giunto in visita a Milano. Il Presidente Jiang, nel corso del ricevimento ufficiale tenuto dal sindaco di Milano, parlando del problema dei diritti umani, ha dichiarato che noi riconosciamo i principi comuni dei diritti umani, ma bisogna anche prendere in considerazione le situazioni oggettive di ogni Paese" (Jiang Zemin zhuxi di Milan canguan fangwen. Jiang zhuxi zai Milan shizhang juxing de huanying yishishang tandao renquan wenti shi zhichu, women chengren renquan de putong yuanze, dan ye bixu kaolu ge guo de juti qingkuang).
15 Renmin Ribao, 25/3/99, p. 1: "Il Presidente Jiang Zemin parla della questione Kosovo. Il governo cinese ha sempre sostenuto di risolvere politicamente la questione Kosowo" (Jiang Zemin zhuxi tan Kesuowo wenti. Zhongguo zhengfu yiguan zhuzhang zhengzhi jiejue Kesuowo wenti).
16 "Jiang's trip bolsters relations with Europe ", China Daily, 31/3/99.

 

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