PAOLO SANTANGELO: Storia del pensiero cinese, Tascabili Economici Newton, Roma, 1995, pp. 98, Lire 1000.
Il professor Santangelo continua a cimentarsi con le esigenze dello spazio. La sua collaborazione alla serie di volumetti editi dalla Newton Compton, che in una enciclopedia tascabile sintetizzano argomenti del sapere umano, ciascuno in non più di cento pagine e per sole mille lire, continua con questa
Storia del pensiero cinese che fa seguito alla Storia della Cina, già recensita in questa rivista. Sintetizzare in così ristretti limiti di spazio il pensiero cinese è impresa ardua e bisogna dire che Paolo Santangelo è riuscito nell'impresa. Naturalmente con tutti i limiti che derivano da quelle limitazioni.
Di fronte a queste esasperazioni della sintesi e della divulgazione non si sa che cosa pensare: da una parte è bene dare al pubblico delle informazioni di base, in dimensioni ridotte e a prezzo accessibile; dall'altra si corrono dei grossi rischi di facile generalizzazione, di incompletezza e qualche volta di errore. Tutto questo è stato evitato dall'Autore che ha dimostrato ancora una volta la sua bravura. Una abbondante bibliografia mette in grado il lettore di approfondire i singoli argomenti.
MAURIZIO SCARPARI (a cura di), Le fonti per lo studio della civiltà
cinese, Cafoscarina, Venezia, 1995, pp. 209, Lire 20000.
Si tratta degli Atti del Convegno "Le fonti per lo studio della civiltà cinese", organizzato dall'Associazione Italiana per gli Studi Cinesi (A.I.S.C.) e tenutosi a Napoli il 24-25 novembre 1993. Ogni due anni, l'Associazione che riunisce quasi tutti i sinologi italiani impegnati nel lavoro di insegnamento e di ricerca universitaria organizza dei convegni tematici che servono a fare il punto sullo stato degli studi in Italia e a dare la possibilità di fare conoscere le ricerche dei singoli ad un pubblico più vasto.
Il panorama che viene offerto da questo volume di Atti è quanto mai stimolante. Si va dalle fonti più antiche, quali le ossa per oracoli (Fracasso) e l'epigrafia (Lippiello, Scarpari), alle fonti sul tè (Ceresa), a quelle giudiziarie (Paderni), di archivi cinesi (Miranda) ed europei (Menegon) fino ai problemi delle fonti per l'alchimia (Paolillo, Esposito). Non mancano accenni ai problemi delle fonti per il lessico della tessitura (Malagò), dei giochi dei letterati (Casacchia), al cinema come fonte storica primaria (Stafutti), alla verifica delle fonti linguistiche (Abbiati). Conclude il volume un interessante saggio di Federico Greselin sull'informatica al servizio degli studi cinesi.
MAURIZIO SCARPARI, Avviamento allo studio del cinese classico, Cafoscarina, Venezia, pp. 200, Lire 28000.
Da tempo si avvertiva l'esigenza di un manuale che consentisse agli studenti di cimentarsi nello studio del cinese classico. Maurizio Scarpari aveva già cercato di colmare questa lacuna alcuni anni fa con il suo
Corso Introduttivo alla Lingua Cinese Classica, pubblicato anch'esso dalla Cafoscarina. Ora, raggiunta maggiore maturità scientifica e forte di pluriennale esperienza didattica, egli completa l'opera (semmai un'opera dell'ingegno può essere completata!) con questo manuale che si rivelerà senz'altro utile a docenti e studenti.
L'opera si segnala per la chiarezza dell'esposizione: la prima parte è una vera e propria grammatica del cinese classico, in forma semplice ma scientificamente corretta dove è da segnalare l'accuratezza delle traslitterazioni, complete di indicazioni dei toni. Segue poi una antologia, pregevole per l'oculata scelta dei passi proposti.
MONDO CINESE N. 90, SETTEMBRE-DICEMBRE
1995