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RAPPORTI

Il XXXIV Convegno dell'Associazione europea di studi cinesi (E.A.C.S.)

di Marina Miranda

Praga, 29 agosto -1 settembre 1994

La consueta riunione biennale dell'Associazione Europea di Studi Cinesi (E.A.C.S.) si è tenuta quest'anno a Praga, dal 29 agosto al 1 settembre. Questo convegno è stato caratterizzato, in modo ancora più significativo di quelli precedenti, da una maggiore presenza di giovani ricercatori provenienti dalle principali università, anche dell'est europeo e americane, mentre minore è stata, invece, la partecipazione di accademici di più vecchia fama.

Dagli atenei italiani, in generale, l'affluenza di docenti e studiosi è stata più scarsa rispetto alle precedenti conferenze; tra gli italiani erano presenti i prof.ri Bertuccioli, Lanciotti, Collotti Pischel e, tra quelli stranieri, i prof.ri Zürcher, Bastid-Bruguière, Hook e Van der Sprenkel. Leggermente più alta è stata, invece, la partecipazione degli studenti italiani, provenienti soprattutto dalle università di Roma e di Venezia.

Per questo convegno è stato scelto il tema del regionalismo e delle peculiarità locali, come particolare prospettiva da cui esaminare i fenomeni storici, politici, economici, filosofici, letterari e artistici della civiltà cinese. Gli interventi sono stati numerosi anche questa volta, come si è già verificato nel corso degli ultimi convegni dell'E.A.C.S.: più di un centinaio in origine, essi hanno subito molte cancellazioni e alcune variazioni dell'ultima ora. Le diverse comunicazioni sono state articolate nel corso di più sessioni in contemporanea, che hanno privilegiato le problematiche storiche, economiche, filosofiche, artistiche e soprattutto letterarie.

Infatti agli aspetti letterari e linguistici è stata dedicata la maggior parte delle sessioni in programma: due alla linguistica, due alla letteraturra moderna degli anni '20-'30, una a quella contemporanea, una ai classici e i loro commentari, una ancora al romanzo, alla poesia e all'insegnamento della lingua moderna. In quest'ambito sono stati presentati i risultati del progetto di ricerca dell'Università svedese di Lund, in base al quale, in soli quattro anni, sono state realizzate la versione informatica e quella stampata del dizionario cinese-svedese. Tra i relatori italiani, la Dr.sa Bujatti ha parlato delle rievocazioni del proprio luogo natio contenute negli scritti di Lu Xun e il Dr. Ceresa delle opere sul tè di epoca Song.

Le quattro sessioni dedicate alla storia e alla storiografia hanno analizzato soprattutto il fenomeno del regionalismo durante il periodo repubblicano e i rapporti con le popolazioni non-Han durante quello imperiale. La maggior parte delle comunicazioni presentate nei tre spazi relativi all'economia contemporanea ha trattato principalmente dei problemi riguardanti l'introduzione dei meccanismi di mercato nel sistema economico e dello scenario politico ipotizzabile dopo la scomparsa di Deng Xiaoping, senza tralasciare i delicati aspetti sociali connessi alle riforme stesse.

Particolarmente interessanti sono stati i contributi di B. Talas dell'Università di Budapest, di T. Cannon dell'Università di Greenwich, Londra e quelli degli studiosi russi che hanno messo in relazione la situazione cinese con quella dell'ex-Unione Sovietica, tra i quali E. Pivovarova, A. Ostrovski e M. Solntseva dell'Accademia delle Scienze di Mosca.

Relazioni particolarmente stimolanti sono state presentate nella sessione dedicata alle sette religiose, tra cui quella di P. Bumbacher dell'Università di Edimburgo sul taoismo del Maoshan, quella di V. Georgieva dell'Università di Leiden sulla letteratura buddista del periodo Tang e delle Sei Dinastie e quello di P. Clart dell'Università British Columbia di Vancouver sull'organizzazione delle sette religiose a Taiwan. Di argomento religioso è stata anche la comunicazione di K. Ruitenbeek del Rijksmuseum di Amsterdam, sui dipinti raffiguranti la divinità Mazu conservati nello stesso museo.

Per quanto riguarda l'organizzazione del convegno, poco equilibrato si è rivelato il rapporto tra servizi offerti e ammontare della quota partecipativa richiesta. Ciò è stato, però, compensato dal calore umano e dalla disponibilità del corpo docente della Charles University, tra cui Lucie Borrotova e Olga Lomova. Oltre alla collezione di porcellane cinesi del Museo Nazionale di Praga, è stato possibile visitare la Biblioteca Lu Xun e quella del Dipartimento di Studi Orientali, quest'ultima ormai poco curata, a causa delle difficoltà finanziarie in cui versano le istituzioni accademiche della Repubblica Ceca.

Piacevole è stata inoltre la visita guidata all'incantevole castello di Libéchov, dove è esposta la ricca e varia collezione di antichità orientali del Museo Nàprstek.

Infine, nel corso dei lavori, si sono svolte le consuete elezioni del Comitato Direttivo dell'E.A.C.S., cui sono stati confermati, come membri italiani, i prof.ri Lanciotti e Santangelo.

MONDO CINESE N. 88, GENNAIO-APRILE 1995

 

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