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La fantascienza cinese - Origini e sviluppo

di Daniela Petroni

La nascita e lo sviluppo della fantascienza cinese sono legati a due componenti fondamentali: i mondi fantastici della tradizione mitologico-meravigliosa cinese e la fantascienza straniera come elemento innovativo esterno.

Per spiegare le origini della fantascienza cinese, infatti, bisogna ripercorrere il sentiero tracciato dai miti e imboccare, poi, il percorso dei racconti meravigliosi, delle storie sul soprannaturale e sui prodigi, giungendo, attraverso la strada del tempo e dello sviluppo della scienza, alla dimensione del fantascientifico.

Nei primi testi storici dell'antica Cina troviamo i racconti mitologici che diventeranno le fonti delle successive opere letterarie e dei moderni racconti di fantascienza1 . Dall'uovo cosmogonico di Pan Gu2 ai nove soli spenti dalle frecce di Hou Yi3 è tutto un susseguirsi di riferimenti alla relazione tra l'uomo e lo spazio, l'universo, i misteri della natura. Proprio nella letteratura mitologica si rinviene la prima descrizione di un viaggio nello spazio: Chang E, non resistendo alla tentazione di diventare immortale, beve l'elisir di lunga vita destinato a suo marito e vola per sempre sulla luna4 .
Mostri, spettri, elfi, demoni ed esseri dai poteri magici danno vita, sin dai tempi più antichi, ad un vero e proprio filone del soprannaturale. Potremmo definirli gli extraterrestri del passato.

L'incontro-scontro con il diverso, con lo sconosciuto, diventa un tema amato o odiato, un tema per letteratura di basso rango che riscuote comunque un grosso seguito di lettori.

I Taoisti, al contrario dei sostenitori del confucianesimo, mostrano un profondo interesse per tutto ciò che riguarda i misteri della natura, per il meraviglioso, per tutto ciò che è frutto dell'immaginazione. E, infatti, è proprio in Liezi (300 a. C. circa) che emergono temi di grande interesse per la letteratura di fantascienza: viaggi nello spazio, come quello del Re Mu di Zhou5 , e addirittura robot come quello costruito da Yanshi, un artigiano che crea una marionetta capace di cantare e ballare6 .

Altri racconti sui prototipi dei robot li troviamo in alcuni registri storici come il Chaoye Qianzai (Registro Completo della Corte e dei Cittadini) (VII sec.) in cui sono contenuti ben due racconti con protagonisti-robot: un robot-monaco, che chiede l'elemosina, e un robot-ragazza che intrattiene un bevitore7 .

All'epoca Tang i racconti di avvenimenti strani e meravigliosi diventano più elaborati e viene loro dato un nome che li colloca all'interno di un genere a carattere popolare: chuanqi (narrazioni meravigliose).

Tra le numerose opere di letteratura fantastica prodotte nel corso dei secoli, spicca il popolare Xi You Ji (Viaggio in Occidente) di Wu Cheng’en (1500-1582 circa). A questo romanzo si ispireranno molti autori moderni, tra i quali ricordiamo Tong Enzheng, noto nel campo della fantascienza, che ne ha scritto una versione in chiave moderna dal titolo Xiyou Xinji (Nuovo Viaggio in Occidente).

In Cina la letteratura fantastica conosce periodi di splendore e di decadenza nel corso della storia, con l'alternarsi delle dinastie, con il mutare delle tendenze religiose, tuttavia le opere appartenenti a questo genere letterario sono oggi ancora vive nella cultura cinese, al punto da costituire un elemento fondamentale anche in un genere moderno come la fantascienza.

Le Prime Traduzioni

Agli inizi del nostro secolo alcuni intellettuali cinesi scoprirono la letteratura di fantascienza straniera e diedero inizio a una serie di traduzioni che furono pubblicate in cinese8 .

Liang Qichao (1873-1929) e Kang Youwei (1859-1927) sono tra i principali promotori di questa attività di traduzione. Nel 1892 venne pubblicata una delle prime traduzioni di fantascienza straniera: Looking Backward: A.D 2000-1887 (Guardando Indietro. 2000-1887) dello scrittore americano Edward Bellamy.

Ad essa fecero seguito le traduzioni delle opere di Jules Verne, il più importante punto di contatto tra fantascienza occidentale e lettore cinese9 . Il Giro del Mondo in Ottanta Giorni fu la sua prima novella ad essere introdotta in Cina. Tradotta e pubblicata nel 1900, venne seguita da numerose altre traduzioni di opere dello stesso autore come Il Capitano di Quindici Anni tradotta dallo stesso Liang Qichao nel 1903, Dalla Terra alla Luna, tradotta dal giapponese da Lu Xun nello stesso anno, Viaggio al Centro della Terra e poi, ancora, opere di altri scrittori occidentali come Il Mondo Perduto di Sir Arthur Conan Doyle, Viaggio nel XXI Secolo in un Sogno dell'olandese Duaskrotic.

I Primi Racconti di Fantascienza Cinese.

La letteratura di fantascienza cinese comincia nel 1904 con Yueqiu Zhimindi Xiaoshuo (Novella sulla Colonizzazione della Luna). La pubblicazione a puntate di questa novella ebbe inizio su Xiuxiang Xiaoshuo (Ritratti), una rivista letteraria famosa durante la dinastia Qing, ma non venne mai portata a termine, né verrà mai pubblicata per intero come libro10 .

Il nome dell'autore è tutt'ora sconosciuto; la sua vera identità si cela dietro lo pseudonimo di Huangjiang Diaosuo.

Yueqiu Zhimindi Xiaoshuo è la storia di un gruppo di terrestri che si stabilisce sulla luna, un tema che si riallaccia alla tradizione mitologica vedendo ripetere, in chiave moderna il viaggio e la colonizzazione della luna già intrapresi da Chang E.

Anche Lu Xun11 e Xu Nianci furono tra i primi autori di racconti di fantascienza cinese, ma anch'essi come molti altri loro colleghi, preferirono nascondersi dietro pseudonimi.

In questo primo periodo di sviluppo della letteratura di fantascienza, la pubblicazione di racconti cinesi sottoforma di traduzioni e non come lavori originali e il largo uso di pseudonimi, testimoniano il fatto che a questo nuovo genere non fosse ancora riconosciuta una sua dignità letteraria cosi come era già accaduto in passato con i racconti fantasy. Ma la spinta a sperimentare il nuovo, ad andare oltre i confini stabiliti dai canoni tradizionali anche a costo dell'anonimato era, evidentemente, più urgente di una fama acquisita entro quei canoni.

La Vecchia Cina e il suo sistema feudale traballavano sempre di più e sarà proprio questo insieme all'evento dell'aggressione giapponese il tema su cui faranno perno molti dei racconti scritti in quel periodo e in particolar modo due tra le prime e più significative novelle di fantascienza cinese: Mao Chengji (Città di Gatti)12 , una satira sulla Cina di allora, scritta dal famoso Lao She nel 1932 e Tieyu de Sai (Le Branchie del Pesce di Ferro), del 1941, in cui Xu Dishan sottolinea l'incapacità del governo cinese di liberare il paese dagli oppressori.

Sia Lao She che Xu Dishan scrissero racconti di fantascienza senza ancora essere coscienti di essere entrati nell'ambito di un nuovo genere letterario che avrebbe conosciuto ben presto maggiori sviluppi.
Gu Junzheng (1902 - ) fu il primo a scrivere racconti di fantascienza cinese, cosciente di agire nell'ambito di un nuovo genere letterario. Nella prefazione a Heping de Meng (Sogno di Pace) (1940), prima raccolta di racconti di fantascienza cinese, di cui lui stesso è autore, si fece promotore di questo genere e propose di seguire l'esempio dell'America dove esso è considerato pari a qualunque altro genere letterario.

Ci sono tre momenti importanti che rappresentano le fasi di maggiore sviluppo della fantascienza in Cina: il 1956-'57, il 1962-'63 e il 1976-'78. Tutti e tre coincidono con periodi di relativa tranquillità politica.
Gli anni Cinquanta segnano l'inizio di una nuova epoca: fondata la Repubblica Popolare Cinese, nasce il bisogno di costruire la cosiddetta Nuova Cina e nel 1955 il governo lancia lo slogan Marcia Verso la Scienza (Xiang Kexue Jinjun), ed è pronto a prendere esempio dall'esperienza dell'Unione Sovietica. Tutto ciò eserciterà un'influenza profonda sulla fantascienza cinese che in questi anni si rifà completamente al modello sovietico, acquisendone la forma, le tecniche, l'ideologia.

Un primo passo verso la legittimazione della fantascienza cinese è l'assegnazione di un nome: Kexue Huanxiang Xiaoshuo (Letteratura Scientifico-Fantastica), traduzione letterale del termine sovietico nauchno-khudozhestvennaya che significa Arte e Letteratura Scientifiche ed indica una forma di divulgazione scientifica originariamente indirizzata ai giovani.

Questo significa che anche la fantascienza cinese, in questo periodo, acquisisce una funzione divulgativa nel campo della scienza e tende, quindi ad enfatizzare gli aspetti scientifici a scapito di quelli fantastici. I racconti sono piuttosto brevi, con intrecci semplici e un linguaggio che può essere compreso dai bambini in modo da poter assolvere la sua funzione educativa dal punto di vista scientifico.

Durante questo primo periodo di fioritura della fantascienza cinese, Zheng Wenguang (1929 - ), che diventerà uno dei più noti scrittori in questo campo, dà il suo primo contributo scrivendo Cong Diqiu Dao Huoxing (Dalla Terra a Marte) nel 1954. È il primo racconto di fantascienza pubblicato sul Zhongguo Shaonian Bao (Quotidiano dei Giovani).

È in questo periodo che viene pubblicato un racconto che acquisterà grande popolarità in Cina e che conquisterà il primo premio per la Creazione Artistica e Letteraria per i Giovani: Shizong de Gege (Il Fratello Maggiore Scomparso), di Yu Zhi. L'autore racconta, con toni tragicomici, di un fratello maggiore che diventa più giovane del fratello minore a causa di un periodo di ibernazione involontaria in un congelatore.

I Primi Anni Sessanta e il Secondo Periodo di Fioritura della Fantascienza Cinese.

Durante il secondo periodo di fioritura della fantascienza cinese, che ruota intorno ai primi anni Sessanta, vengono prodotti dei lavori che dimostrano una maggiore maturità rispetto ai precedenti.

Tra le novelle più rappresentative ricordiamo Buke de Qiyu (Le Avventure del Cucciolo Buke) di Xiao Jiangheng (1931 - ), pubblicato nel 1962, e Guxia Miwu (Densa Nebbia nell'Antica Gola) di Tong Enzheng, che racconta di un archeologo che scopre le tracce dell'antica nazionalità Ba grazie a una spada di bronzo.

Si delineano sempre più chiaramente due dei tratti distintivi della fantascienza cinese: il patriottismo e la tendenza all'etnocentrismo. In molti racconti, infatti, la Cina viene presentata come l'unico paese in cui viene fatto un uso corretto e positivo delle invenzioni e delle scoperte scientifiche. Il patriottismo è il sentimento-guida degli scienziati cinesi il cui elevato senso morale è sempre in contrasto con la mancanza di scrupoli degli scienziati occidentali.

Tra il 1966 e il 1976 si ebbe in Cina quel periodo storico conosciuto con il nome di Rivoluzione Culturale: dieci anni di storia che hanno lasciato un marchio indelebile nelle coscienze dei cinesi, rintracciabile attraverso la letteratura e tutte le altre forme di espressione artistica di quel periodo e di quello che segue.

È il periodo delle persecuzioni e delle epurazioni negli ambienti artistici. L'espressione individuale è annullata, ingabbiata dall'ideologia di partito che definisce i modelli e stabilisce gli scopi dell'arte e della letteratura13 .

La letteratura di fantascienza e tutti gli altri generi letterari subiscono un duro colpo. Non c'è spazio per chi ha intenzione di dar voce alla fantasia, considerata un optional per borghesi, inutile per i fini dell'ideologia rivoluzionaria. L'unico racconto di fantascienza pubblicato in questo periodo è Qiyi de Dangao (Dolci Strani), una storia sul cibo sintetico derivato dalle proteine del petrolio, scritta da Ye Yonglie, che oggi è uno dei più conosciuti e amati scrittori di fantascienza in Cina14 .

La Seconda Campagna dei Cento Fiori e il Terzo Periodo di Fioritura della Fantascienza Cinese

Il 1976 segna la caduta della Banda dei Quattro. I perseguitati durante la Rivoluzione Culturale vengono riabilitati15 .

Nel 1978 viene lanciata la seconda campagna dei Cento Fiori e il 30 novembre del 1979, a Pechino durante il Quarto Congresso Nazionale degli Scrittori e degli Artisti, viene promessa una nuova epoca di libertà in campo artistico e letterario16 .

Questi eventi segnano il terzo momento di fioritura della fantascienza cinese; i racconti di questo periodo superano di gran lunga quelli precedenti, sia come quantità che come qualità. Grazie a una maggior complessità degli intrecci e a una certa profondità dei temi, essi rappresentano un nuovo capitolo per la fantascienza, che prende ora le distanze dalla limitante definizione che, in passato, l'aveva circoscritta alla ristretta sfera della letteratura per ragazzi.

Tre sono i lavori più rappresentativi di questi anni: Shanhudao Shang de Siguang (Raggio Mortale sull'Isola del Corallo) di Tong Enzheng, Feixiang Renmazuo (Volando Verso Sagittario) di Zheng Wenguang e Xiaolingtong Manyou Weilai (Il Piccolo Ben Informato Viaggia nel Futuro) di Ye Yonglie. Vinsero tutte dei premi letterari e Shanghudao Shang de Siguang divenne anche il primo film di fantascienza cinese.

Un racconto che destò l'attenzione di molti lettori stranieri è Kuayue Shidai de Feixing (Viaggio nel Tempo) di Yan Jiaqi (1942 -). Fa parte di quella che viene definita fantascienza sociale e racconta di un viaggio nella storia, in tre epoche diverse, alla ricerca della verità. Kuayue Shidai de Feixing fu tradotto in Francia, in Germania e in Giappone.

Un numero sempre crescente di autori diede il suo prezioso contributo allo sviluppo di questo genere, con nuovi racconti, novelle, film. Oltre ai nomi già citati, molti altri si fecero strada in questo campo, come Liu Xingshi professore di geologia a Chengdu, Wang Xiaoda, autore di Shenmi de Bo (L'Onda Misteriosa), nel 1980; Meng Weizai, autore della novella utopica Fangwen Shizong Zhe (Visita agli Scomparsi) che si ispira all'Incidente di Tiananmen nel 1976; Wei Yahua che scrive il controverso racconto Wenrou Zhixiang de Meng (Il Sogno Ideale della Tenerezza); Jin Tao di Yixian, nell'Anhui, Xiao Jiangheng che sottolinea l'importanza dell'aspetto fantastico.

Tra le raccolte e le antologie sono di particolare interesse Zhongguo Kehuan Xiaoshuo (Fantascienza Cinese), pubblicato da Rao Zhonghua, Kepu Zuojia Tan Chuanzuo (Discorsi degli Scrittori di Divulgazione Scientifica sulle Opere), Kexue Shenhua (Mitologia Scientifica), pubblicata nel 1979, raccoglie venti racconti scritti tra il 1976 e il 1979.

Un nuovo fatto interessante è la pubblicazione di testi che affrontano una discussione critica sui lavori prodotti tra la fine degli anni Settanta e i primi anni Ottanta. Tra di essi spicca senza rivali Lun Kexue Wenyi (Trattato sull'Arte e la Letteratura Scientifiche) pubblicato nel 1980. Ye Yonglie, autore del trattato, analizza gli aspetti e le caratteristiche della fantascienza cinese, ne spiega le origini e le influenze delle opere straniere17 .

Nel 1979 venne fondata l'Associazione per gli Scritti Creativi di Scienza Popolare Cinese alla quale aderirono quasi tutti gli scrittori di fantascienza, sottolineando il persistente legame tra la fantascienza cinese e la divulgazione scientifica.

La rapida crescita della fantascienza in questi anni è testimoniata anche dalla nascita di numerose riviste che contribuirono alla sua diffusione. Le più note sono Zhihuishu (L'Albero della Conoscenza) edito da Zheng Wenguang e pubblicato ogni due mesi, Kehuan Shijie (Il Mondo della Fantascienza), pubblicato a Pechino; Kehuan Haiyang (L'Oceano della Fantascienza) in cui compaiono racconti di fantascienza straniera e cinese, Kexue Xiaoshuo Yecong (Traduzioni di Fantascienza) nel Guangdong; Kexue Wenyi Yecong (Traduzioni di Arte e Letteratura Scientifiche) e Weilai (Futuro) a Nanchino; Women Ai Kexue (Noi Amiamo la Scienza), mensile giovanile pubblicato anche nel Xinjiang in edizione Uigura.

Anche molti giornali di ampia diffusione e influenti riviste letterarie come il Gongren Ribao (Il Giornale dei Lavoratori) e il Renmin Wenxue (La Letteratura del Popolo) a Pechino, il Wenhui Bao, lo Shanghai Wenxue (La Letteratura di Shanghai) e lo Shanghai Wanbao (Il Giornale della Sera di Shanghai) a Shanghai, lo Yangcheng Wanbao (Il Giornale della Sera di Canton) a Canton cominciarono a pubblicare racconti di fantascienza.

Nel 1979, presso il Dipartimento di Lingua Inglese dell'Istituto di Lingue Straniere di Shanghai, venne istituito il primo corso di fantascienza tenuto dal professor Philip Smith, docente dell'Università di Pittsburg. Questo consisteva nell'insegnamento della storia della fantascienza Inglese e Americana, attraverso la lettura di testi e la proiezione di film.

C'è un vero e proprio boom nel campo delle traduzioni di opere di fantascienza straniera.

Vengono fatte ristampe e nuove traduzioni, tra cui Opere Scelte di H.G. Wells in due volumi, Io Robot e Viaggio Allucinante di Isaac Asimov, I Ragazzi del Brasile di Ira Levin, Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo di Steven Spielberg, Star Trek di Gene Roddenberry, 2001: Odissea nello Spazio di Arthur C. Clarke, Lo Strano Caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde di Robert Louis Stevenson.

L'impatto dei primi film di fantascienza straniera sul pubblico cinese fu senza precedenti. Per la televisione vennero prodotti Zuihou Yige Aizheng Sizhe (L'Ultimo Uomo che Morì di Cancro) dall'omonimo racconto di Zhou Yongnian, Zhang Fengjiang e Jia Wangcheao; Yinxingre (L'Uomo Invisibile) tratto dal racconto di Wu Boze e Xiongmao Jihua (Progetto Panda) adattato dal racconto X-3 Anjian di Ye Yonglie. Molti altri racconti furono adattati per essere trasmessi a puntate alla radio.

Dopo che il professor Smith ebbe introdotto il primo corso di fantascienza all'Università di Shanghai, invitò Ye Yonglie a diventare membro della World Science Fiction, l'Associazione Internazionale di Fantascienza. Da allora anche altri scrittori cinesi come Zheng Wenguang, Liu Xingshi, Tong Enzheng ed altri, entrarono a far parte dell'Associazione, lanciando la letteratura di fantascienza sulla scena internazionale e stimolando l'interesse degli altri paesi ad esplorare questo nuovo mondo.

Nel 1980, dietro il suggerimento di Dan Fukami, presidente della JCSFRA (Japan Chinese Science Fiction Research Association), venne fondata l'Associazione Giapponese di Ricerca sulla Fantascienza Cinese con lo scopo di promuovere la raccolta e la traduzione di racconti di fantascienza cinese. Si innescò così finalmente il meccanismo inverso: la fantascienza cinese divenne l'oggetto delle traduzioni in altre lingue.

Nel 1986, nella Germania dell'Ovest, è stato pubblicato Fantascienza Cinese compilato e tradotto da Charlotte Dunsing con la collaborazione di Ye Yonglie; in Francia, nello stesso anno, uscì Ombre di Spie sull'Isola della Giada Verde, una raccolta tradotta da Huang Yok-soon; negli Stati Uniti I Fatti del Giovedì di Ye Yonglie, L'Impero Centrale di Tong Enzheng e Città di Gatti di Lao She, quest'ultimo tradotto anche in italiano.

Tuttavia, proprio quando la fantascienza cinese era in piena fioritura, le fu inferto un duro colpo. Nel 1983 ebbe inizio la campagna politica contro l'inquinamento spirituale. Venne colpito tutto ciò che aveva a che fare con l'individualismo, il modernismo, l'auto-espressione, la promiscuità sessuale e altri fattori considerati "nocivi"18 .

La letteratura di fantascienza diventò uno dei capri espiatori di questa campagna e le pubblicazioni vennero bloccate. La fantascienza venne ridotta al silenzio e sottoposta a dure critiche.
Durante i vari incontri tenuti a Pechino e a Shanghai le critiche più pesanti rivolte alla fantascienza furono di vario tipo, dall'impiego dell'immaginazione a scapito dell'aspetto scientifico, al fatto di promuovere una pseudoscienza che non si fonda su principi scientifici, dal fatto di dubitare del ruolo positivo della scienza e della tecnologia nel progresso dell'umanità, a quello di comunicare una visione pessimistica del futuro.

Fu duramente attaccato il racconto di Wei Yahua Wenrou Zhixiang de Meng, considerato cinico, sensuale e anti-socialista; furono attaccati Zhishi Qiguo (Mangia il Suo Frutto Amaro) ed Heiying di Ye Yonglie, accusati di diffondere l'egoismo e di mettere in cattiva luce il sistema politico cinese, negando i valori del socialismo19 .

La campagna politica contro l'inquinamento spirituale fu di breve durata, ma riuscì ugualmente a lasciare un segno profondo nella storia della fantascienza cinese. Molti scrittori abbandonarono questo genere letterario, diverse riviste scomparirono dalla scena. Quindi, con il tempo, la fantascienza cinese cominciò a riprendersi dal colpo infertogli.

Tra il 1987 e il 1988 apparvero sui più autorevoli giornali articoli che trattavano della questione della fantascienza in Cina. Sul Renmin Ribao vennero pubblicati due degli articoli più rappresentativi, uno di Tan Kai e l'altro di Jiang Yusheng, nei quali si analizzano le cause della bassa produzione di racconti di fantascienza negli ultimi anni.

Nel 1988 il futuro della fantascienza cinese si è fatto più promettente: l'Associazione degli Scrittori del Sichuan fonda il Comitato per la Fantascienza con Tong Enzheng come direttore. Obbiettivo principale di questo comitato è la promozione del legame tra i circoli letterari e quelli di divulgazione scientifica. Vengono finalmente riprese le pubblicazioni ed esce Shijie Kehuan Xiaoshuo Xiehui Zhongguo Huiyuan Zuopin Xuan (Raccolta di Opere Scelte dei Membri Cinesi della World Science Fiction), un'antologia edita da Liu Xingshi che comprende racconti scritti dai cinque maggiori scrittori di fantascienza in Cina.

Ciò che rende interessante la fantascienza cinese agli occhi del lettore occidentale è senza dubbio il profondo legame che essa intrattiene con la tradizione. In molti racconti, dietro al progresso scientifico e tecnologico si cela spesso l'antica saggezza degli antenati, dalle tecniche per sviluppare poteri paranormali, come il Qigong, alle antiche osservazioni astronomiche. I riferimenti a temi, luoghi e personaggi della letteratura cinese antica sono innumerevoli. Questo dimostra che la tradizione è talmente viva nella cultura cinese al punto da influenzare anche l'immaginazione dello scrittore di fantascienza, che è in genere più proiettato verso un futuro fondato sulle innovazioni tecnologiche e scientifiche che non legato alle tradizioni del passato. Così, anche nell'immaginare un futuro che verrà fra 50.000 anni, uno scrittore contemporaneo come Zhang Lie descrive una società ideale che si fonda sull'antichissima pratica del Qigong.

MONDO CINESE N. 87, SETTEMBRE-DICEMBRE 1994

Note

1 Cfr. Ding Wangdao, ed., Zhongguo Shenhua li Zhiguai Xiaoshuo Yibai Pian, Beijing, Zhongguo Duiwai Fanyi Chubangongsi, 1991, pp. 8-9
2  Cfr. Vinello Giovanni, Pan Gu: per lo Studio del Tema Mitico dell'Uovo Cosmico e dell'Uomo Cosmico nell'Area Sino-tibetana, in Cina, 19, 1984, pp. 7-27
3  Cfr. AA.VV., Zhongguo Shenhua Gushi Daquan, vol. 4, Hangzhou, Zhejiang, Shaonian Ertong Chubanshe, 1990, pp. 153-162
4  Cfr. Ding Wangdao, ed., op. cit., pp. 48-49
5  Cfr. Graham A.C., trad. di, The Book of Lieh-tzu, London, Butler & Tanner, 1960, pp. 58-73
6  Cfr. Graham A. C., op. cit., pp. 92-117
7  Cfr. Wu Dingbo-Murphy P. D., eds., Science Fiction From China, New York Praeger, 1989, pp. xii
8  Cfr. Wu Dingbo-Murphy P.D. eds., op. cit., pp.xiii
9  Cfr. Ye Yonglie, ed., Zhongguo Kexue Huanxiang Xiaoshuo Xuan, Shenyang, Liaoning Renmin Chubanshe, 1982
10   Cfr. Ye Yonglie, The Development of SF in China, in Foundation, n. 34, Autumn, 1985 pp. 57
11  Nel 1963 fu ripescato un inedito intitolato Zao Ren Shu (La Tecnica per Creare gli Uomini), pubblicato nel 1905 su Nüzi Shijie (Il Mondo delle Donne), rivista fondata a Shanghai nel 1905. Per l'attribuzione all'autore vedi Wenxue Pinlun, n. 3, 1963, pp. 90-92
12  Cfr. Lao She Città di Gatti, Garzanti, 1986. Traduzione dal cinese e postfazione di Edoardo Mori.
13  Cfr. Barmè G.-Lee B., eds. & transl., The Wounded. New Stories of the Cultural Revolution '77-'78, Hong Kong, Joint Publishing Co., 1979, pp. 1-7; vedi anche Mao Zedong, Discorsi sulla Conferenza di Yenan sulla Letteratura e l'Arte, in Opere Scelte, vol. III, Pechino, Casa Editrice in Lingue Estere, 1973
14  Cfr. Barron Neil, ed., op. cit., pp. 501
15  Cfr. Chevrier Yves, Mao Zedong e la Rivoluzione Cinese, Firenze, Giunti G. Ed., 1993, pp. 141-154
16  Cfr. Wu Dingbo-Murphy P.D., eds., Op. cit., pp. xx
17   Cfr. Ye Yonglie, Lun Kexue Wenyi, Beijing, Kexue Puji Chubanshe, 1980
18  Cfr. Wu Dingbo-Murphy P.D., eds., op. cit., pp. xxxii
19  Cfr. Wu Dingbo-Murphy P.D., eds., op. cit., pp. xxxii-xxxiii

 

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