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RAPPORTI

L'introduzione della cultura umanistica europea in Cina

di Marina Miranda

Tema del Seminario, che si è svolto a Roma dal 25 al 27 ottobre 1993, è stato quello dell'introduzione della cultura umanistica europea in Cina da parte dei missionari gesuiti, nei secoli XVII e XVIII.

Il Seminario ha fatto seguito ad una iniziativa analoga promossa dal Collège de France nell'ottobre del '91, nel quadro del progetto "Europe in China: scientific, religious and cultural interactions during the XVIIth and XVIIIth Centuries". Tale ricerca si propone di esaminare la ricchissima documentazione esistente nelle biblioteche e negli archivi europei, relativa alla storia dei rapporti sino-europei nei secoli XVII e XVIII, quando i missionari, soprattutto gesuiti, furono particolarmente attivi in Cina. Di questo programma si sono fatti promotori i prof.ri G. Bertuccioli e P. Corradini in occasione del XXXI Congresso dell'Associazione Europea di Studi Cinesi, a Weimar, nel settembre '88. La proposta incontrò un'accoglienza così favorevole da parte dei sinologi presenti da promuovere l'istituzione di centri di raccolta di manoscritti e documenti a Parigi, Leida e Lovanio (Leuven-Louvain).

L'incontro-seminario organizzato quest'anno dal prof. G. Bertuccioli, si è svolto in ciascuna delle tre istituzioni che hanno appoggiato finanziariamente l'iniziativa, unitamente al Consiglio Nazionale delle Ricerche: l'Università di Roma "La Sapienza", l'Università Gregoriana e l'Istituto per il Medio ed Estremo Oriente.

Vi hanno partecipato i maggiori studiosi europei e d'oltre oceano. Dei docenti italiani vi hanno preso parte i prof.ri Corradini, Gnoli, Petech e Santangelo. Le relazioni che hanno illustrato i diversi aspetti dell'opera dei gesuiti, da quelli filosofici e religiosi, a quelli scientifici e letterari, sono state tutte particolarmente interessanti e importanti.

La relazione del prof. Zürcher si è basata su di uno scritto del gesuita Vagnoni, di particolare pregio letterario perchè ricco di citazioni tratte dal mondo classico. Nel suo intervento il prof. Schipper ha analizzato, mettendoli in relazione con quelli occidentali, i riti cinesi, dei quali gli stessi gesuiti non avevano una profonda conoscenza.

Il prof. Mungello ha trattato dell'influenza della cultura umanistica occidentale sull'opera del letterato Shang Hujing, di epoca Ming. Padre Witek, della Compagnia di Gesù, ha parlato invece delle convinzioni teologiche che erano alla base delle opere di Ricci e degli altri missionari nei secoli XVII e XVIII. Un altro gesuita, Padre Shih, ha discusso dei problemi lessicali riguardanti la traduzione di termini teologici.

Il prof. Lackner ha esaminato criticamente il Trattato sulla Memoria e le tecniche mnemoniche presentate da Ricci. Dell'annoso problema circa la presunta arretratezza delle conoscenze scientifiche occidentali introdotte dai gesuiti ha parlato il prof. Libbrecht, basandosi sull'opera di Verbiest. Di quest'ultimo gesuita e delle sue concezioni in campo astronomico ha trattato anche la dr.sa Moortgat. Di problemi scientifici ha discusso anche la dr.sa Jami, concentrandosi sull'insegnamento della geometria euclidea in Cina negli anni 1607-1723.

Tra i relatori italiani, il prof. Bertuccioli ha presentato le sue traduzioni delle opere di Martino Martini come il De Amicitia. Il dr. Masini ha analizzato i problemi linguistici legati ai primi tentativi di compilazione di un dizionario da parte dei gesuiti, in particolare di Trigault. Il dr. Iannaccone ha discusso del fenomeno dei terremoti, in un primo momento presentato ai cinesi secondo la concezione medievale, come segno dell'ira divina e successivamente su basi scientifiche.

La dr.sa Rossi ha presentato la traduzione di alcuni capitoli dell'opera geografica di Aleni. Chi scrive ha parlato dell'atteggiamento di Ricci nei confronti del taoismo e del suo presunto incontro con il 50° Maestro del Cielo taoista.

Al termine dell'ultima seduta, alla Biblioteca Nazionale, la dr.sa Battaglini ha illustrato le opere più rappresentative del fondo cinese di cui è curatrice, distribuendo il catalogo dei manoscritti appartenenti a tale raccolta da lei compilato.

MONDO CINESE N. 85, GENNAIO-APRILE 1994

 

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