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frecciablu.gif (887 byte) Punti di interesse
Nanjing
Suzhou
Wuxi
Yangzhou
Zhenjiang

 

Confina con le province dello Shandong, Anhui, Zhejiang e con la municipalità di Shanghai.

La presenza dei vari laghi (Hongze, Gaobao, Taihu), di fiumi e di canali (Gran canale imperiale) costruiti dall'uomo, ha dato a questa provincia la definizione di "Paese dell'acqua".
È la provincia cinese più densamente popolata e molto fertile. Per secoli, centro economico della Cina, con notevole produzione agricola, commerciale e con grandi città.

Risorse
Riso, grano, seta, cotone.

Capoluogo

Nanjing (Nanchino) : è posta sulla riva meridionale dello Yangzi. Importante centro economico e culturale (sede di istituti e di università).

Il suo nome significa « Capitale del sud ». È stata più volte capitale del Paese: durante le dinastie del Sud (229-589) e dei Tang meridionali (937-975). L'imperatore Zhu Yuanzhang spostò la capitale da Dadu (Beijing) a Nanjing, che fu così la prima sede della corte Ming (1368-1421). Come capitale ebbe anche il nome di Tianjing (Capitale celeste), del regno creato dai rivoluzionari Taiping dal 1853 al 1864. Divenne nuovamente capitale sotto il governo nazionalista di Jiang jieshi (Chiang Kai-shek) dal 1931 al 1939.

Con il trattato di Nanjing (1842), firmato con l'Inghilterra e che rese la città porto aperto, si intensificò lo sviluppo industriale (tessili, fertilizzanti, elettronica).

La città si estende dalle rive del fiume Yangzi al lago Xuanwu e alle rive del fiume Qinhuai. Si entra nella città attraverso l'antica Porta Yifeng, percorrendo il lungo viale dedicato a Sun Yatsen. Verso il centro, vi è una antica Residenza Taiping, nella quale sono stati trovati affreschi dell'epoca dei Taiping. A nord-est si estende il lago Xuanwu, nel quale ci sono le 5 isole che portano il nome dei 5 continenti; sull'isola più grande vi è il giardino zoologico. Nel quartiere Xinjiekou vi è l'antica sede del governo del Guomindang e una statua di Sun Yatsen. Nell'antico "Palazzo del re dell'est" è stato allestito il Museo dei Taiping, che conserva documenti degli eventi politici e militari di quest'epoca (1848-1864). Nel quartiere est si trovano dei resti di una costruzione chiamata Palazzo Ming costituiti da basi di colonne e da una porta a 5 archi. Vicino, si trova il Museo della Provincia del Jiangsu: documenti, sculture, decorazioni tombali testimoniano lo sviluppo della civiltà cinese. È diviso in 4 parti. L'uomo di giada costituisce indubbiamente uno dei più rari pezzi del museo. Il corpo di questo funzionario venne ritrovato in perfetto stato di conservazione nel 1970 a Suzhou. Riproducendo la forma del corpo umano, questo vestito è composto da 2.000 rettangoli di giada, cuciti tra di loro ai quattro angoli con dei fili d'argento che raggiungono un peso di 800 grammi. Questo abito di giada era riservato esclusivamente agli imperatori Han ed ai nobili di alto rango. La gerarchia esigeva che venisse cucito con fili d'oro, d'argento o di bronzo, seguendo il rango del defunto: l'oro per il re ed i più alti dignitari, l'argento per i ministri ed il bronzo per gli artistocratici.

La Yuhuatai (Terrazza della pioggia di fiori), è un antico luogo di pellegrinaggio buddhista; qui una volta si ergeva la famosa Pagoda di porcellana, oggi rimane solo la cupola in bronzo della pagoda, rovesciata per terra ed usata come vasca. Circa 100.000 comunisti vennero fucilati dalle forze del Guomindang dal 1927 al 1929 in questo luogo, oggi diventato un sacrario.

Uscendo dalla città, e dirigendosi verso le Colline dell'est, conosciute sotto il nome di Zijinshan (Colline di porpora e oro) si arriva al Mausoleo dell'imperatore Hongwu. La Via Sacra, che precede il Mausoleo, richiama quella delle tombe Ming di Beijing: coppie di statue di pietra, in posizione simmetrica, sono poste ai lati della via (larga poco più di 3 metri rispetto ai 10 metri di quella di Beijing). Queste statue sono meno elaborate di quelle di Beijing, sono servite tuttavia da modello alle stesse. Non resta praticamente più niente del Mausoleo, ad eccezione di qualche basamento di antiche costruzioni.

Il Mausoleo, costruito nel 1929 in onore di Sun Yatsen, primo Presidente provvisorio della Repubblica, eletto la prima volta proprio a Nanjing (1912), si trova alla periferia della città e copre un'area di 80.000 mq. Per raggiungerlo bisogna salire una lunga scalinata (392 gradini).

Lo Zijinshan (Osservatorio astronomico), lo si raggiunge uscendo dalla Porta Taiping, inerpicandosi sulla "Collina di porpora e oro". È uno dei più importanti della Cina. Comprende 6 cupole provviste di potenti telescopi, uno dei quali permette di seguire l'evoluzione dei satelliti. Dall'alto di una delle sue cupole si gode il panorama della città che, malgrado la sua estensione, sembra sparire nel verde. Un tempo Nanjing era ritenuta una delle città più calde della Cina (40° gradi in estate). Da quando è stata arricchita di molte piante, la temperatura si è sensibilmente abbassata in estate.

II Ponte in acciaio sullo Yangzi, disposto su due piani, consente il collegamento fra le rive opposte del fiume. Su quello inferiore, di 6772 m, vi passa la ferrovia. Quello superiore, di 4589 m, è per il traffico automobilistico. Costruito in nove anni, fu finito nel 1968. All'estremità del ponte s'elevano 4 torri, alte più di 70 m, con statue che raffigurano l'operaio, il contadino e il soldato. Questo ponte è il simbolo dell'autonomia e delle capacità cinesi che seppero progettarlo nuovamente dal punto in cui era stato abbandonato e completarlo nonostante la mancanza delle forniture, degli aiuti e dei tecnici russi.

Altri centri

Wuxi

Yangzhou: a nord dello Yangzi. È attraversata dal Gran Canale Imperiale. Ai tempi della dinastia Tang (618-907) era famosa per il suo commercio con Paesi stranieri e naturalmente per la sua ricchezza che da questi traffici ricavava. Attualmente Yangzhou è conosciuta per le sue bellezze naturali.

Marco Polo (1254-1324), giunto in Cina nel 1271 durante la dinastia Yuan (1270-1358), nel Milione parla di questa città come "grandissima e nobilissima che comanda su altre 27 città... famosa per il suo artigianato, armi,... con un gran numero di soldati accampati nei dintorni... ». Proprio qui - e non ad Hangzhou come molti scrivono -, Marco Polo esercitò per tre anni i poteri di funzionario imperiale per il mercato del sale (chi afferma invece: di governatore generale) . La nomina venne fatta dall'imperatore Shizu (Kubilai Kan) nel 1282.

Yangzhou raggiunse il massimo splendore sottio i Qing (1644-I911). Essa divenne non solo un ricercato centro turistico ma anche un Iuogo d'incontro di Ietterati, poeti, pittori.

Si è formato qui il gruppo di pittori "eretici" che invece di copiare i dipinti classici, come facevano tutti, diede vita ad uno stile insolito, meritandosi iI nome di "gli otto stravaganti di Yangzhou". Nel museo di Yangzhou vi sono circa un centinaio di Ioro dipinti.

Luoghi di interesse turistico

il Lianhuaqiao (Ponte dei fiori di Ioto): caratteristico per i cinque padiglioni che lo sovrastano come petali di un fiore di loto. Venne costruito nel 1755 sotto l'imperatore Qianlong;

il Tempio Fa Jing. Comprende diverse costruzioni: il mausoleo del monaco Jian Zhen; la sala Ping Shan, costruita dallo scrittore Ouyang Xiu; il parco Ping Shan che si estende attorno; il Geyuan (Giardino Ge): venne costruito sotto la dinastia Qing (1644-1911), su disegno di un famoso pittore paesaggista, Shi Tao, dall'architetto He Zhidiao, che era stato anche rappresentante del Governo cinese in Francia nel secolo XIX, dove aveva potuto ammirare i f amosi giardini alI'europea. II parco contiene quattro alture che nelle decorazioni rocciose, nelle piante e nei fiori rappresentano le quattro stagioni. Famoso è anche il corridoio a due piani che si snoda sinuosamente per 430 metri e porta alla sala da pranzo. Questo passaggio coperto è in realtà una biblioteca: infatti sulle pareti sono incastonate molte tavole di pietra sulle quali sono stati incisi brani di letteratura e di storia, tra i più belli del patrimonio culturale cinese. E anche una raccolta di stili di caratteri dei più famosi calligrafi;

la pagoda di pietra (dinastia Tang), la torre Wenchang (dinastia Ming), il padiglione Siwang (dinastia Song).

Da ricordare sono le famose Iacche di Yahgzhou, note già ai tempi dei Regni Combattenti.

Zhenjiang: posta quasi al centro della provincia dello Jiangsu, Zhenjiang è una città dalle origini antiche (sorta circa 2500 anni fa) in una posizione strategica. La città, all'incrocio dello Yangzi (Fiume Azzurro) e del Grande Canale Imperiale, ha tre lati protetti dalle colline. Quando Nanjing era capitale, Zhenjiang era conosciuta con il nome di Jingkou (Porta d'accesso alla capitale). Oltre ad essere un punto strategico di difesa per la capitale era, ed è tuttora, un luogo famoso per le sue bellezze naturali. Letterati, poeti, pittori, ministri, imperatori sono venuti ad ammirare ed hanno immortalato poi nelle loro opere, il paesaggioe i monumenti di questa città.

Marco Polo nel Milione la ricorda per il suo artigianato, per le sue sete favolose, per la sua natura.

Circa 1400 anni fa, l'imperatore Liang Wudi (dinastia Liang, una del periodo delle Sei Dinastie, 420-589), dopo essere salito sulla collina Beigu, affascinato dalla vista, scrisse sei caratteri che vennero incisi nella roccia: "Il panorama più bello sotto il cielo".

Zhenjiang è anche un importante porto fluviale ed è nota per il famoso aceto (non di vino ma di cereali fermentati), per le conserve sott'aceto e per la seta.

Luoghi di interesse turistico

Beigushan (Collina del Nord fortificato): sormontata da tre picchi, Ia collina raggiunge i 48 metri di altezza. Durante il Periodo dei Tre Regni (220-280) il re di Wu, Sun Quan, costruì parte della città proprio ai piedi del Beigushan, facendone la roccaforte della regione;

iI tempio Ganlu (Dolce rugiada);

Ia pagoda di ferro: accanto al Ganlu vi è una pagoda di ferro costruita nel 1078, al tempo della dinastia Song del Nord (960-1127). In origine aveva nove piani, poi i terremoti l'hanno danneggiata. Oggi è stata ricostruita ma ha solo cinque piani;

la torre Duojing (Diversi panorami) : la costruzione che si innalza sul colle ha due piani e si dice sia stata costruita per la moglie del re di Shu, Liu Bei. Per molti secoli fu il posto dove artisti e letterati andavano ad ammirare il panorama, a bere il vino cinese, a dipingere, a comporre poesie;

Jiaoshan (CoIIina di Jiao) : posta in mezzo al fiume, con i suoi 150 m d'altezza e 2000 m di circonferenza alla base, è Ia più grande delle tre colline. Il suo nome deriva dal letterato Jiao Guang, vissuto sotto gli Han Orientali, che qui aveva trovato un tranquillo rifugio per i suoi studi e Ie sue meditazioni. Jiao divenne famoso anche perché seppe rifiutare per ben tre voite l'invito dell'imperatore di andare a Corte come consigliere.

Su una rupe sono scolpiti due caratteri cinesi che danno un altro nome al colle: Fu Yu (Giada galleggiante): infatti questa è l'impressione che si ha guardando il colle da Iontano, tutto avvolto nel verde intenso dei pini e dei bambù; Dinghuisi (Tempio Dinghui) : importante monastero buddhista da dove, neI 753, partì il Gran Maestro Jian Zhen che fece conoscere in Giappone l'architettura, la scultura, la medicina cinese. Il monastero ospita una piccola comunità di monaci;

Jinshansi (Tempio della Montagna d'Oro): costruito sotto i Jin Orientali (317-420), è uno dei pochi templi rimasti di quest'epoca. La disposizione delle sue costruzioni su livelli differenti gli è valso Ia definizione di "tempio che avvolge la collina". Questo tempio piacque alla dinastia Qing che nel XVIII secolo ne fece ricostruire una esatta copia nella residenza estiva a Chengde. Purtroppo durante il periodo della rivoluzione culturale è stato molto danneggiato.

Al Jinshansi è associata una popolarissima leggenda portata sul palcoscenico dell'Opera di Pechino, "La fata del serpente bianco";

la pagoda Cishou (Gentilezza e Longevità): costruita in legno e mattoni, a forma ottagonale, innalza i suoi sette piani sulla cima del colle. È stata riprodotta in pitture, mosaici, affreschi, ultimo quello del nuovo aeroporto di Beijing che narra la storia del Serpente bianco;

la sorgente Zhongling: già conosciuta sotto i Tang come la "Prima sorgente sotto il Cíelo", era posta aI primo dei sette gradi in cui veniva classificata l'acqua per preparare il tè.

 


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