Alla periferia nordoccidentale della capitale si trova il palazzo d'Estate, Yiheyuan (giardino della Concordia). Si tratta del giardino imperiale cinese più grande e meglio conservato, uno stupendo esempio di giardinaggio classico. Il lago artificiale Kunming, la collina della Longevità, le varie colline artificiali, le sale, i padiglioni e i templi, benché costruiti secondo stili diversi, costituiscono un insieme molto armonioso. Vi è stato infatti realizzato appieno il cosiddetto «metodo del prestito», frequente nel giardinaggio cinese, che riesce a integrare perfettamente anche particolari paesaggistici non propriamente appartenenti al complesso. Ad esempio, lo Yuquanshan (collina della Sorgente di Giada), situato a ovest, con la sua pagoda, e il Xishan (collina dell'Ovest), che si rispecchiano nel lago Kunming, sembrano integrarsi perfettamente nel complesso. Per secoli e secoli questa zona è stata molto amata da tutti i sovrani. La prima pietra venne posta nel 1153 dall'imperatore della dinastia Jin, che fece creare il Jinshuiyuan (giardino delle Acque d'Oro). Sotto gli imperatori delle dinastie Yuan e Ming il parco fu ampliato; in particolare, durante l'epoca Yuan il lago venne ingrandito e reso più profondo, mentre sotto i Ming sorsero diversi padiglioni. Sotto l'imperatore Qianlong (173695) si effettuarono i lavori più costosi e il parco acquisì le sue attuali dimensioni, pari a 290 ettari, due terzi dei quali occupati dal lago Kunming.. A partire dal periodo Qianlong, il giardino venne chiamato Qingyyuan (giardino delle Limpide Onde) e, poiché la famiglia imperiale vi risiedeva solitamente durante i mesi estivi, assunse presto il nome di palazzo d'Estate.
Nel 1860 le truppe d'intervento anglofrancesi devastarono il complesso, che la vedova imperiale Cixi fece ricostruire nel 1888, coprendo le altissime spese con i fondi destinati alla marina cinese. Essa chiamò il complesso Yiheyuan e ne fece la propria residenza estiva. Nel 1900 il parco venne nuovamente saccheggiato dalle truppe straniere e dato alle fiamme, ma Cixi non esitò a farlo nuovamente ricostruire tre anni dopo, investendovi immense quantità di denaro. Dopo la caduta della dinastia Qing nel 1924 il palazzo d'Estate divenne parco pubblico, mentre dal 1949 fu oggetto di ampi e radicali lavori di ristrutturazione. Attualmente, il palazzo d'Estate è molto amato e frequentato da migliaia di visitatori. Tutto il complesso dello Yiheyuan è circondato da mura, in cui si aprono tre entrate: il portale ovest, quello nord e quello est. Da entrata principale funge ora il portale est, davanti al quale, tra le due scalinate, si trova una gigantesca lastra in pietra, chiamata la «pietra dei Draghi e delle Nuvole», che rappresenta appunto due draghi colti nell'atto di giocare con una perla. Dopo la distruzione dello Yuanmingyuan (giardino dello Splendore Rilucente), questa pietra ha ricevuto la sua collocazione attuale. Sopra l'entrata principale sono appesi i tre ideogrammi Yiheyuan 颐和园.
Dopo aver attraversato il primo cortile interno, si giunge al Renshoudian 仁寿殿 (sala della Benevolenza e della Longevità), dove la vedova imperiale Cixi soleva tenere le udienze. Il trono si trova tuttora al centro della sala, e dietro ad esso è collocato un paravento recante il simbolo shou, che significa «lunga vita»; durante le udienze, all'entrata della sala veniva appeso un sottile tendaggio, in modo che Cixi potesse vedere la folla adunata, senza venire a sua volta veduta. A nord del Renshoudian si trova il Deheyuan 德和园 (giardino dell'Armonia Virtuosa), ovvero il teatro del palazzo. Si racconta che, all'arrivo della vedova imperiale Cixi 慈禧 e in occasione dei suoi compleanni, vi si tenessero rappresentazioni di opere che potevano durare anche per diversi giorni. Il teatro è alto 21 m e dispone di palcoscenici su tre piani. Ciascuno presentava delle botole nel soffitto, attraverso le quali potevano apparire e scomparire gli interpreti di spiriti e divinità. In particolare, sotto il palcoscenico inferiore, lungo 17 m, si trovava una riserva idrica, grazie alla quale era possibile rappresentare anche giochi d'acqua. Questo palcoscenico inferiore viene tuttora utilizzato in particolari occasioni. Durante le rappresentazioni teatrali, Cixi sedeva nello Yiledian, sala collocata proprio di fronte al palcoscenico.
A sudovest del teatro, lungo la riva del lago, si trova lo Yulantang 玉澜堂 (palazzo delle Onde di Giada), che accoglieva originariamente la stanza da letto dell'imperatore Guangxu 光绪. Più tardi, l'infelice imperatore vi venne costretto agli arresti domiciliare per ordine di Cixi per ben dieci anni (18981908). Allorché, nel 1874, il figlio di Cixi mori di malattia, ella elesse imperatore il proprio nipote di soli quattro anni, continuando così a detenere la reggenza. Al volgere del XIX secolo, il giovane imperatore Guangxu aderì al programma riformistico degli intellettuali più progressisti, opponendosi quindi a Cixi e ai suoi consiglieri conservatori. Nel settembre del 1898, Guangxu incaricò segretamente il generale Yuan Shikai di assassinare il potente Rong Lu, un generale fedele alla vedova imperiale. Yuan Shikai promise di eseguire l'ordine, ma poi non ubbidì, preferendo informare subito Cixi del piano. Di conseguenza, Guangxu venne posto agli arresti domiciliare e molti sostenitori del movimento riformistico vennero eliminati.
Dalla sponda del lago si può godere una vista stupenda sul paesaggio circostante, sulla collina della Fonte di Giada e sulle colline dell'Ovest.
Proseguendo verso nord, si giunge alla Leshoutang 乐寿堂 (palazzo della Gioia e della Longevità) l'edificio centrale di tutto il complesso residenziale: qui Cixi risiedeva dal 1° aprile al 10 ottobre, secondo il calendario lunare, mentre durante i mesi invernali viveva nel Palazzo imperiale in città. La struttura e gli arredi di questo edificio ricordano infatti quelli del Gugong. Il paravento posto dietro al trono all'interno dell'edificio è decorato con un motivo raffigurante una moltitudine di uccelli nell'atto di rendere omaggio alla Fenice, regina degli uccelli e simbolo dell'imperatrice. Il palazzo è inoltre riccamente ornato con oggetti artistici in giada, corallo, avorio e perle. In una stanza posteriore si trova invece la camera da letto dell'imperatrice. I pranzi delle vedova imperiale Cixi comprendevano 128 portate ciascuno, corrispondenti a tre pasti giornalieri per circa cinquemila contadini. Davanti alla Leshoutang si trova un approdo, utilizzato da Cixi per i suoi spostamenti sul lago Kunming.
Una delle opere di maggior rilievo è il Changlang 长廊 (Lungo Corridoio), lungo 728 m, ai piedi del Wanshoushan 万寿山 (collina della Longevità). Questo camminamento si snoda dalla Yaoyuemen 邀月门 (portale che invita la Luna), a est, fino allo Shizhangting 石丈亭 (padiglione delle Iscrizioni su Pietra), a ovest, lungo la sponda settentrionale del lago. Venne creato nel 1750 sotto Qianlong e, come tutte le altre costruzioni, fini distrutto a causa di un incendio nel 1860, per essere inseguito ricostruito da Cixi. Si tratta di un corridoio al riparo dalla pioggia e dal sole, dove ci si può quindi rilassare in piena tranquillità. È senz'altro la più lunga galleria coperta esistente in un giardino cinese: a questo proposito, gli abitanti di Pechino dicono che una coppia di innamorati che si scambia le prime parole d'amore a una delle sue estremità, quando giunge all'altra sia già in grado dì fissare la data delle nozze. Il tetto poggia su 273 coppie di colonne, collegate da travi che, al pari di quelle che corrono lungo i due lati del soffitto, sono dipinte a colori molto vivaci. Si tratta di riproduzioni di famosi paesaggi cinesi, soprattutto scene di Hangzhou e rappresentazioni di uccelli, fiori ed episodi tratti da famosi racconti popolari. Nessuna di queste immagini ricorre una seconda volta, e le più belle si trovano nei quattro padiglioni che scandiscono la galleria (sono, in totale, oltre ottomila raffigurazioni). Una volta percorsa la prima metà di questo camminamento, si giunge a un portale d'onore o pailou, prospiciente la riva del lago, da cui ha inizio la salita al Wanshoushan (collina della Longevità). Questo nome fu scelto dall'imperatore Qianglong nel 1750, in occasione del sessantesimo genetliaco della madre.
Tra il pailou e la Paiyunmen 排云门(porta delle Nubi Ordinate) vi sono dei pini e dodici pietre dalle strane fogge provenienti dal Taihu, un lago nei pressi di Wuxi, che rappresentano gli animali del ciclo dei docici mesi.
Dietro la Paiyunmen, guardata da due leoni in bronzo, si trovano due sale: Yuhuadian e Yunjindian, rispettivamente sul lato est e ovest. Attraverso un secondo portale si giunge al Paiyundian 排云殿 (padiglione delle Nubi Ordinate), ai cui lati si aprono due sale, Fanghuidian e Zixiaodian. Al Paiyundian, che si erge su una terrazza ornata di balaustre marmoree, si accede salendo le scalinate poste su tre dei suoi lati. In questo edificio, la vedova imperiale riceveva dai funzionari le felicitazioni in occasione dei suoi compleanni. Vi si può tra l'altro ammirare un quadro a olio del 1903, opera dell'artista americano Hubert Vos, che la ritrae all'età di 69 anni. Due corridoi simmetrici si dipartono dai lati della sala e conducono verso il Dehuidian (padiglione della Luce Virtuosa); da qui una ripida scalinata porta al Foxiangge 佛香阁 (padiglione delle Fragranze del Buddha). Questo imponente complesso rappresenta una delle strutture architettoniche più straordinarie della residenza: su un gigantesco basamento in marmo, alto 20 m, si erge infatti un padiglione a pianta ottagonale alto 41 m, internamente sostenuto da quattro colonne in legno di chowku.
Dalla terrazza si domina tutto i parco. Negli edifici a est della collina abitava un tempo la famiglia imperiale, mentre oggi vi si trova una foresteria. A est del Foxiangge sorge il Zhuanluzang (deposito degli Scritti Buddhisti), un complesso al cui centro, su una terrazza, si trova una stele recante un'iscrizione dell'imperatore Qianglong: Wanshoushan, Kunminghu (collina della Longevità, lago Kunming) mentre sul retro si legge una relazione circa la creazione del lago. Sui due lati di questa stele si trovano due padiglioni, ciascuno dei quali contiene una pagoda in legno a pianta ottagonale, riproduzione di altrettante pagode esistenti nel tempio Fayun, a Hangzhou. A ovest del Foxiange, sorge il Baoyunge (padiglione delle Nubi Preziose), interamente in bronzo e chiamato quindi anche Tongting (padiglione di Bronzo), sul cui lato meridionale sono incisi i nomi degli artigiani cui si deve la sua costruzione. A nord del Foxiange, sulla sommità della collina della Longevità, si erge l'edificio a pianta quadrangolare Zhihuihat (mare della Perfetta Saggezza), un tempio ornato di mattonelle in ceramica gialle e verdi, nelle cui nicchie sono disposte statue del Buddha, per lo piú acefale in seguito ai diversi saccheggi subiti nel secolo scorso. All'interno dell'edificio si trova una statua dorata del Buddha assiso.
Se invece di salire sul Wanshoushan si procede lungo la galleria in direzione ovest, poco prima del suo termine ci si imbatte nel Tingliguan, un complesso che accoglie oggi il ristorante «Canto del rigogolo». Qui, la famiglia imperiale seguiva le opere teatrali e si soffermava ad ascoltare il canto del rigogolo. Nel cortile si può infatti ancora oggi vedere un doppio palcoscenico, sul cui piano inferiore sono ora sistemati i tavoli e le sedie del ristorante all'aperto. La lista delle vivande prevede cibi della cucina imperiale (particolarmente degni di nota quelli a base di pesce: chi lo desideri, può gustare un pranzo di numerose portate, completamente a base di pesce; poiché i pesci provengono dal lago Kunming, l'ospite potrà scegliere personalmente nel laghetto delle Carpe
l'esemplare preferito, che gli verrà subito preparato). Un'ulteriore attrazione del luogo è rappresentata dalla possibilità di farsi fotografare indossando antichi costumi cinesi. A nord del Tingliguan si trova il Huazhongyou, un padiglione a pianta ottagonale, dal cui piano superiore si può godere una vista meravigliosa.
All'estremità occidentale della galleria coperta si incontra la Shi fang (Nave di marmo) lunga 36 m, che presenta una base marmorea e una struttura in legno. In particolare, sotto l'imperatore Qianlong la base in marmo era stata concepita come imbarcadero e munita di una sovrastruttura lignea. Cixi fece aggiungere un altro piano in legno e fece sistemare della grandi ruote in pietra sui due lati: la nave divenne cosi un riferimento ironico al denaro che sarebbe dovuto servire alla creazione di una flotta cinese, e che Cixi aveva invece impiegato nella ricostruzione della propria residenza privata. Verso la parte meridionale del lago Kunming, si trova Nanhudao (isola del Lago del Sud), che può essere raggiunta con il traghetto in partenza nei pressi della nave di marmo oppure a piedi, da sudest, attraversando il marmoreo Shiqikongqiao (ponte delle Diciassette Arcate). Questa imponente costruzione è lunga 150 m e presenta un parapetto ornato da 544 colonnine, su cui siedono altrettanti leoni, uno diverso dall'altro. Poco prima del ponte vi è un bue in bronzo, sistemato sopra uno zoccolo in pietra: come voleva un'antica tradizione, secondo cui presso ogni nuova opera idraulica doveva essere sistemato un bue in ferro per tenere in scacco lo spirito delle acque, l'imperatore Qianlong, dopo il grandioso ampliamento del lago, fece fondere questo bue e ordinò di collocarlo nel punto in cui ancora oggi si trova.
Sull'isola sorgono il Longwangmiao (tempio del Re Drago) e la Hanxutang (sala della Modestia). A sud, un ponte, Xiu'yiqiao, attraversa l'estremità del lago, da cui si diparte un canale in direzione di Pechino. Nell'area occidentale del lago si trova il Xidi (argine dell'Ovest), che collega la parte nordoccidentale del parco con quella meridionale. Questa diga è una riproduzione di quella di Su Dongpo nel Xihu (lago dell'Ovest), a Hangzhou: si ricorda infatti che sia l'imperatore Qianglong sia la madre erano grandi ammiratori delle bellezze paesaggistiche di Hangzhou. Anche i sei ponti della diga riproducono quelli del sopra citato lago dell'Ovest: il più bello è lo Yudaiqiao (ponte della Cintura di Giada), costituito da un'unica arcata con balaustre in marmo.
La maggior parte dei visitatori del palazzo d'Estate si accalca nei giardini, nei padiglioni e negli edifici del Qianshan e della parte meridionale derWanshoushan. Decisamente più tranquillo è invece il Houhu (lago del Nord), chiamato anche Suzhouhe (fiume Suzhou), che si snoda lungo la parte settentrionale della collina della Longevità. Vi si può giungere rapidamente proseguendo in direzione nord dal Detieyuan (giardino dell'Armonia Virtuosa) oppure dalla zona della nave di marmo. Sulle due rive del fiume si trovava un tempo l'antica via Suzhou. Un ponte, che univa le due strade, attraversa ancora il fiume e conduce verso la porta del Nord, l'antico ingresso principale del palazzo. La via Suzhou era originariamente una arteria commerciale fiancheggiata da case da tè e negozi in cui si potevano acquistare libri, vino e antichità. Era stata voluta dall'imperatore Qianlong, che desiderava riprodurre la vivacità dei canali di Suzhou. Naturalmente, coloro che potevano svolgere i loro affari all'interno del complesso residenziale non erano normali cittadini, ma eunuchi, che avevano il permesso di rimanervi solamente durante il periodo in cui vi permaneva la famiglia imperiale. Anche questa strada venne completamente distrutta dalle fiamme per due volte, e non fu più ricostruita. A sud della stessa si trova il tempio buddhista Xumiling Jing, anch'esso costruito sotto Qianlong. Degna di nota è la Duobaota (pagoda dei Molti Tesori), alta 16 m e a pianta ottagonale, una costruzione rivestita di mattonelle gialle e verdi, dove agli sporti del tetto sono appesi dei campanellini che risuonano nella brezza leggera.
Proseguendo verso est, ci si imbatte nel fingfuge una torre di avvistamento, nella Yishoutang (padiglione della Longevità) e nel Lenongxuan (padiglione della Gioia e dell'Agricoltura). All'estremità orientale vi è infine il «giardino nel giardino»: così viene infatti affettuosamente chiamato il Xiequyuan (giardino dei Piaceri Armoniosi), realizzato nello stile della Cina del Sud, il sito più tranquillo e più armonioso di tutto il palazzo d'Estate. Quattro complessi di edifici, collegati tra loro da porticati, sono raggruppati attorno a un laghetto che in estate si ricopre di fiori di loto, mentre l'acqua che lo alimenta proviene dal lago Kunrning. Anche questo complesso venne costruito sotto Qianlong ed è l'esatta riproduzione di un giardino della Cina del Sud, situato ai piedi del Huishan a Wuxi, ragion per cui venne originariamente chiamato giardino Huishan. Dopo essere stato distrutto, venne ricostruito nel 1893, e ricevette il nome di Xiequyuan dalla vedova imperiale Cixi, che amava prendervi il tè e trascorrervi la pausa del mezzogiorno. Gli arredi sono quelli originali.
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