I racconti dello Ershilu qui proposti, per la prima volta in una lingua europea, costituiscono una selezione dell’antologia di Yue Jun, una delle ultime opere appartenenti alla splendida tradizione dei zhiguai (志怪), le cronache del meraviglioso. Mostri, spettri, delitti, truffe, astuzie e arguzie, curiosità, stranezze, stravaganze culinarie, barbe insolitamente lunghe, feti difformi, fattezze insolite e quant’altro, in un’unica congerie di quanto nella tradizione europea sarebbe invece ripartito fra racconti polizieschi e macabri, fatti di cronaca e casistica medica.
Yue Jun (1766-1814) nacque nella provincia del Jiangxi. Intelligente e desideroso di imparare fin da bambino, nel cinquantaquattresimo anno di Qianlong (1789), fu raccomandato dall’inviato studentesco Weng Fanggang al Collegio Imperiale e fu nominato presidente del palazzo del principe Yi. Nel sesto anno di Jiaqing (1801), fu eletto all’esame di municipio. Dopo ripetuti tentativi, non entrò nella carriera ufficiale e viaggiò tra Jianghuai, Chu e Guangdong. Morì nel diciannovesimo anno di Jiaqing, troppo triste per la morte di sua madre.
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